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venerdì 2 maggio 2014

Mentre Assisi fa record di presenze, a Gubbio campeggia una domanda: chi risponde?

E' stato un altro mese da record di presenze, quellodi aprile, appena concluso, per Assisi e la Città del Poverello.
La concomitanza con la solenne celebrazione della canonizzazione dei due Pontefici, Giovanni Paolo II e Papa Giovanni XIII ha richiamato sulla soglia della Basilica Francescana migliaia di pellegrini da tutto il mondo, in particolare stranieri, dalla Polonia e dal Sudamerica.
Un evento che per altro non è certo episodico per Assisi che sta beneficiando di quello che gli esperti di marketing turistico hanno già ribattezzato come “effetto Papa Francesco”.
Uno studio di Coldiretti stima in circa 5 miliardi di dollari – poco più di 3 miliardi di euro, per capirci 6.000 miliardi di vecchie lire – il giro d'affari legato al turismo religioso di cui l'Italia ha beneficiato nel primo anno dell'era Bergoglio.
Una quantificazione  e una valutazione che a qualcuno apparirà quasi blasfema ma che per un settore in difficoltà come quello ricettivo rappresenta davvero un toccasana: e tra le mete che, oltre a Roma, hanno goduto maggiormente di questo incremento poderoso di flussi, c'è proprio Assisi, legata a doppio filo con il rinnovato entusiasmo intorno al principale inquilino del Vaticano, dopo la scelta del nome papale cosi' "rivoluzionario", e dopo la storica giornata del 4 ottobre 2013.
Lo scorso weekend – per fare un esempio concreto – sono stati ben 1.200 i pullman che hanno raggiunto la città Serafica, un volume di presenze che a fatica la stessa area assisana riesce a contenere. 

La domanda che campeggia in queste settimane, in cui si è registrata una intensa presenza del sindaco di Assisi, Claudio Ricci, ad iniziative politiche nell'Eugubino, è semplice ma essenziale per il futuro turistico della città: 
quale ruolo può avere Gubbio lungo l'asse Francescano con Assisi? 
E connessa a questa altre domande, altrettanto semplici:
Come riuscire ad intercettare almeno una parte degli ingenti flussi turistici diretti principalmente alla Città di Francesco?
Considerazioni e progetti che suonano da un lato come occasione mancata fino a questo momento e che spetteranno alla futura amministrazione. E allora ai candidati sindaco, un quesito su tutti, auspicando una risposta concreta:
come può Gubbio sentirsi più vicina e collegata ad Assisi?

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