Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

lunedì 26 aprile 2010

Nella domenica più difficile, torna il vero Gubbio... E domenica col Prato è partita da "dentro-fuori"

Chissà se tra due settimane potremo definirlo il gol play off.
Di sicuro, la botta di Gomez (nella foto, tratta da http://www.gubbiofans.it/) è come una scossa da defibrillatore che rianima la corsa del Gubbio verso gli spareggi. E lo fa nella domenica più difficile: quella su un campo di periferia – di quelli che da noi vedi nelle telecronache di Promozione o I categoria – contro una squadra ancora alla ricerca di punti salvezza e soprattutto con tre assenze, una per reparto, di quelle che fanno venire i brividi.

Quei brividi che non sono venuti né a Torrente né ai suoi ragazzi, capaci di portare a casa il bottino pieno, scavalcare la Sangiovannese e rimettersi in carreggiata nella corsa play off.
Domenica prossima – in pieno clima ceraiolo – sarà sfida da dentro o fuori con il Prato: con il vantaggio di giocarla in casa. Ma se domenica è confronto decisivo è anche grazie a questa prestazione di Portomaggiore, che restituisce un Gubbio voglioso, caparbio, con quella carica agonistica che ti permette di superare anche le circostanze più sfavorevoli.

sabato 24 aprile 2010

Una mattinata speciale insieme agli studenti: per parlare di "senso della vita"

Una mattinata trascorsa a scuola. Mi capita spesso, quest'anno all'ITIS "Cassata", per un corso di giornalismo. Stamattina però, l'incontro aveva un significato diverso. Direi speciale. "Il senso della vita": un titolo ambizioso ma in fondo semplice, essenziale, diretto. Proprio come l'iniziativa (meritoria) che l'associazione El.Ba. ha organizzato (è il secondo anno) per gli studenti delle quarte superiori eugubine. Quelli, per intenderci, che si apprestano a prendere la patente e imboccare la strada - è il caso di dirlo - della "responsabilità civica" di chi è alla guida di un auto o motoveicolo.
Quante vite spezzate per una distrazione? O per un bicchiere di troppo? Banale, forse retorico, dirselo. Ma non troppo, se poi i lutti ci colpiscono da vicino. Se poi è un amico, un fratello, una fidanzata o una persona cara a perdere la vita. O anche soltanto a rischiarla, magari con conseguenze che segnano il resto della stessa.

giovedì 22 aprile 2010

"Impari quanto sia bella e grandiosa... la semplicità"

"Impari quanto sia bella e grandiosa... la semplicità".
Non sono parole mie. Ma di un tizio, di nome Fabio Volo, che probabilmente da piccolo - anche per motivi anagrafici - "giocava a nascondino". E si divertiva così, semplicemente. Trovando il sorriso anche nelle piccole cose. In quei dettagli, che fanno la differenza.
Poi, crescendo, ci ha raccontato delle storie. Che potrebbero essere le sue. Ma anche le nostre.
Con una profondità e, a tratti, un'irriverenza, che appartiene al vissuto di ognuno.
Ma che forse non tutti riescono ad ammettere. A raccontare, perfino a se stessi.
La semplicità, può essere anche sinonimo di felicità.
Ascoltate... Me l'ha suggerita un'amica. Voglio ringraziarla così...
http://www.youtube.com/watch?v=lkxZn-Usi18

martedì 20 aprile 2010

Quelli che come noi si divertivano giocando "solo" a nascondino...

L'ispirazione me la offre un nuovo gruppo nato su facebook e che - bontà sua - in poche ore ha raccimolato oltre 5.000 iscritti. Un bel segnale, se si pensa che il gruppo si chiama: "Quelli che si divertivano a giocare a nascondino".
Mi sono subito iscritto, ricordando le interminabili serate estive, trascorse con i miei cugini (una quindicina) in una casa in campagna a Ghigiano. Era la fine degli anni '70, l'inizio degli '80. E bastava davvero poco per organizzare una serata memorabile...
Domenica scorsa - durante un classico pranzo da cerimonia a Perugia - guardavo i miei figli rincorrersi, sudare, giocare sorridenti nel modo apparentemente più banale... correvano e si divertivano. Contemporaneamente altri ragazzini (qualche anno di più, ma neanche tanti di più) si dilettavano con dei videogame su un tavolo.
Una scena durata per un paio d'ore.
Li guardavo e pensavo. I miei sembravano ingenui. Gli altri si erudivano in evoluzioni tecniche sempre più sofisticate. Sembravano divertirsi, con quelle pupille incollate al mini schermo.
C'ho pensato un po' su. E mi sono sentito fortunato: di non aver fatto nulla per dover insegnare ai miei quanto basti poco per divertirsi...senza il rischio di intorpidire la mente...

lunedì 19 aprile 2010

Gubbio calcio: delusione Pro Vasto, ora serve un'impresa...

