
E’ stata anche la domenica di Eugenio Lamanna, del suo rientro in campo dal 1’ dopo il fattaccio di Alessandria. Del suo ritorno al calcio giocato dopo essere stato sotto i riflettori, suo malgrado, per diversi giorni, e per fatti che col calcio non hanno nulla a che fare. A proposito: saremo idealisti, ma continuiamo a chiederci quali altre impellenze deve avere avuto sul proprio tavolo il Procuratore federale sportivo per impiegare oltre 40 giorni a decidere qualcosa sull’aggressione vigliacca subita dal portiere rossoblù in quel di Alessandria: chissà magari mancheranno le impronte digitali del barista.
In attesa di scoprire se esiste ancora un briciolo di dignità nella Federazione Lega Pro, godiamoci questo Gubbio che – è il caso di dirlo – contro tutto e contro tutti continua a stupire. Si aspettava una risposta dalla squadra in una fase decisamente delicata – tra infortuni, defezioni, qualche mal di pancia dopo il primo minifilotto di sconfitte (due) inforcate tra Spal e Pergocrema.
Evitiamo ora di imbastire tabelle da qui al giro di boa – mancano 5 gare, tre delle quali in casa e due delle quali contro le squadre campane che stanno governando il campionato.
L’obiettivo di Torrente ora è recuperare qualche acciaccato – come già fatto ieri con un Boisfer nevralgico in mezzo al rettangolo verde – e trovare maggiore incisività davanti, per chiudere le gare senza soffrire troppo: le punte restano contate (a proposito, Bazzoffia manca dal 29 agosto) e la soluzione Capogrosso dimostra la capacità strategica del mister e la versatilità dei ragazzi a sua disposizione.
Torrente fa bene a chiedere sempre qualcosa in più: la capacità di alzare sempre anche di poco l’asticella, fa parte di una mentalità vincente. Che il Gubbio, ormai da più di un anno, grazie anche a questi protagonisti, ha fatto sua...
sottofondo copertina "A gioco fermo" da "Fuorigioco" - TRG 8.11.10
"Sweet dreams" - Eurythmics - 1983
Nessun commento:
Posta un commento