Ve ne parlerò nei prossimi giorni. Oggi intanto vorrei pubblicare, insieme alla foto dei due protagonisti nel loro unico incontro e alla copertina del libro, anche la frase che ho scelto per la quarta di copertina, tratta da una delle tante lettere che compongono un'amicizia epistolare straordinaria: quella tra Guglielmina Roncigli, figlia di uno dei 40 civili fucilati dai nazisti il 22 giugno 1944, e Peter Staudacher, figlio dell'ufficiale medico tedesco ucciso in un bar cittadino due giorni prima, da cui è poi scaturita la tragica rappresaglia.
"Siamo
come due bambini persi,
diventati vecchi,
diventati vecchi,
che
si incontrano dopo una lunga vita
per riconciliarsi.
per riconciliarsi.
Pur
non avendo commesso niente
che meriti una riconciliazione".
che meriti una riconciliazione".
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