Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

giovedì 4 agosto 2005

Fogliettone Dubai-Umbria

Dubai, provincia dell’Umbria
Il Sole 24 Ore – centro nord – agosto 2005

Dubai, provincia dell’Umbria. O forse il contrario. Sta di fatto che negli ultimi mesi i rapporti economici e culturali tra la ricca provincia degli Emirati (3,5 milioni di abitanti di cui solo il 20% autoctoni) e il cuore verde del Belpaese sono cresciuti in modo esponenziale. Lo zampino, o forse è meglio dire la zampa, c’è l’hanno messa i protagonisti di una disciplina sportiva emergente, l’endurance equestre – maratona di cavalli, prossima a divenire anche sport olimpico. Un cavallino non ancora celebre come quello “rampante” di Maranello che ha visto la Mubadala Development Company - finanziaria di Abu Dhabi – nuovo socio con il 5% (con una dote di 114 milioni di euro). Ma pur sempre cavallo di razza che ha aperto le porte a numerose realtà imprenditoriali umbre. Dove hanno trovato nicchie interessanti la Rapanelli Fioravanti di Foligno (produttori di macchinari per olio d’oliva, con strutture anche in Afghanistan), la Sisas di Perugia (segnaletica stradale, elettronica e di parcheggi), o il Gruppo Margaritelli (col rinomato Listone Giordano), senza dimenticare la Arnaldo Caprai con i pregiati merletti. Inoltre imprese ceramiche dal distretto eugubino-gualdese, mobilieri tifernati, produttori di vini da Orvieto e Assisi, e di olio da Trevi e Spoleto. E perfino la Icon Health & Fitness di Perugia con le sue attrezzature da palestra.
Non a caso proprio gli Emirati Arabi – federazione di 7 stati, tra cui Dubai – è divenuto dal 2002 il principale bacino di esportazione umbra dell’intera penisola araba (7 mln di euro, dati Unioncamere). E proprio lo sport ha fatto da apripista, con un dentista eugubino, Fausto Fiorucci, che oltre a collezionare medaglie a cavallo, ha avuto ospiti lo scorso settembre a Gubbio nella manifestazione Roman Theatre il presidente del consiglio, sultano Ben Zayed Al Nahajan e lo sceicco Rashid Al Maktoum, ministro della difesa, affiancato dalla consorte, Haja di Giordania (figlia di Re Hussein) tutti con pettorina da concorrente e accomunati dalla voglia di primeggiare in questo sport senza confini e senza barriere. Lo scorso 14 luglio poi un convegno di Assindustria Perugia ha fatto da corollario ad un’altra competizione equestre in riva al Trasimeno (Nakheel Cuore Verde Endurance) organizzata dall’imprenditore Gianluca Laliscia. E perfino una squadra di calcio di Dubai (Al Shabab, il cui presidente è nipote di Al Maktoum) ha scelto come ritiro estivo la quiete di Gubbio. Il feeling, dunque, è assodato: ora si tratta di coltivarlo, a briglie sciolte.
Giacomo Marinelli Andreoli