Personalità. E' la sensazione più nitida che emerge dal Gubbio di questo pre-campionato. Domenica prossima già si fa sul serio (Tim Cup a Cava dei Tirreni, contro una pari-categoria) sognando di superare il turno e vedersela con il Grosseto (addirittura Torrente vorrebbe approdare al terzo turno, per tornare a "Marassi" a sfidare il suo Genoa). Staremo a vedere.
Di certo il Gubbio visto in queste prime uscite - con tutte le precauzioni doverose perché di calcio estivo pur sempre di parla - regala premonizioni ottimistiche. Non solo sul piano del gioco - la squadra cerca continuamente verticalizzazioni ma anche fraseggi, non butta mai la palla in mezzo, la tiene a terra e molto spesso non la spreca - ma anche sotto il profilo caratteriale la truppa di Torrente mostra già un'anima. Contro formazioni di pari categoria (Sorrento, battuto 2-1) o addirittura di B (Frosinone sconfitto ai rigori ma soprattutto il Torino superato 2-0) i rossoblù hanno sciorinato bel calcio, ritmi in linea con il periodo di preparazioni e individualità che lasciano presagire un'altra stagione, diciamo così, invitante.
Alle conferme di Lamanna tra i pali (altro rigore parato ai frusinati e una prodezza con i granata), Briganti centrale difensivo (ottima performance su Rolando Bianchi), Sandreani e Boisfer a centrocampo (chiamateli "walls"), e Gomez a svariare da destra a sinistra sul fronte offensivo (giocatore capace di creare superiorità numerica anche solo con il controllo di palla volante), si aggiungono le note liete dei volti nuovi: dai difensori Caracciolo e Borghese, ai punteri Donnarumma (che conferma di "vedere" la porta con grande continuità - da capocannoniere del campionato Primavera con il Catania) al colosso Emanuele Testardi (nella foto, festeggiato dai compagni dopo la rete al Torino) presentatosi subito con una carta d'identità niente male, firmando il successo sui granata di Lerda.
Torrente, il diesse Giammarioli e soprattutto il dt Gigi Simoni sanno che il mosaico va ancora completato: l'addio di Rivaldo Gonzales, tornato in Paraguay, crea un "vuoto" a centrocampo, che in teoria Raggio Garibaldi è chiamato a colmare. Ma fermo ai box proprio in questa fase delicata della preparazioni, entrerà in forma più tardi degli altri.
Trapela il nome del barese Galano come prossimo ingresso: sarebbe la quinta punta (dopo Testardi, Donnarumma, Gomez e Bazzoffia), un pacchetto niente male a disposizione di Torrente.
Domani intanto sapremo chi sarà ripescato, quante squadre formeranno i due gironi di I Divisione e quando inizierà il campionato (ufficialmente il 22 agosto ma non è detta...).
Poi, avremo modo di riflettere anche su questo sistema di ripescaggi che finisce spesso per "imbastardire" i risultati del campo, deprimendo quelli che dovrebbero restare valori sportivi intangibili.
Ma il calcio di oggi, e la Lega Pro non fa sicuro eccezione, non può fermarsi a certi ideali: chi paga i 400 mila euro di fideiussione ha la porta aperta alla quarta serie. E così spazio a squadre come Bassano (che non è entrata nemmeno ai play off), Nocerina (che si è salvata in C2 all'ultima giornata) o addirittura Pisa (che è fallita due anni fa, ed è fresca di promozione ma dalla serie D).
Il presidente Macalli assicura che sarà l'ultimo anno in cui si ricorrerà ai ripescaggi: forse sarebbe stato più saggio iniziare subito a diminuire il numero di squadre. Dando un segnale e un buon esempio anche al calcio "che conta" (ma che assomiglia sempre meno al buon vecchio football).
Ad maiora...
IL CALCIO SI FA ANCHE PAGANDO LE PROPRIE TASSE,E CHI FA SACRIFICI PER MANTENERE UNA CATEGORIA.NOCERA
RispondiEliminaGALANO DEL BARI E FORTISSIMO L ANNO PROSSIMO GIOCHERà SICURAMENTE IN SERIE A E IN NAZIONALE
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