Ad oggi è impossibile
arrivare direttamente a Gubbio partendo da Assisi, nessun autobus
copre questa tratta; quindi si parte dalla città Serafica, si arriva
a piazza Partigiani a Perugia, da lì si riparte con un nuovo autobus
per arrivare a Gubbio.
Viceversa per il ritorno.
Dunque 47 km sofferti (considerata anche la tortuosa amenità del tragitto) per
quei pellegrini e turisti che volessero visitare le due città umbre
simbolo del Francescanesimo.
Ed anche per il Giubileo
della Misericordia che vede Assisi seconda tappa giubilare dopo
ovviamente la Capitale, i servizi non saranno implementati a favore
né dei pellegrini né del rilancio turistico di questa parte di
Umbria.
Nulla è previsto in tal senso in chiave “viabilità per il Giubileo”,
da Palazzo Donini come conferma l'accordo tra Regione, Busitalia e
Trenitalia, che attivano “collegamenti più rapidi e frequenti sui principali
assi della mobilità regionale, con maggiore integrazione fra treni e
bus, per rispondere al meglio alle esigenze connesse al Giubileo col
potenziamento dei servizi per pendolari e turisti che li renda
competitivi rispetto all’uso dell’auto privata”.
Già
da questa settimana ci saranno più bus e treni sul corridoio
Magione-Perugia-Assisi-Foligno, con 4 corse autobus in più al giorno
tra Foligno e Spoleto e 2 tra Terni, Orte ed Orvieto, maggiori
collegamenti anche sulla Terni-Todi-Perugia, e potenziati i servizi
bus di collegamento e distribuzione urbana ed extraurbana nelle
stazioni di Assisi, Perugia, Foligno e Magione.
Il
servizio ferroviario dal 13 dicembre offrirà 6 nuovi treni (4
collegamenti Foligno – Assisi – Perugia e 2 collegamenti Foligno
– Assisi – Perugia – Magione).
Completamente
dimenticata invece la zona dell'Alto Chiascio, come anche dell'Alto
Tevere, del tutto ignorata l'ipotetica e non proprio peregrina ipotesi di un asse diretto Assisi-Gubbio. Se non altro per dare seguito ad un accordo istituzionale (di cui la Regione non può non sapere) e per rispondere concretamente a chi da tempo (nel mio caso, da anni) si attende una reale valorizzazione del Sentiero Francescano coperto dal Poverello forse unico in Italia potenzialmente capace di competere, per simbologia,
a quello di Santiago de Compostela.
Gubbio abbraccia la chiesetta nella quale Francesco ha realizzato
concretamente la conversione abbandonando i beni materiali per la
povertà.
Niente,
tutto sembra dimenticato o sconosciuto a chi decide da Perugia come veicolare e
far transitare il pellegrino-turista.
Occasione
persa per Gubbio dunque per agganciare la sfida del Giubileo. Non è
infatti facile arrivare a Gubbio se non si è muniti di autovettura.
Per chi da Roma vuole
giungere a Gubbio con l'autobus della linea Sulga: unico bus
giornaliero quello che parte dalla stazione Tiburtina alle 16 con
arrivo alle 19, 18 euro il costo e cambio a Ponte San Giovanni.
La partenza alle 5.50 da
piazza 40 martiri con arrivo nella capotale alle 9.
Per chi sceglie il treno
per lasciare Assisi o Roma ed arrivare a Gubbio, sulla direttrice
Roma- Ancona, ci sono alcuni autobus di linea ad aspettarli fuori
dalla stazione: ma in alcuni casi l'attesa è anche di due ore.
Magra consolazione
constatare che Gubbio sia una della città scelte per l'installazione
di una colonnina per la ricarica delle autovetture elettriche, città
inserita nel percorso voluta dalla Regione negli ultimi mesi in tutto
il territorio.
Il problema resta quello
di portarci i pellegrini e far in modo che si fermino almeno per due
giorni. E il Giubileo rischia di rivelarsi da queste parti un'altra occasione persa...
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