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lunedì 5 agosto 2013

Bentornati al Sud... E nel nuovo cast della I Divisione c'è anche Miccoli

Diciamo la verità. Le speranze, coltivate da molti, di finire al Nord erano già al lumicino. Il ripescaggio della Carrarese le aveva rinfrancate. Ma è bastata la mattinata di oggi per capire che la Lega Pro non si sarebbe inventata nulla di strano nella composizione dei gironi di I Divisione.
Niente più Trapani e Lecce al Nord, per capirci. Niente toscane tutte insieme appassionatamente, a dispetto dei chilometri. Niente separazione tra le due uniche umbre presenti.
E così per Gubbio e Perugia vale la metafora del fortunato film di Bisio e Sini. Nel loro caso "Bentornati al Sud".

Bucchi insieme al capitano per antonomasia,
Alessandro Sandreani
Che sia poi una buona notizia per il Gubbio di Cristian Bucchi, è tutto da dimostrare. Perchè il girone meridionale di I Divisione somiglia maledettamente ad una serie B camuffata. Stando almeno al parterre di pretendenti ai play off (che quest'anno si apriranno alle prime 9 in classifica), visto che poi di play out e retrocessioni non ce ne saranno.

Il Lecce è inevitabilmente il primo nome "pesante" che balza all'occhio. Neanche due anni fa la squadra salentina aveva rischiato di "far saltare" la festa scudetto a Buffon, vittima del celebre infortunio con Bertolacci allo Juventus stadium. Appena due mesi fa i tifosi più facinorosi del club giallorossi hanno sfogato la propria rabbia su panchine e terreno di gioco dopo aver fallito il ritorno in B a beneficio del Carpi.

Ora il Lecce sarà l'avversaria da battere nel girone B, dall'alto di un organico di categoria superiore e di un gioiello, quel Fabrizio Miccoli tornato alla "casa madre", che ancora, all'età di 34 anni, in I Divisione appare come un marziano.
L'ultimo precedente tra Gubbio e Lecce risale agli anni 80, quando la squadra pugliese, guiidata da Fascetti, scelse Gubbio per alcune stagioni come sede di ritiro. Ma quelle erano amichevoli di prestigio, con i vari Barbas, Pasculli e un ragazzino promettente cresciuto nel vivaio di nome Antonio Conte. Quest'anno si farà sul serio e dalla sua, il Gubbio, potrà fregiarsi di un altro stadio d'elite da mettere in bacheca in questi anni.

Non ci sarà però solo il Lecce tra le pretendenti al titolo. Lo sa bene il Perugia che - nonostante il low profile scelto da Santopadre - non può presentarsi ai nastri di partenza senza qualche comprensibile ambizione. E che certo non esulta per essere tornata sotto la linea romana.
A proposito di Grifo, tornerà il derby con i rossoblù anche quest'anno e chi scriveva su uno striscione lo scorso 20 gennaio che era solo "una perdita di tempo", dovrà perderne anche quest'anno.... Chissà, quella strana sensazione che non avremmo dovuto attendere un altro quarto di secolo per sfidare il Perugia (confidata in questo blog) è stata profetica...

Giallombardo, ora al Gubbio, insegue Bazzoffia
incontenibile in quel Gubbio-Grosseto 4-0
Oltre a Lecce e Perugia, due nobili decadute: Ascoli e Grosseto, che rinfocolano ricordi di una B neanche troppo lontana. Ricordi di cocenti delusioni (le due inopinate sconfitte con l'Ascoli penalizzato, una propiziata proprio da Falconieri, attuale puntero rossoblù) e di illusorie goleade (il 4-0 ai maremmani che rappresenta l'apice dell'intera esperienza in serie cadetta).
E le "solite" favorite, come il Benevento - rafforzato dall'arrivo del perugino Campagnacci - la neopromossa ma sempre ambiziosa Salernitana - che certo di Gubbio non dovrebbe serbare fragranti ricordi, con il 3-1 del dicembre 2010 firmato dalla doppietta di Briganti (l'unica nella sua carriera) e dall'eurogol di Juanito Gomez.

Falconieri, oggi al Gubbio, infila di testa
la porta rossoblù: è il 90' di Ascoli-Gubbio gennaio 2012
E poi a scorrere, il Frosinone che presenta Ciofani in prima linea, l'immancabile Nocerina - ridimensionata economicamente, tanto da rischiare di non iscriversi, ma sempre brutta "gatta da pelare" - il redivivo Catanzaro e la neopromossa L'Aquila di Giovannino Pagliari, altras new entry tra le avversarie dei rossoblù.

Non ci sarà certamente da annoiarsi, con le prime due gare di campionato che si giocheranno i n notturna e con un turno di riposo forzoso dovuto al fatto che le squadre saranno dispari (17).
Semmai ci sarà da verificare, e accuratamente, la regolarità dello svolgimento del campionato soprattutto nella fase finale. Quando è vero che con i play off aperti fino al nono posto i motivi e gli stimoli resteranno allargati, ma è altrettanto vero che l'assenza di retrocessioni e play out finirà fisiologicamente per svuotare di interesse il campionato per alcune delle partecipanti.
Che si rischi di falsare il torneo? Lo capiremo solo da marzo in poi.

E in attesa dei calendari, che arriveranno in diretta tv solo venerdì prossimo, un ripassino della nuova formula play off, lasciando stare la scaramanzia.
I play off saranno aperti alle squadre classificate tra il secondo e il nono posto. Nei quarti di finale, si sfidano:
  • La seconda contro la nona classificata;
  • La terza contro l'ottava classificata;
  • La quarta contro la settima classificata;
  • La quinta contro la sesta classificata.


Come recita il regolamento, tali gare si disputano in gara unica in casa delle squadre meglio classificate. In caso di pareggio al termine dei minuti regolamentari, verranno disputati due tempi supplementari da 15 minuti e a seguire, in caso di ulteriore parità, i calci di rigore. Le vincitrici dei primi quattro incontri si sfidano nelle semifinali, in gare di andata e ritorno. La gara di andata viene disputata sul campo della squadra in peggior posizione in classifica al termine del campionato. Le due squadre vincitrici si affrontano in finale,ancora una volta in una gara di andata e una di ritorno. La squadra vincitrice è promossa in Serie B.
Nel caso delle semifinali e della finale, a conclusione delle due gare, in caso di pareggio, per determinare la squadra vincente, si tiene conto della differenza di reti; verificandosi ulteriore parità, verranno disputati due tempi supplementari da 15 minuti e a seguire, in caso di ulteriore parità, i calci di rigore.

Speriamo di dovercene occupare...

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