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giovedì 3 aprile 2014

Investire nella cultura: purchè non sia solo uno slogan...

Investire sulla cultura. Il refrain, già piuttosto inflazionato, diventa quasi ossessivo in queste settimane di campagna elettorale che nei vari comuni umbri interessati, batte forte il tasto della valorizzazione del fattore C: ovvero Cultura.
Quella materia prima che secondo qualche ministro non dava da mangiare, ma che in tempi di crisi e riconversione metodica dei sistemi economici anche nostrani, torna ad essere un ingrediente essenziale per il rilancio.

Ed ecco che l'opportunità della candidatura di Perugia 2019 e dei luoghi di Francesco, rappresenta una tappa fondamentale: con Lecce, Cagliari, Matera, Siena e Ravenna, la nostra regione si gioca la possibilità di un riconoscimento non solo formale, ma di sostanza e di immagine irripetibili. Intanto per smacchiare quei luoghi comuni che nell'ultimo decennio hanno dipinto il capoluogo umbro e in generale la nostra regione come una novella Sodoma e Gomorra del traffico stupefacenti, del disagio sociale, dell'invivibilità. I problemi di Perugia sono comuni a tante altre città italiane, dove forse lo zoom di telecamere e l'occhiello di qualche testata giornalistica ha invece indugiato di meno in mancanza delle Amanda Knox e dei Sollecito di turno.

Ma il rilancio culturale della nostra regione – che è anche rilancio sociale ed economico dei nostri centri storici – passa attraverso la valorizzazione dei patrimoni culturali dell'Umbria: tra questi l'Università degli Studi di Perugia, un ateneo che ha pagato più di altri soggetti la decadenza di immagine del capoluogo ma che ora lancia la sfida di un riscatto in termini numerici ma soprattutto di qualità dell'offerta formativa. Che passa attraverso il dialogo tra le tante realtà culturali di Perugia e dell'Umbria: due atenei, un'Accademia Belle Arti, un Conservatorio, musei di arte contemporanea, musei di storia, dell'emigrazione e perfino una scuola di giornalismo radiotelevisivo. Quanto basta per dire che in Umbria fare cultura non è un semplice slogan. Ma bisogna crederci di più. Proprio perchè non sembri e non resti come tale...
 
 
Da "scheda" di "Link" - puntata del 3.4.14

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