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lunedì 15 dicembre 2014

Eugenio Lamanna, l'esordio in A, e quel destino scritto dal dischetto...

Qualche volta il destino si diverte. Si diverte a farci credere in una sorta di predestinazione.
Non sarà così, ma che l'esordio assoluto in serie A di Eugenio Lamanna coincidesse con un rigore parato, neanche lui deve averlo mai sognato.
Timido com'è, introverso e di poche parole, può essergli capitato di pensarlo fugacemente. Ma poi di allontanare subito quella piccola intima illusione. Convincendosi che è meglio allenarsi, restare coi piedi per terra e aspettare il momento giusto.
Perchè davanti c'è uno come Mattia Perin che invece predestinato lo è: a diventare l'erede di Gigi Buffon.

E invece la domenica 14 di dicembre Eugenio Lamanna se la ricorderà per sempre: perchè in un contropiede della Roma a Marassi va a finire che Perin tocca Naingolaan, il belga va giù e l'arbitro Banti indica dischetto e sventola il rosso al portiere genoano.
"Gegè è il tuo turno", deve avergli detto Gasperini, scuotendo la testa e già pensando di dover ripartire con un gol di svantaggio. E lui, in silenzio come sempre, è andato in porta.

Che fare? Niente di paranormale, mi butto a sinistra e prego che sia la parte giusta.

Perchè? Perchè a sinistra Lamanna ha parato 4 dei suoi 5 rigori con il Gubbio, nelle due stagioni dorate della doppia promozione dalla C2 alla B.

Si comincia in C2 nel 2009-2010, in Gubbio-Giacomense. Finirà 2-0 con i gol di Marotta e Farina ma gran parte del merito va anche a Lamanna che dice di no a Perelli dagli undici metri.
Qualche mese dopo il rigore è più pesante: finale di andata play off col San Marino, i rossoblù conducono 2-0 grazie ai gol di Rivaldo su punizione e il raddoppio di Gomez in apertura di ripresa: al 90' Cesca si procura il penalty per riaprire tutto ma dal dischetto il talentuoso Grassi si vede sbarrata la porta da Lamanna. Che a fine playoff, al ritorno, ringrazierà il suo "maestro", l'ex portiere del Perugia e del Genoa, Simone Braglia.


Si sale di categoria ma il copione non cambia. Prima di campionato in casa in C1 col Sudtirol: il Gubbio dimentica i 5 gol di Cremona incassati 7 giorni prima, rifilandone 4 agli altoatesini, ma sul conto c'è anche un rigore neutralizzato da Lamanna a Campo.
Passa qualche mese, Lamanna supera lo choc dell'aggressione subita ad Alessandria e nel match di ritorno proprio con l'Alessandria, e con il Gubbio sopra 1-0 grazie al missile di Daud, è ancora rigore: stavolta c'è Artico sul dischetto, ma Lamanna torna a buttarsi a sinistra, e lo stadio esplode di un boato liberatorio.
Non è finita. Lui comasco deve parare pure un rigore al suo Como: due settimane dopo è Franco ad andare sul dischetto ma Lamanna mette da parte gli affetti e le origini, si butta stavolta dall'altra parte e la porta è ancora salva.

Chissà se ha ripensato a tutto questo Eugenio mentre aveva di fronte Adem Liiajc a Marassi ieri pomeriggio. Forse no, l'importante è che il risultato sia stato il medesimo.
Un record imbattibile, quello di esordire in A parando un rigore. Ora non resta che augurargli, non ce ne voglia Perin, di tornare anche in futuro protagonista nel palcoscenico più ambito.
Da Gubbio, è sicuro, il tifo non gli mancherà mai...
 
 
Rubrica "Il Rosso e il Blu" da "Fuorigioco" - lunedì 15.12.14

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