Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

mercoledì 12 giugno 2013

Quell'ultima intervista al dottor Ceccarelli...


Mi piace ricordarlo così, il dottor Mario Ceccarelli. La sua ultima intervista - forse anche l'unica conservando quanto fosse schivo dei riflettori. E' l'8 maggio 2011, da pochi minuti il Gubbio ha battuto la Paganese e ha conquistato la storica serie B. Nell'organigramma della società rossoblù c'è anche il dottor Ceccarelli come coordinatore del settore medico. Lui non era eugubino, ma aveva Gubbio e il Gubbio nel cuore. Così come nelle sue mani e nell'esperienza pluriennale di medico sportivo capace spesso di capire un problema anche con un'occhiata. O di sdrammatizzare una situazione con una battuta o un sorriso.
Se ne e' andato in silenzio, come in silenzio conduceva la sua attività professionale: nativo di Cantiano, residente a Perugia, aveva una sola passione sportiva. Di nome Gubbio.
Era stato anche responsabile medico della Pallavolo Gubbio negli anni memorabili della serie A (a metà anni Novanta).
Ogni volta che ci incontravamo era un'occasione per parlare di calcio, delle aspettative della stagione, degli obiettivi, delle piccole grandi soddisfazioni, che anche una semplice battuta sapeva regalare.
Tra tanti personaggi, ruotati intorno al calcio rossoblù in modo più o meno estemporaneo, il dottor Ceccarelli resta una figura di quelle da ricordare. Per le qualità professionali ma prima di tutto per una carica di umanità davvero generosa. E un'ironia che anche in questa intervista gli fece chiudere con la battuta: "Ce l'abbiamo fatta. Anche se con un polmone di meno...".

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