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sabato 20 febbraio 2016

Dalla "sanità tellurica" alla lezione di papà. Passando per un tapis roulant...

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SANITA' TELLURICA
Il mese di febbraio è appena a metà strada che rischia già di lasciare il segno per il quinquennio del Marini bis. Le dimissioni dell'assessore alla Sanità, Luca Barberini è il prezzo pagato dalla Governatrice nel braccio di ferro sulle nomine dei direttori sanitari. Con buona pace di chi pensa che dietro queste scelte – al di là della competenza ed esperienza indubitabili dei diretti interessati – non si consumino anche battaglie politiche aspre.
Questa è una disfida tutta interna al Pd, con Marini e fedelissimi da un lato, Barberini (o meglio, Bocci) e fedelissimi dall'altro. La scossa dei giorni scorsi avrà conseguenze anche sulla tenuta di maggioranza? 
Dei 13 consiglieri regionali del Pd (compresa la Presidente), 5 sono gli “aventiniani” (con Barberini, l'eugubino Smacchi, Brega, Guasticchi e la Porzi). Che la maggioranza esca più forte e solida di prima è difficile dimostrarlo. Perchè la politica è l'arte del possibile, ma anche la matematica non è un'opinione.
Cosa debbano pensare poi gli elettori, i cittadini, che poi sono anche i pazienti di Asl e ospedali umbri, dopo tutto questo bailamme, è ancora altra cosa.

UN GIORNO A SPOLETO
Dici Spoleto e pensi a “Don Matteo”. 
Se si fa un giro per la città dei Due Mondi in realtà ci si accorge di come, senza fare centinaia di chilometri, si possa cogliere qualche buona idea in fatto di mobilità alternativa. 
Ad esempio, arrivando nella zona dell'ospedale nel parcheggio Posterna, si può imboccare la scala mobile (tapis roulant) – una delle tre strutture di mobilità pedonale – che conduce fino in cima al centro storico, a poche decine di metri dal Duomo. 
Non è una scoperta straordinaria, ma la consapevolezza di come troppo spesso la politica e l'opinione pubblica di una città come Gubbio finisca per incupirsi e fossilizzarsi su “crociate” tutte cittadine, senza alzare la testa e dare uno sguardo al futuro. 
Ad esempio, a come immaginare la mobilità nella Gubbio del 2020 o del 2030. Se vi si potrà passeggiare, o fare zig zag tra le auto parcheggiate e ambulanti, con una residenzialità ancora viva e un tessuto commerciale e artigiano ancora esistente. 
O se sarà destinata ad un mero presepe che di naturale avrà solo la dimensione, che si accende a intermittenza, a Natale e a maggio, per poi spegnersi negli altri 10 mesi.

LA LEZIONE DI PAPA'
Pensierino finale a babbi e mamme che domenicalmente danno il “meglio di sè” dagli spalti di una tribuna (di calcio e non): non per incoraggiare il proprio pargolo, ma per insultare avversari, genitori degli avversari, arbitri, allenatore e quanto di deambulante gravita attorno (ultimo caso, nel Ternano, un paio di domeniche fa). 
Non sanno, costoro, quanti danni possa causare tutto questo, principalmente a loro figlio. Negandogli la gioia di giocare ma anche il valore educativo che lo sport (anche con le sue sconfitte) sa offrire. 
Un consiglio? Leggersi la storia di Giuseppe Abbagnale, ex olimpionico di canottaggio e oggi presidente della Federazione. A pochi mesi dalle Olimpiadi, da presidente prima ancora che da padre, ha sospeso il figlio, Vincenzo, che aveva saltato tre controlli antidoping. Ora rischia di saltare anche Rio 2016. Una possibile medaglia in meno, per gli Azzurri e per casa Abbagnale. 
Ma una lezione straordinaria che resta impressa per tutta la vita.
GMA


editoriale da "Gubbio oggi" - febbraio 2016


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