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lunedì 18 luglio 2011

Gubbio: il primo giorno di scuola a "Villa Montegranelli"

C'era aria di "primo giorno di scuola", ieri a Villa Montegranelli.
Mancavano solo i grembiulini nuovi, appena stirati. I fiocchi azzurri, e i genitori che aspettano - ansiosi - fuori dalle classi, quasi a stentare di voler lasciare il proprio pargolo in mano alla maestra.
Il clima di timidezza, misto a curiosità, era lo stesso. I nuovi da una parte - da Buchel a Giannetti, quasi identici anche nella pettinatura, dal gigantesco portiere Donnarumma (fisico da rugbysta, ma degli "All Blacks") al raffinato Benedetti; la "vecchia guardia" dall'altra a parlottare con i dirigenti, in cappannello.

Bartolucci, Gaggiotti, Farabbi e Manzo - foto Gavirati
L'età media del nuovo Gubbio, che si avvicina all'inedita avventura di serie B, è quella di una Primavera solo un po' attempata. Ma solo in qualche sparuto elemento. Sandreani è il veterano con i suoi 32 anni, Farina, Briganti, Boisfer, Bartolucci, Raggio Garibaldi e Caracciolo sorridono: hanno l'aria mite ed impaziente di chi ha voglia di ripartire, assaporare qualcosa di nuovo e perché no, avvicinarvisi con l'incoscienza che ha caratterizzato le vittorie degli ultimi 18 mesi. "Sappiamo che è dura - ammette il capitano - ma in B non ci sono marziani. I giocatori che fanno davvero la differenza sono pochi. Il segreto per noi sarà il diventare squadra: amalgamare al meglio i nuovi con la vecchia guardia. Trovare quell'alchimia interiore che è stato il motivo dei nostri successi".

Gigi Simoni è il "guru": sorridente, placido, quieto, ispirerebbe serenità anche dopo 15 caffè. Sarà la sua saggezza, ancora una volta, la bussola sulla quale orientarsi. In un mondo del tutto nuovo, che a bordo di una caravella ancora in costruzione, il Gubbio si prepara ad esplorare. "Mi fido di Fabio Pecchia - ci confida - Ho le stesse buone sensazioni di quando arrivò Torrente. In fondo Pecchia era un allenatore in campo anche quando giocava: dirigeva la squadra palla al piede, ne era un carismatico punto di riferimento dentro gli spogliatoi. Sono certo che abbiamo fatto la scelta giusta".

Fabio Pecchia sembra uno che ancora deve andare in campo: forma fisica eccellente, sguardo sicuro, non tradisce nè emozione nè sorpresa. Anche se per lui sarà tutto nuovo, e l'impresa assomiglierà subito ad un Tourmalet (tanto per usare metafore care al suo collega Guidolin). "Il gruppo sarà ancora una volta la chiave di questa squadra - ripete a iosa, quasi avesse seguito le avventure dei rossoblù quotidianamente negli ultimi 2 anni - Non mi spaventa l'avventura, perché le motivazioni sono tante. E poi dove non dovesse arrivare Pecchia, c'è sempre Simoni..." chiude sorridendo. Come a dire: le spalle sono ben coperte.



Il dg Pannacci, il DT Simoni e il ds Giammarioli - foto Gavirati
  Il più stravolto sembra Stefano Giammarioli: avrà si è no domito 4 ore a notte, di media, nell'ultimo mese. Litigato con diesse, procuratori e giocatori come neanche un amministratore condominio; ma pian piano, faticosamente, la nuova creatura sta venendo alla luce. Manca ancora qualche tassello, qualche ciambella è venuta senza il buco, ma lui guarda fiducioso ad un mercato che ancora ne avrà per un mese e mezzo: "Siamo anche troppo avanti con la nostra rosa - ammette - Ci sono squadre come Brescia o Bari che non sono neppure a metà dell'opera. Credo però che da qui alla Coppa Italia (14 agosto) il Gubbio sarà completato".

Il silenzio ossequioso è quasi infranto dalla nostra presenza: Raggio Garibaldi sorride e rivela che in fondo, un anno fa, tra i nuovi, da una parte, silenzioso e timido, c'era anche lui. Montefusco si diverte a fare interviste improvvisate, imitando Bruno Pizzul. Boisfer preferisce non parlare. Briganti riconosce che non si aspettava oltre 2.000 abbonati, "ma la B è davvero un'altra storia".
Poco distante lo staff tecnico è a raccolta: il nuovo co-trainer Porta, prende confidenza con Mengoni, Pascolini, Barilari. Si decide il programma di giornata, i turni di allenamento, le cose da fare.
Tutto è pronto per andare in scena. In attesa del palcoscenico - quello vero - cominciano le prove: al "Beniamino Ubaldi", in attesa che il "Barbetti" si finisca il look.
In attesa del vero e proprio abbraccio con i tifosi (domenica prossima al Teatro Romano).
E poi sarà davvero serie B...

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