Tre partite, tre vittorie, tra Coppa e campionato, nell'ultimo decennio. Il copione magari è stato diverso, ma il risultato alla fine ha sorriso sempre ai colori rossoneri.
Eppure c'è una sconfitta che, a suo modo, è stata determinante per le fortune del Gubbio: non tanto per quel che è successo dopo, piuttosto per quello che non è successo.
Il giorno era il 4
ottobre, San Francesco, l'anno il 2009 ma di mansueto quella domenica
non ebbe granchè. Il Gubbio di Torrente, fresco allenatore in prima
squadra dopo esperienze nel settore giovanile del Genoa, è reduce da
due sconfitte e un pareggio davanti al pubblico amico. E poco conta
che quelle sconfitte siano condite da recriminazioni.
Arriva la
capolista Lucchese che presenta in attacco tale Biggi, giocatore che
già con la maglia del Castelnuovo Garfagnana aveva fatto male ai
rossoblù. Finisce 2-1 guarda caso con doppietta di Biggi, che a due
minuti dalla fine sigla la rete decisiva dagli undici metri. A poco
serve l'acuto di Alessandro Marotta che, segnerà impercettibilmente
anche nel match di ritorno al Porta Elisa – quello finito 1-1 – e
che l'anno dopo vestirà proprio la maglia Lucchese.
Ebbene nel dopo gara in
molti si aspettano l'esonero di Torrente: in 7 partite l'ex capitano
genoano ha messo insieme appena 8 punti, frutto di 2 vittorie e un
pareggio esterni e uno straccio di punto, con il Bellaria, su 4 gare
giocate in casa.
Un clichè neanche nuovo
considerando che anche negli anni precedenti il Gubbio aveva
viaggiato alla media di due allenatori a stagione.
Stavolta non va a finire
così. E' il dg Simoni ad insistere con Torrente, la società lo
segue e si fida, la sconfitta con la Lucchese resta presto alle
spalle e al termine della stagione a brindare saranno entrambe le
squadre: i toscani vittoriosi con promozione diretta e il Gubbio
trionfante nella finale play off di San Marino.
Non abbiamo la
controprova, ma di certo un esonero nel post-gara con la Lucchese,
quel 4 ottobre, avrebbe escluso tutto quanto accaduto nei due anni
successivi. E in una sorta di sliding doors, mai scelta societaria fu
più lungimirante.
Un precedente, all'insegna
della fiducia e della prudenza, che torna buono anche di questi
tempi...
Rubrica "Il Rosso e il Blu" in "Fuorigioco" di lunedì 8 settembre 2014
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