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mercoledì 4 agosto 2010

Il Gubbio è nel girone A: che fascino le sfide con Verona, Cremonese, Salernitana e La Spezia

E gironi furono. Finalmente il consiglio federale di Lega Pro ha diramato i due raggruppamenti (vedi link a fine pagina, che riporta a http://www.trgmedia.it/). Da notare, a meno di 20 giorni dal via del campionato (mentre per i calendari bisognerà attendere Ferragosto).
Per ora, a caldo, è il momento dei commenti sui gironi. Anche se sarebbe logico chiedersi quale fretta spinga il presidente della Lega Pro, Macalli, ad anticipare al 22 agosto il via dei campionati - quasi che partire in linea con A e B possa dare un maggiore contegno alla terza serie.
Modestamente, ci viene da pensare che intanto la serie C dovrebbe tornarsi a chiamare serie C. E poi che partire a settembre non sarebbe un'idea malsana. Sarà per il prossimo anno (quando - ha assicurato Macalli - non ci saranno più ripescaggi).
Veniamo ai gironi e cominciamo dalla prima sorpresa. Le umbre sono divise (e fin qui ce lo aspettavamo) ma il Gubbio è da solo. Non sappiamo se sia un bene o un male, ma senza derby un pizzico di malinconia resta. Se pensiamo poi che i derby vengono evitati per motivi di ordine pubblico, ci viene spontanea la domanda: perché dividere lo scorso anno Foligno e Ternana, e poi riammucchiarle insieme quest'anno? E' forse stato siglato un patto di pace tra le due tifoserie (per una guerra che non c'è mai stata)? E per caso quella eugubina invece aveva "conti in sospeso" con quelle di Foligno e Ternana? Mistero (al quale sicuramente nessuno darà risposta).
Secondo elemento: il Gubbio è nel girone A. Lo auspicavano tutti in via Paruccini, ma chissà se ora, leggendo il girone, con squadre come Verona, Salernitana, Cremonese, Reggiana, saranno dello stesso avviso... Di certo per i rossoblù si profilano sfide affascinanti e anche inedite almeno per gli ultimi 40 anni (su tutte, quella con gli scaligeri, vincitori anche di uno scudetto nel 1986). Per Gigi Simoni, poi, ci sarà la sfida amarcord con la Cremonese, la squadra che lo ha visto protagonista come guida tecnica a fine anni '80 in serie A, una piazza nella quale ha lasciato un pezzo di cuore. A proposito di ex: fresco fresco di celebrazioni, ci ritroveremo contro Jackpot FantaCasoli con la maglia dello Spezia (mentre bomber Marotta in maglia Lucchese andrà al sud e se la vedrà con Foligno e Ternana).
Ma tra le grandi decadute, del girone A, c'è anche una signora Salernitana che sgomita per tornare subito in B e che dovrà sfidare proprio il Verona nel duello tra le ex blasonate. La gara con i granata campani è anche un ritorno a casa per Vincenzo Torrente, genoano e genovese d'adozione ma nativo di Cetara - a due passi dalla costiera amalfitana.
Tra le altre avversarie non può non colpire la presenza del Bassano (avversario dei rossoblù nelle ultime tre stagioni, ripescato nonostante non sia riuscito neppure ad approdare ai play off), di un'altra ex grande come il Como, della Reggiana, della Spal e del Ravenna (emiliane che i rossoblù avevano incrociato 3 anni fa in C2) e della ripescata Paganese. Tra le avversarie anche il Sorrento, che la squadra eugubina ha già affrontato in amichevole pochi giorni fa. Ben sapendo che in campionato sarà tutta un'altra cosa.
Un'ultima curiosità: al sud saranno ovviamente le tre campane le trasferte più distanti, al nord bisognerà tornare a Bolzano (contro il Sudtirol), ma anche ad Alessandria, avversaria del Gubbio ad inizio anni '90 (quando la squadra allora diretta da Giorgini fu inserita nel girone A di C2).
E la trasferta più vicina? Bella domanda: sarà quella di Ferrara, contro i biancazzurri della Spal.
Nell'altro girone Foligno e Ternana se la vedranno con le big del sud (Cosenza, Taranto, Benevento e il Foggia di Zeman) ma avranno da fare i conti anche con le rampanti Lucchese e il pluriripescato Pisa (ritrovatosi in due mesi dalla D alla C1). Sul piano tecnico il girone A si conferma a maggior ragione "girone di ferro". Ma anche nel girone B non si scherza.
Un'ultima considerazione in merito ai ripescaggi, con una domanda da uomo della strada (o se preferite, della gradinata): dove vanno a finire i valori sportivi (il senso dei campionati giocati) se una squadra che si salva l'ultima giornata in C2 si ritrova dopo 5 settimane in C1? (Nocerina). O se un'altra fallita due anni fa, si ritrova nello stesso arco delle stesse 5 settimane dalla D alla C1? (Pisa). O se dopo aver speso cifre folli per la categoria, non aver centrato neppure i play off, un'altra società si ritrova premiata col ripescaggio in C1? (Bassano). Per non parlare delle ripescate in C2 (tra cui Carrarese e Bellaria, retrocesse sul campo. Tanto valeva non giocare le ultime 10 giornate di campionato).
I dirigenti di Lega Pro ci risponderebbero che il criterio dei rispescaggi è questo e che dal prossimo anno di salvataggi postumi non se ne faranno più.
Noi umilmente controreplicheremmo che se ripescare è sbagliato (visto che dalla prossima stagione non si farà), si poteva evitare di sbagliare fin d'adesso. Componendo due gironi da 16 squadre e restituendo alla serie C una dignità e una sobrietà che dovrebbe essere d'esempio anche per le categorie superiori... Ma forse auspicare un po' di saggezza è chiedere troppo.
http://www.trgmedia.it/n.aspx?id=39059

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