E adesso ci vuole un’impresa. Il Gubbio vede scivolare la zona play off a due punti, dopo il secondo 0-0 di fila. Stavolta però il risultato ad occhiali, in casa con la Pro Vasto, ha il sapore dell’occasione persa. Forse dell’occasione decisiva.

E’ vero che gli abruzzesi non hanno rubato nulla, è vero che sono una squadra che sa giocare meglio in trasferta – hanno vinto pure a Lucca – ma è altrettanto vero che partite come questa, anche giocandole male, vanno vinte.
E invece no.
Invece esce il nulla di fatto sulla ruota rossoblù e l’impressione è che la ruota – quella del destino – cominci a girare in altri lidi.
La rediviva Sangiovannese balza al quarto posto, il trascendentale Bassano, in continua rimonta, si incunea per la prima volta nella zona spareggi, sconfiggendo il Fano dalla difesa insuperabile. E in mezzo il Gubbio che non segna da oltre 180’, fallisce occasioni d’oro ma soprattutto non riesce a dare più continuità e intensità alle proprie prestazioni.
Anche con la Pro Vasto, regalata almeno un’ora di gioco, a trotterellare più che a cercare morbosamente la vittoria, come dovrebbe essere per una squadra che ha fame di play off.
Insomma tutti segnali che indicano una direzione. Il pollice verso – ormai reso più celebre da Totti (nella foto) che non dai vari Cesari dell’epoca romana al Colosseo – è il simbolo che si avvicina al momento attuale dei rossoblù.

sabato 17 aprile 2010

Donne e tv: un dibattito con Maria Latella che ispira una riflessione...

"Partecipo a un dibattito sul corpo e sul ruolo delle donne nella tv italiana. Passano immagini di programmi Rai e Mediaset, programmi in onda di giorno. Esempio: lato B di una ballerina e poi telecamera che indugia su un quarto di bue. Si, come in macelleria...".
E' il provocatorio post di Maria Latella, direttore di "A" ed editorialista di Sky tg 24, nella sua pagina di facebook.
Donne e tv. O forse, meglio dire, la femminilità diventa una presenza indispensabile nel piccolo schermo. Un'arma a doppio taglio per il gentil sesso, a 50 anni dalla rivoluzione dei costumi e dall'irrefrenabile desiderio - comprensibile - di emancipazione della donna.
Oggi, come è giusto che sia, molte donne hanno ruoli di responsabilità: nelle istituzioni, nell'economia, nel sociale. Diventa perfino anacronistico parlare di distinzione tra uomini e donne in alcuni ruoli (penso ad es. a quello a me più vicino, il mondo giornalistico, dove ormai la densità rosa è decisamente elevata).
Ma il nostro quotidiano continua ad essere caratterizzato anche da uno stereotipo femminile che privilegia - diciamo così - parti anatomiche distinte e distanti dal cervello. In tv ma anche nella pubblicità, nelle pubbliche relazioni, nella vita sociale in genere.
E non si tratta solo di eleganza o sex appeal - che, Dio ce ne guardi, guai venisse meno...
Lungi dal voler essere o sembrare "bacchettoni", credo che il problema in realtà stia altrove.

giovedì 15 aprile 2010

Sicurezza stradale: "Il senso della vita", la sfida lanciata dall'EL.BA. e il dibattito attuale sulle micidiali minicar

