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lunedì 25 gennaio 2016

IL 2016 a Gubbio? Serve il cambio di passo...

Il 2016? Serve il classico cambio di passo. Non per un ballo e neanche per una prova sportiva.
Parliamo di politica, parliamo di Giunta, della Giunta Stirati. Che dopo 18 mesi si è ritrovata senza due pezzi importanti della propria formazione ed è dovuta correre ai ripari.
Come nel calcio, le sostituzioni ci possono stare, purchè lo schema di gioca sia chiaro e alla fine l'obiettivo si raggiunga. Qui non c'è da vincere una partita e neanche un campionato. L'avversario invece è ben chiaro: si chiama crisi.
Sicuramente una sfida molto più complicata: risollevare una città e un territorio che stanno attraversando certamente l'empasse economico più grave dal dopoguerra, con incertezze sul fronte degli investimenti imprenditoriali, con allarme rosso sul piano dell'occupazione e con un clima di ottimismo legato a nuove progettualità che ancora non riesce ad attecchire. Tutti carichi pesanti ereditati ma con i quali bisogna fare i conti.
I numeri del 2015 parlano di oltre 2.600 iscritti al Centro per l'impiego (oltre il 50% sono donne), quasi 150 domande di Cassa integrazione in deroga nel comprensorio, di cui oltre la metà da Gubbio e quasi 350 lavoratori interessati dalla formula dei 5 mesi di Cassa in deroga autorizzata da Regione Inps.
Non che altrove si stia meglio, ma il problema nel comprensorio eugubino come in quello gualdese, è che alla mannaia del tramonto dell'impero Merloni, si è sommata la crisi dell'edilizia e del cementiero – colonne imprenditoriali da oltre 40 anni – in una zona già emarginata sul piano delle infrastrutture, poco reattiva dal punto di vista della cultura di auto-imprenditorialità e già tornata ad essere di nuovo terra di partenza da parte di numerosi giovani, come qualche decennio fa, per lidi più appetibili sul piano professionale.
Accanto a questo quadro oggettivamente fosco, ci sono anche luci e segnali che qualcosa si muove: il trend turistico è in crescita, nuovi eventi del 2015 hanno lasciato il segno e fanno presagire anche ad un 2016 altrettanto interessante. Laboratori progettuali come Joint Gubbio cominciano a funzionare, e forse il nuovo anno potrebbe perfino portare all'apertura della Perugia-Ancona, vera araba fenice della viabilità regionale.
In questo contesto l'azione di una Giunta comunale può sembrare relativa, ma la capacità di essere concreti, risoluti ed efficaci non solo è necessario ma è anche un segnale forte di distanza rispetto alle lentezze o agli errori del passato.
L'impressione è che la città, la comunità e anche la politica di maggioranza come di opposizione, debbano cambiare passo.

Lasciando stare le piccole beghe di bottega, mettendo alle spalle battaglie ideologiche e muri pregiudiziali che hanno contraddistinto veleni e confronti quando era tempo di vacche grasse. E cercando di focalizzare pochi ma importanti interventi che diano respiro e futuro alle vocazioni proprie di questa città e del suo territorio.

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