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giovedì 31 gennaio 2019

La corsa finisce, ma la strada non lo farà mai: grazie Leo...


La corsa finisce ma la strada non lo farà mai: the race ends, the road never does
Ho ritrovato un vecchio aforisma inglese, che sembra scritto apposta per raccontare Leonardo Cenci
Un ragazzo che non conoscevamo fino a 6 anni fa e che 6 anni fa, come purtroppo molti altri, si è trovato un giorno di fronte ad una diagnosi: pochi mesi di vita e nessuna speranza di tornare come prima.
E invece no, deve essersi detto Leonardo: il destino che ci colpisce non lo possiamo governare, è vero, ma come reagire a quel destino dipende da noi.
Ed è proprio questo il messaggio più forte, straordinario, per certi versi più immortale che ci lascia Leonardo Cenci: questo è quello che ha fatto, non a parole ma con la sua esistenza, negli ultimi 6 anni.

Non solo si può convivere con la malattia (celando i quotidiani momenti di durezza che ti infligge), non solo la si può irridere con quella linguaccia che spesso Leonardo sceglieva per essere immortalato, tanto fosse con gli amici di "Avanti tutta", con una scolaresca vociante, piuttosto che con il Capo dello Stato o il numero 1 del Coni. 
Ma si può e si deve trovare la forza e anche la leggerezza di guardare avanti, con quello spirito, quell'energia, quella voglia di essere, più ancora che di vivere, di cui Leonardo Cenci si è rivelato un Maestro.

Essere una persona speciale perchè ci si sente in fondo "normali", se questo è aggettivo declinabile per un malato di cancro: facile a dirsi, finchè non lo si vive, finchè non ci si accorge di aver imboccato una strada. E lungo quella strada, di lasciare un'impronta. Quell'impronta, come tutte le sue parole, le iniziative, i messaggi, resterà qualcosa di prezioso, per questa comunità.
Che lo ha adottato idealmente nelle piazze, come negli stadi, nelle conferenze come negli ambulatori, nei palazzetti come nelle aule scolastiche, nelle tombolate come nelle maratone. Un'impronta indelebile per chi ha la sfortuna di imbattersi nella malattia ma anche per chi ha la fortuna di non sapere cosa sia. E spesso non lo sa neppure apprezzare.

 "The race ends, the road never does": e la strada che Leo ha percorso, tracciato e ora indicato, può essere ripercorsa anche da altri.
Da chi gli ha voluto bene, da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo o semplicemente, come me, da chi lo ha potuto apprezzare e stimare a distanza.

Portando, ognuno con sè, quel sorriso e quell'energia che ci ricorderanno sempre cosa vuol dire essere speciali.
Saper trasmettere e donare, qualcosa di speciale.



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