Lo spunto per questo post me lo offre la giornata di oggi. Come un assist davanti al portiere, l'impegno, giornalistico ma anche civico, si sposa con l'attualità più stretta.
Il dibattito sulle micidiali "Minicar" (nella foto), le minivetture diffuse tra i ragazzi nelle grandi città: leggere, trendy, e per guidarle basta avere 14 anni. Sono diventate proprio il tema del giorno, dopo l'ennesimo incidente (2 mortali a Roma in pochi giorni). Domani sera l'argomento sarà affrontato anche nella puntata di “Mi manda RaiTre” in onda dalle 21,10, mentre dagli ambienti del Governo il Ministro dei Trasporti, Matteoli, invoca una riforma del Codice della Strada.
Per la cronaca, queste minivetture - che dovrebbero andare sotto i 60 km/h ma di fatto vengono alterate già alla vendita e possono superare i 90 km/h - sono omologate come un Ape Piaggio, possono finire in mano a 14-15enni che non hanno non solo alcuna esperienza di guida ma nemmeno l'obbligo di un esame che vada al di là del patentino dei motocicli. Insomma una "bomba a orologeria" lasciata incustodita nelle mani di un ragazzino.
Ma lo spunto offerto dall'attualità è stato "corroborato" dalla bellissima esperienza mattutina che mi ha visto partecipare alla "commissione esaminatrice" degli elaborati che le scuole superiori di Gubbio hanno presentato nell'ambito del Concorso "Il senso della vita e la sicurezza stradale" indetto per il secondo anno consecutivo dall'Associazione El.Ba. intitolata proprio ad una giovane (Elisabetta Barbetti) prematuramente scomparsa a causa di un incidente stradale.

mercoledì 14 aprile 2010

La Giunta Comunale di Gubbio "salvata" da due voti dell'opposizione: e intanto "cambia pelle". Un'analisi il giorno dopo...

Sarà che sono quasi dieci anni di guida Goracci - personalità indubbiamente forte ed energica - sarà che ora il Sindaco di Gubbio si prepara a "salpare" per il Consiglio regionale, sarà che è da tempo iniziata la "battaglia interna" per la sua successione.
Fatto sta che - non è un caso - alla prima seduta del Consiglio Comunale eugubino, dopo l'elezione del Sindaco a Palazzo Cesaroni, la maggioranza di sinistra alternativa ha "vacillato" come non mai in questi 9 anni e mezzo. E la Giunta ha di fatto colto le premesse per un rimpasto sostanzioso, con l'uscita ormai virtuale del vice sindaco, Renato Albo e dell'assessore alla Cultura, Renzo Menichetti (nella foto).
Ma il dato politico più significativo è che il Bilancio preventivo 2010 - documento programmatico fondamentale per il futuro del governo cittadino - è stato approvato solo grazie a due voti del "Gruppo misto" di opposizione (Ceccarelli - ex lista civica "Rinascita Eugubina" - e Bocci - ex lista civica "Sinistra Unita").

lunedì 12 aprile 2010

Gubbio calcio: buono il "brodino" di Celano, ma ora si fa sotto anche il Bassano...

Torrente aveva proprio ragione. Sarà un rush finale sconsigliato ai deboli di cuore. La corsa ai play off di questo girone B di II Divisione assomiglia molto alla bagarre dopo i primi tre GP in Formula 1. Quattro squadre divise da due punti e in competizione per ritagliarsi gli ultimi due posti al sole.
Quelli lasciati da S.Marino e Fano che ormai sono le damigelle ufficiali della matrona Lucchese: i rossoneri toscani hanno superato anche l’ultimo ostacolo prima di stappare e solo un harakiri clamoroso potrebbe impedire loro di festeggiare la conquista della promozione diretta.
Dietro come detto negli ultimi 360’ minuti di campionato può succedere davvero di tutto.
Il Gubbio si coccola il punticino messo in cantina in Abruzzo. Diciamo la verità: se c’era una squadra che doveva vincere, forse era proprio quella di Torrente. Ma un po’ la scarsa mira degli attaccanti – con Casoli e Gomez che non sono riusciti a piazzare la stoccata giusta – un po’ la sfortuna che nelle sembianze di un legno ha negato il vantaggio all’inzuccata dell’argentino, hanno insieme contribuito allo 0-0 finale. In mezzo un reclamato penalty dai rossoblù – quasi una tradizione ormai – ma anche un gol annullato agli abruzzesi che lascia dubbi. Quasi che la dea bendata si sia divertita a lasciare il suo sigillo su una settimana già sufficientemente iellata con il ko di Farina.

sabato 10 aprile 2010

"Quella bandiera al vento..." - 40 anni del gruppo Sbandieratori di Gubbio

Una bandiera al vento. Un’emozione forte. Una sensazione di libertà, ma anche un gesto artistico, un’evoluzione acrobatica, un gioco cromatico.

