Colpo d'occhio dall'ingresso del Teatro Romano |
Che ancor più che negli ultimi due anni, è gremitissimo per il primo saluto alla nuova squadra - quasi 2.000 presenti con molti tifosi rimasti nel corridoio di ingresso al teatro del I sec. d.c. o addirittura all'esterno da dove hanno assistito alla presentazione osservando la video proiezione su schermo gigante. E così all'insegna del "non c'è due senza tre" (terza presentazione al Teatro Romano, terzo tentativo dopo le prime due date fissate e rinviate per maltempo, tre presentatori), la serata - seppur lunga - è filata via piuttosto bene (almeno l'impressione è stata questa dal palcoscenico, e dai riscontri avuti all'indomani).
Difficile stabilire una graduatoria degli applausi, tanta l'euforia per tutta la squadra, la società e lo staff di collaboratori: è bastato l'arrivo del pullman al parcheggio del Teatro Romano per accendere i cori dei tifosi ("Sta arrivando il rossoblù...") già assiepati sui gradoni storici della monumentale costruzione romana. Eravamo dietro le quinte a fremere - come sempre avviene in questi casi, a pochi minuti dall'accensione dei riflettori - e ci siamo guardati con Isabella e Ubaldo: quasi a dirci in silenzio che non era una serata qualsiasi...
Con Ubaldo e Isabella, in versione "Iene"... |
In collegamento telefonico ha portato il suo saluto il presidente della Lega di B, Andrea Abodi, che ha ricordato le sue origini eugubine e non ha nascosto una simpatia per i colori rossoblù: "Gli altri presidenti mi perdoneranno, ma ho nonno eugubino, tra i miei avi c'è anche un Ubaldo, mi sono sposato a Gubbio. E lo scorso anno - ha confidato - ho scaramanticamente evitato di parlare del Gubbio e della possibile promozione dei rossoblù almeno fino alla partita con la Paganese, poi ho potuto gioire".
Sul palco sono poi sfilati gli ex rossoblù premiati (il biturgense Falasconi - "Seguo sempre il Gubbio tramite TRG e sono felice di questo traguardo. Conosco bene Bartolucci perchè ho giocato con suo padre" - e il bomber di casa Zoppis, che ha parlato anche di "serie A, programmabile perchè ci sono sponsor che possono sostenere in maniera ancora più importante questa società"), il presidente del Basket Gubbio, Marionni (premio "Sportivo dell'anno"), le istituzioni (dal sindaco Guerrini, al presidente della Provincia, Guasticchi, alla vice presidente della Giunta regionale Casciari, al Vescovo Ceccobelli) e in sequenza il direttore tecnico Gigi Simoni (accolto da un'ovazione), il tecnico Fabio Pecchia - anche per lui applausi scroscianti - e il ds Stefano Giammarioli, vero beniamino di casa.
"Qui c'è cultura del lavoro e c'è entusiasmo - ha detto Pecchia - Si può cadere ma poi ci si deve rialzare e ripartire, proprio come fanno gli eugubini il 15 maggio" ha dichiarato suscitando l'euforia dei presenti e parlando di "spirito ceraiolo in campo". Una conferma dell'intelligenza del personaggio che sembra abbia già colto la chiave giusta per stimolare le corde più sensibili del tifo eugubino. "Tenetevi stretto Giammarioli - ha invece consigliato saggiamente Simoni, consegnando idealmente al diesse fatto in casa, lo scettro della gestione manageriale di un Gubbio che oggi - parole dello stesso "Giamma" - "non è più la piccola società che viene dall'Umbria, ma una società modello che può anche dettare le condizioni nelle trattative con i grandi". Bellissimo il fuori programma di alcuni tifosi che hanno fatto omaggio al diesse di una piccola scultura del Patrono S.Ubaldo.
E' stata poi la volta dei giocatori, uno ad uno, con un'ovazione speciale per capitan Sandreani - tutto in piedi il pubblico e la stessa squadra, per lui.
Alla fine la presentazione delle nuove maglie griffate Givova e il premio al tifoso doc, Marcello Zenobi, padre del compianto amico Meo (fotografo di tante stagioni rossoblù) che ha ricordato le prime trasferte in treno ad Umbertide da piccolo ("Allora avevamo ancora la ferrovia - ha detto - eravamo più evoluti").
Nel corso della serata sono stati presentati in anteprima alcuni dei filmati del doppio dvd "Eravamo in 5.000 a gridare serie B", edito da TRG, con tutti i servizi, le immagini, i gol, le interviste della trionfale stagione 2010-2011: veri e propri boati hanno salutato le prodezze dei rossoblù.
Forse il modo migliore per ricordare una stagione incancellabile. E non sono mancati - mentre scorrevano le immagini - omaggi del pubblico per alcuni protagonisti oggi in altri lidi e con altre maglie: da mister Torrente (un applauso quando è comparsa la sua foto, perchè comunque il nocchiero non si dimentica), al portierone Lamanna, fino a bomber Gomez (l'esultanza top, sulla sua rovesciata spettacolare a Pagani).
Insomma una serata intensa, che ha restituito il calore dei mesi scorsi e che, credo, sia servita soprattutto ai nuovi arrivati (da Pecchia ai giocatori freschi di rossoblù) per capire davvero... dove sono venuti. Per capire cosa significhi indossare la maglia rossoblù...
In tutti i sensi...