“Il Sole 24 Ore – Centro Nord” – 6.9.2007
Dai frigoriferi ai simulatori spaziali. Ed ora la nuova sfida delle energie rinnovabili. Angelantoni industrie si appresta a brindare al traguardo dei 75 anni di attività, ma lo sguardo è rivolto al futuro. Il gruppo guidato da Gianluigi Angelantoni, con sede a Massa Martana, paese di poco meno di 4.000 abitanti a due passi da Todi, è ormai entrato nell’elite dell’imprenditoria regionale, e non solo perché il patron è fresco di nomina alla vice presidenza di Confindustria Umbria. La storia della Angelantoni è quella di una piccola impresa, capace di costruire un cammino di crescita su intuizioni, caparbietà e ricerca continua di innovazione. Era il 1932 quando dalle ceneri della grande crisi nacque la “Frigoriferi Angelantoni”. A fondarla Giuseppe Angelantoni, umbro di nascita trapiantato a Milano e reduce da un’importante esperienza lavorativa nel settore. Già nel 1952 viene alla luce la prima “camera climatica”, 9 anni dopo la prima apparecchiatura in Europa in grado di conservare materiali a –104 gradi con sistemi meccanici senza ausilio di gas.
La tecnologia, dunque, è nel dna della Angelantoni. Oggi il gruppo di Massa Martana è costituito da sei società (tra cui Bia in Francia, Tira in Germania, Amec in Cina e Aki in India) il cui core business è la costruzione di apparecchiature di collaudo con applicazioni nel settore automobilistico, aeronautico e spaziale. Per un 30% invece la società copre il segmento della produzione di strumenti biomedicali. Un giro d’affari che solo per il 25% gravita sul mercato italiano e a fine 2007 è stimato intorno ai 150 milioni di euro. “Stiamo definendo entro l’anno altre due importanti acquisizioni – confida il presidente. La nuova sfida si chiama energie rinnovabili: “Diventeremo produttori di tubi ricevitori del progetto Archimede” annuncia con un pizzico di orgoglio, riferendosi al prestigioso progetto firmato Carlo Rubbia e targato Enea. La Angelantoni ha infatti definito un accordo con Enel per la fornitura di 1.500 tubi che equipaggeranno la centrale solare di Priolo (Siracusa). Si tratta di condotte sofisticate capaci di raccogliere energia solare riflessa da specchi e integrarla con un fluido (sali fusi) che per effetto di una pellicola depositata nel tubo trasforma l’energia luminosa in energia termica (il liquido si scalda fino a 550 gradi): il contatto con l’acqua muove turbine che generano energia elettrica.
Ma la nuova sfida tecnologica punta anche sul fotovoltaico avanzato: “Abbiamo brevettato un sistema (studiato da due esperti umbri, ing. Zenobi e prof. Battiston) per concentrare la radiazione solare e ridurre le quantità di silicio utilizzata nei pannelli fotovoltaici tradizionali. Riusciamo a produrre tre volte la quantità di energia, rispetto ad un pannello solare comune, con un quarto di superficie utilizzata”.
A fine settembre nascerà una nuova società, Archimede Solar Energy, con la Angelantoni azionista di riferimento ma con la partecipazione anche di un fondo di private equity del gruppo Mps, con cui per altro Angelantoni ha un rapporto ormai consolidato: entro il 2009 infatti il gruppo punta al collocamento in Borsa (con il supporto di Mps Venture). “Sarà il nostro ulteriore salto di qualità – pronostica Gianluigi Angelantoni, che intanto si prepara a festeggiare nel migliore dei modi il traguardo dei 75 anni di attività dell’azienda di famiglia, confermando di voler restare legato alle proprie radici: “Siamo umbri e resteremo in questa nostra terra – conclude, escludendo qualsiasi ipotesi di delocalizzazione produttiva – con quella scelta lungimirante che fu di nostro padre tanti anni fa”.
<< torna a Archivio Gma Sole 24 Ore
giovedì 6 settembre 2007
Iscriviti a:
Post (Atom)