Il 2016? Serve il classico
cambio di passo. Non per un ballo e neanche per una prova sportiva.
Parliamo di politica,
parliamo di Giunta, della Giunta Stirati. Che dopo 18 mesi si è
ritrovata senza due pezzi importanti della propria formazione ed è
dovuta correre ai ripari.
Come nel calcio, le
sostituzioni ci possono stare, purchè lo schema di gioca sia chiaro
e alla fine l'obiettivo si raggiunga. Qui non c'è da vincere una
partita e neanche un campionato. L'avversario invece è ben chiaro:
si chiama crisi.
Sicuramente una sfida
molto più complicata: risollevare una città e un territorio che
stanno attraversando certamente l'empasse economico più grave dal
dopoguerra, con incertezze sul fronte degli investimenti
imprenditoriali, con allarme rosso sul piano dell'occupazione e con
un clima di ottimismo legato a nuove progettualità che ancora non
riesce ad attecchire. Tutti carichi pesanti ereditati ma con i quali
bisogna fare i conti.
I numeri del 2015 parlano
di oltre
2.600 iscritti al Centro per l'impiego (oltre il 50% sono donne),
quasi 150 domande di Cassa integrazione in deroga nel comprensorio,
di cui oltre la metà da Gubbio e quasi 350 lavoratori interessati
dalla formula dei 5 mesi di Cassa in
deroga autorizzata da Regione Inps.
Non che altrove si stia
meglio, ma il problema nel comprensorio eugubino come in quello
gualdese, è che alla mannaia del tramonto dell'impero Merloni, si è
sommata la crisi dell'edilizia e del cementiero – colonne
imprenditoriali da oltre 40 anni – in una zona già emarginata sul
piano delle infrastrutture, poco reattiva dal punto di vista della
cultura di auto-imprenditorialità e già tornata ad essere di nuovo
terra di partenza da parte di numerosi giovani, come qualche decennio
fa, per lidi più appetibili sul piano professionale.
Accanto a questo quadro
oggettivamente fosco, ci sono anche luci e segnali che qualcosa si
muove: il trend turistico è in crescita, nuovi eventi del 2015 hanno
lasciato il segno e fanno presagire anche ad un 2016 altrettanto
interessante. Laboratori progettuali come Joint Gubbio cominciano a
funzionare, e forse il nuovo anno potrebbe perfino portare
all'apertura della Perugia-Ancona, vera araba fenice della viabilità
regionale.
In questo contesto
l'azione di una Giunta comunale può sembrare relativa, ma la
capacità di essere concreti, risoluti ed efficaci non solo è
necessario ma è anche un segnale forte di distanza rispetto alle
lentezze o agli errori del passato.
L'impressione è che la
città, la comunità e anche la politica di maggioranza come di
opposizione, debbano cambiare passo.
Lasciando stare le piccole
beghe di bottega, mettendo alle spalle battaglie ideologiche e muri
pregiudiziali che hanno contraddistinto veleni e confronti quando era
tempo di vacche grasse. E cercando di focalizzare pochi ma importanti
interventi che diano respiro e futuro alle vocazioni proprie di
questa città e del suo territorio.
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