Tutto questo è ciò che coglie l’occhio “esterno” di uno spettatore che si trova ad assistere ad un’esibizione degli Sbandieratori.
Ancora di più è quello che coglie l’occhio e l’animo di chi vive l’atmosfera di un gruppo come gli Sbandieratori di Gubbio.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo, il gruppo dei Bandieranti eugubini, anche se indirettamemente (ne fa parte mio fratello da circa 20 anni). Di conoscere – da anni di amicizia con mio padre – il suo maestro e fondatore, Giuseppe Sebastiani. E di apprezzarne il cammino che, dall’iniziale vocazione puramente folclorica, gli Sbandieratori hanno saputo definire ritagliandosi un ruolo di riferimento culturale “forte” della nostra città.

venerdì 9 aprile 2010

Contro-Calciopoli: la ricostruzione "in tempi non sospetti" di Padovan. Oggi tutto sta tornando...

Parafrasando Confucio, verrebbe da dire che vien voglia di mettersi seduti, sulle sponde del fiume, in attesa che "passi il cadavere". Di chi, non so ben dire. Ma qualcuno deve pur passare. Sono giorni molto concitati, che cominciano ad assomigliare a quel maggio 2006. Ogni giorno lo tsunami di intercettazioni cresce su quotidiani sempre più disparati (oggi per la prima volta anche il romano Corriere dello Sport ha titolato in apertura sulle nuove evidenze).
Per ora mi limito ad allegare un'intervista a Giancarlo Padovan, giornalista più che stimabile, che ha "pagato" a suo tempo la pervicacia con la quale aveva evidenziato alcune dissonanze nell'inchiesta di Calciopoli e nelle conseguenti, repentine, decisioni sul fronte della Giustizia sportiva.
Capisco che parecchi - non juventini o addirittura anti-juventini - non saranno d'accordo. Attraverso questo post e il mio modesto blog, cercherò comunque di contribuire a raccogliere quello che non è stato detto (e fatto) in questi 4 anni. E che ho sentito dire fino a qualche giorno fa solo da Padovan, Michele Plastino (T9) e dai simpatici conduttori di "La Juve è sempre la Juve" (sempre su T9).
Lo faccio da tifoso (bianconero) deluso dall'attuale dirigenza (più per il comportamento di 4 anni fa che non per gli scandalosi risultati di gestione di questi ultimi tempi) ma anche da giornalista: che deonotologicamente non può digerire il fatto che per 4 anni sia stato fatto un forzato silenzio su questa vicenda.
Leggetevi il link (e magari date anche un'occhiata al sito http://www.ju29ro.com/. Che sarà pure di parte, ma certo le intercettazione che potrete sentire non le hanno inventate loro...).

http://www.ju29ro.com/interviste/1904-padovan-con-calciopoli-tutti-colpevoli-ma-solo-la-juventus-ha-pagato-davvero.html

giovedì 8 aprile 2010

Comune Gubbio: per il dopo-Goracci, Cernicchi in pole. Ma resta maretta...

Nulla ufficialmente è ancora dato a sapere sulle decisioni che saranno prese a Palazzo Pretorio per il dopo-Goracci (nella foto) - all'indomani dell'elezione del sindaco di Gubbio a consigliere regionale. Decisioni che dovranno avvenire in queste ore, alla vigilia di una seduta consiliare – quella di martedì prossimo – che si preannuncia accesa, con il bilancio preventivo 2010 da approvare.
I tempi tecnici manterranno Orfeo Goracci in carica almeno per tutto il mese di maggio. Da giugno però dovrà avvenire il passaggio di consegne: per quanto limitato nel tempo - l’interregno, stando ai rumors di corridoio, si aprirebbe in un clima piuttosto vivace.

martedì 6 aprile 2010

Gubbio calcio: brutto ma vincente con la Carrarese. Meglio così?

"Basta giocare bene! Ora bisogna solo vincere!". Sembrerebbe uno striscione dei tifosi rossoblù. Invece sono parole e musica di Vincenzo Torrente (nella foto tratta da gubbiofans, la sua esultanza con bomber Marotta). Che fa eco, una settimana dopo, al capitano del Gubbio, Ale Sandreani: che sulla scia amara della sconfitta di Fano a caldo aveva confidato: “Giochiamo troppo bene per questa categoria”.

Insomma avviso ai naviganti: dimentichiamoci il Gubbio champagne di questa stagione.