Non sarà così, ma che l'esordio assoluto in serie A di Eugenio Lamanna coincidesse con un rigore parato, neanche lui deve averlo mai sognato.
Timido com'è, introverso e di poche parole, può essergli capitato di pensarlo fugacemente. Ma poi di allontanare subito quella piccola intima illusione. Convincendosi che è meglio allenarsi, restare coi piedi per terra e aspettare il momento giusto.
Perchè davanti c'è uno come Mattia Perin che invece predestinato lo è: a diventare l'erede di Gigi Buffon.
E
invece la domenica 14 di dicembre Eugenio Lamanna se la ricorderà
per sempre: perchè in un contropiede della Roma a Marassi va a
finire che Perin tocca Naingolaan, il belga va giù e l'arbitro Banti
indica dischetto e sventola il rosso al portiere genoano.
"Gegè
è il tuo turno", deve avergli detto Gasperini, scuotendo la testa e già pensando di dover ripartire con un gol di svantaggio. E lui, in silenzio
come sempre, è andato in porta.
Che
fare? Niente di paranormale, mi butto a sinistra e prego che sia la
parte giusta.
Perchè?
Perchè a sinistra Lamanna ha parato 4 dei suoi 5 rigori con il Gubbio,
nelle due stagioni dorate della doppia promozione dalla C2 alla B.
Si
comincia in C2 nel 2009-2010, in Gubbio-Giacomense. Finirà 2-0 con i
gol di Marotta e Farina ma gran parte del merito va anche a Lamanna
che dice di no a Perelli dagli undici metri.
Qualche
mese dopo il rigore è più pesante: finale di andata play off col
San Marino, i rossoblù conducono 2-0 grazie ai gol di Rivaldo su
punizione e il raddoppio di Gomez in apertura di ripresa: al 90'
Cesca si procura il penalty per riaprire tutto ma dal dischetto il
talentuoso Grassi si vede sbarrata la porta da Lamanna. Che a fine playoff, al ritorno, ringrazierà il suo "maestro", l'ex portiere del Perugia e del Genoa, Simone Braglia.
Si
sale di categoria ma il copione non cambia. Prima di campionato in
casa in C1 col Sudtirol: il Gubbio dimentica i 5 gol di Cremona incassati 7 giorni prima, rifilandone
4 agli altoatesini, ma sul conto c'è anche un rigore neutralizzato
da Lamanna a Campo.
Passa
qualche mese, Lamanna supera lo choc dell'aggressione subita ad
Alessandria e nel match di ritorno proprio con l'Alessandria, e con
il Gubbio sopra 1-0 grazie al missile di Daud, è ancora rigore:
stavolta c'è Artico sul dischetto, ma Lamanna torna a buttarsi a
sinistra, e lo stadio esplode di un boato liberatorio.
Non è finita.
Lui comasco deve parare pure un rigore al suo Como: due settimane
dopo è Franco ad andare sul dischetto ma Lamanna mette da parte gli
affetti e le origini, si butta stavolta dall'altra parte e la porta è
ancora salva.
Chissà
se ha ripensato a tutto questo Eugenio mentre aveva di fronte Adem
Liiajc a Marassi ieri pomeriggio. Forse no, l'importante è che il
risultato sia stato il medesimo.
Un
record imbattibile, quello di esordire in A parando un rigore. Ora
non resta che augurargli, non ce ne voglia Perin, di tornare anche in
futuro protagonista nel palcoscenico più ambito.
Da
Gubbio, è sicuro, il tifo non gli mancherà mai...
Rubrica "Il Rosso e il Blu" da "Fuorigioco" - lunedì 15.12.14
Nessun commento:
Posta un commento