E' stato un fine settimana bagnato, ma forse - come recita l'antico adagio - anche fortunato.
E'
il weekend della Primavera del FAI, il Fondo Ambiente Italiano che per
la prima volta in 22 anni ha scelto anche Gubbio tra i suoi
centrimpromotori di un apposito itinerario culturale nel quale
riscoprire tesori più o meno nascosti, di cui il Belpaese e' farcito. Il
nostro "petrolio" per capirci, quella risorsa che a differenza dell'oro
nero, non ha neanche bisogno di riprodursi. Ma solo di conservarsi e
valorizzarsi.
In un panorama di pessime notizie per la
nostra piccola comunità (l'aggettivo e' riferito anche alla qualità di
alcune polemiche cittadine più in voga), salutiamo finalmente qualche
spiraglio di luce positiva.
Accesa grazie al successo di
partecipazione della due giorni culturale - nonostante le bizze del
tempo - e soprattutto grazie alla prospettiva concreta che anche a
Gubbio si costituisca finalmente una delegazione ufficiale del FAI. Su
questo versante e' al lavoro un gruppo di appassionati, coordinati
dall'avv.Claudio Fiorucci.
Non un club elitario, ma
un'aggregazione destinata a coalizzare le migliori energie cittadine in
progetti, proposte, iniziative e socialità tese a valorizzare l'enorme
patrimonio artistico e culturale della nostra citta'. E proprio
l'esperienza dell'itinerario del FAI e' gia' da sola uno stimolo
sufficiente ad ispirare, ad esempio, coloro che si candidano a guidare
l'amministrazione cittadina per il prossimo quinquennio: dal Teatro
Romano alla Guastiglia, dalle Logge dei Tiratori a piazza San Giovanni,
fino a Piazza Grande e Palazzo Ducale.
Ce n'e' quanto
basta per un progetto concreto e semplice: un itinerario culturale e
storico cittadino, dalle vestigia romane (ma potrebbe muovere
addirittura dal Bottaccione e dunque dal Terziario) fino al
Rinascimento.
Banale vero? Eppure con il senno del FAI...
GMA
Editoriale "Gubbio oggi" - marzo 2014
domenica 23 marzo 2014
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento