Ieri sera ho visto "Matrix": ospite unico, Guido Bertolaso. Personaggio che ho sempre stimato e apprezzato. Tra i pochi, va detto, che riusciva ancora a dare un senso positivo alla parola Pubblica Amministrazione. Almeno fino a una settimana fa.
Ora, a leggere qualche quotidiano, a scorrere le ormai immancabili "intercettazioni telefoniche", sembra di trovarsi davanti il Mostro di Milwakee.
Scusate, ma non ci credo.
Ieri sera ho visto una persona visibilmente toccata, turbata e scossa. Ma mai in imbarazzo. Mai in difficoltà. Confesso che l'unica sensazione di imbarazzo l'ho avuta quando inquadravano Vinci, il conduttore, subito dopo aver fatto sentire le intercettazioni - anche le più scottanti. Nei suoi panni, non sarei stato insensibile neanch'io a quelle frasi e a dover guardare negli occhi la persona a cui erano attribuite.
Ma la cosa che mi ha colpito di più è stata la dignità con cui Bertolaso ha spiegato e motivato ogni passaggio. Non è stata una difesa affannosa, disperata, quasi autoumiliante (quello che ti aspetteresti da chi in fondo si dovrebbe sentire preso "con le mani nella marmellata").
Con una serena ma decisa fermezza ha spiegato ogni passaggio che ricostruiva quei discorsi (ovviamente i suoi, non quelli delle persone che - spesso anche a rischio di millantare se stessi - si spacciavano per suoi amici stretti). Lo ha fatto con l'atteggiamento di chi non ha nulla da nascondere. Nemmeno gli appalti vinti dalla società in cui lavora ("è dipendente" ha spiegato) suo cognato, a La Maddalena.
Bertolaso ha ricordato che anche sua moglie, ingegnere ambientale, avrebbe potuto lavorare e tanto dopo le tante calamità di questi anni. Se ne è sempre guardata dal farlo.
Non so. Non mi ritengo depositario di nessuna verità, figuriamoci in questi casi. Ma non mi piace nemmeno l'uso (abuso) delle intercettazioni visto (e letto) negli ultimi anni. Gente diffamata - e lo dico contro gli interessi e i vizietti della mia categoria professionale - per fatti che non hanno alcuna rilevanza penale, ma che sbattuti in prima pagina diventano fango quasi indelebile.
Ora c'è finito dentro Bertolaso. Chi sarà il prossimo?
Due domande a chi avrà la bontà di rispondere:
Come mai questo scandalo scoppia ad un mese dalle elezioni regionali?
Come mai questo scandalo scoppia due settimane dopo che è stato proposto il nome di Bertolaso come ministro?
Coincidenze? Forse. O forse no.
Attendo vostre opinioni.
A presto!
sabato 20 febbraio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
caro Giacomo,con le tue domande finali credo che hai toccato il nocciolo della questione e il perchè di certe diffamazioni....per il resto,dopo aver visto la trasmissione di ieri e la composta dignità della sua difesa,mi trovi assolutamente concorde con la tua opinione,e direi che,detta da te che fai informazione,ti fa onore.
RispondiElimina...se Bertolaso fosse appartenuto ad un altro schieramento politico, le sue dimissioni (che simbolicamente ha rassegnato)sarebbero state pretese dai vari governanti, ma sicoome e' un caro amico,gli vengono subito rifiutate. Secondo te in un qualsiasi altro Paese se fosse successo, un centesimo di cio' che e' successo in Italia nell'ultimo anno, il Governo sarebbe saltato? Quello che piu' mi fa male e' l'indifferenza degli italiani che non cercano di capire cosa sta' succedendo e verso cosa stiamo andando (unica attenuante ...la manipolazione mediatica..) abbiamo proprio bisogno di DEMOCRAZIA E INFORMAZIONE LIBERA.
RispondiEliminaHo seguito l'intervista di Bertolaso e ho avuto le tue stesse sensazioni. Forse l'unico appunto che si può fare è sul fatto che una singola persona,seppure capace come il nostro, possa ricoprire così tanti incarichi, perchè prima o poi qualcosa potrebbe sfuggire dal controllo
RispondiEliminaHo provato a dare una mia valutazione, ben sapendo che le vicende - anche se non bisogna aspettare che siano "storicizzate" - vanno giudicate col tempo. E soprattutto con i riscontri (eventuali) della Magistratura.
RispondiEliminaMa una riflessione opportuna sulla capacità, ad esempio, dei mass media di "ghigliottinare" senza troppi complimenti, personaggi che finiscono nella "gogna" delle intercettazioni telefoniche, andrebbe fatta.
Penso sia utile ad esempio ascoltare cosa ha detto il direttore del Tg1 Minzolini (che in altre occasioni non ha del tutto convinto per la "tempestività" di alcuni interventi). Stavolta
la riflessione è opportuna: provo a linkarla e attendo Vs. opinioni.
A presto
GMA