SANITA'
TELLURICA
Il
mese di febbraio è appena a metà strada che rischia già di
lasciare il segno per il quinquennio del Marini bis. Le dimissioni
dell'assessore alla Sanità, Luca Barberini è il prezzo pagato dalla
Governatrice nel braccio di ferro sulle nomine dei direttori
sanitari. Con buona pace di chi pensa che dietro queste scelte – al
di là della competenza ed esperienza indubitabili dei diretti
interessati – non si consumino anche battaglie politiche aspre.
Questa
è una disfida tutta interna al Pd, con Marini e fedelissimi da un
lato, Barberini (o meglio, Bocci) e fedelissimi dall'altro. La scossa
dei giorni scorsi avrà conseguenze anche sulla tenuta di
maggioranza?
Dei 13 consiglieri regionali del Pd (compresa la Presidente), 5 sono gli
“aventiniani” (con Barberini, l'eugubino Smacchi, Brega,
Guasticchi e la Porzi). Che la maggioranza esca più forte e solida
di prima è difficile dimostrarlo. Perchè la politica è l'arte del
possibile, ma anche la matematica non è un'opinione.
Cosa
debbano pensare poi gli elettori, i cittadini, che poi sono anche i
pazienti di Asl e ospedali umbri, dopo tutto questo bailamme, è
ancora altra cosa.
UN
GIORNO A SPOLETO
Dici
Spoleto e pensi a “Don
Matteo”.
Se si fa un giro per la città dei Due Mondi in realtà ci si accorge
di come, senza fare centinaia di chilometri, si possa cogliere
qualche buona idea in fatto di mobilità alternativa.
Ad esempio,
arrivando nella zona dell'ospedale nel parcheggio Posterna, si può
imboccare la scala mobile (tapis roulant) – una delle tre strutture di mobilità
pedonale – che conduce fino in cima al centro storico, a poche
decine di metri dal Duomo.
Non è una scoperta straordinaria, ma la
consapevolezza di come troppo spesso la politica e l'opinione
pubblica di una città come Gubbio finisca per incupirsi e
fossilizzarsi su “crociate” tutte cittadine, senza alzare la
testa e dare uno sguardo al futuro.
Ad esempio, a come immaginare la
mobilità nella Gubbio del 2020 o del 2030. Se vi si potrà
passeggiare, o fare zig zag tra le auto parcheggiate e ambulanti, con
una residenzialità ancora viva e un tessuto commerciale e artigiano
ancora esistente.
O se sarà destinata ad un mero presepe che di
naturale avrà solo la dimensione, che si accende a intermittenza, a
Natale e a maggio, per poi spegnersi negli altri 10 mesi.
LA
LEZIONE DI PAPA'
Pensierino
finale a babbi e mamme che domenicalmente danno il “meglio di sè”
dagli spalti di una tribuna (di calcio e non): non per incoraggiare
il proprio pargolo, ma per insultare avversari, genitori degli
avversari, arbitri, allenatore e quanto di deambulante gravita
attorno (ultimo caso, nel Ternano, un paio di domeniche fa).
Non sanno, costoro, quanti danni possa causare tutto questo,
principalmente a loro figlio. Negandogli la gioia di giocare ma anche
il valore educativo che lo sport (anche con le sue sconfitte) sa
offrire.
Un consiglio? Leggersi la storia di Giuseppe Abbagnale, ex
olimpionico di canottaggio e oggi presidente della Federazione. A
pochi mesi dalle Olimpiadi, da presidente prima ancora che da padre, ha sospeso il figlio,
Vincenzo, che aveva saltato tre controlli antidoping. Ora rischia di
saltare anche Rio 2016. Una possibile medaglia in meno, per gli Azzurri e
per casa Abbagnale.
Ma una lezione straordinaria che resta impressa
per tutta la vita.
GMA
editoriale da "Gubbio oggi" - febbraio 2016
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