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domenica 2 marzo 2014

Elezioni comunali 2014: che ci riserverà il film?

Il quadro resta ancora poco leggibile. Al momento in cui si va in stampa, per le attese elezioni comunali 2014, di fronte al nastro di partenza, oltre allo starter con il dito sul grilletto, sono ancora poche le certezze sui concorrenti (per non parlare dei programmi).

Un candidato sindaco è sicuro – il portavoce del Movimento 5 Stelle, Rodolfo Rughi – e sembra quasi scalpitare dal blocco del via. Ha battuto tutti sul tempo, è stato il primo ad essere scelto, e, al termine di un ciclo di incontri avviati già da mesi con la cittadinanza, ha presentato un programma di governo dettagliato.
Un'altra coalizione si profila in queste ore, non ancora definita, ma che forse era nell'aria da tempo: è quella che gravita attorno alla figura di Filippo Stirati, l'ex vice sindaco dell'epoca Corazzi, sganciato ormai dall'orbita Pd, dopo la scelta del partito di maggioranza caduta sull'imprenditore Ennio Palazzari. Chi pensava alla possibilità di chiarire subito il “dualismo” con delle primarie (fissate il 9 marzo) forse resterà deluso.
 

La politica ci ha abituati a non dare nulla per scontato, ma l'impressione netta è che le urne saranno aperte solo il 25 maggio. Le primarie le chiede Palazzari, aperto ad ogni soluzione (“aperte”, di partito o anche civiche) non è dello stesso avviso Stirati che non condivide le procedure adottate dal suo partito. Intorno a lui intanto, oltre alla lista civica che ne ha per prima avanzato la candidatura (“Scelgo Gubbio”), si colloca l'ala uscita minoritaria dalle elezioni dei circoli Pd (“Gubbio rinasce”), il Psi del neo segretario Francesco Pierotti, a sua volta diviso all'interno con una parte minoritaria (“Azione socialista”) che non si riconosce in questa scelta, e forse anche il Sel, che lasciato da solo Pavilio Lupini – a sua volta riavvicinatosi all'area di Rifondazione – potrebbe strizzare l'occhio alla coalizione pro-Stirati anziché al Pd.
Il Pd del segretario comunale Claudio Ruspi, che confidava di poter formare un centrosinistra compatto, dovrà invece puntare tutto sulla candidatura “civica” di Ennio Palazzari, forte da un lato del sostegno dell'area maggioritaria del Pd (i due gruppi “Uniti per Gubbio” e “Unità e rinnovamento”), e forse della minoritaria del Psi.
L'esperienza di tre anni fa, per altro, insegna che le aggregazioni forzate, con “fusioni a freddo” e pure con il sigillo di ceralacca delle primarie, magari danno garanzie sul breve (elezioni) ma poi possono anche saltare alla prima buca.
 
Il resto del panorama offre un gruppo di liste civiche (quelle sganciatesi da Stirati e “Bene comune” dell'avv. Francesco Gagliardi) che, salvo ripensamenti, non intendono stringere accordi con i partiti. Inoltre c'è l'area di Sinistra alternativa con Prc, Idv, e sinistra anticapitalista che potrebbe puntare su Lupini e un enorme punto interrogativo che tuttora permane nel versante centrodestra. Ma anche quest'ultima, non è una novità.

Insomma lo starter è pronto. Ma più che in pista sembra di essere seduti a vedere un film. Uno di quelli che ti sembra di non ricordare di aver visto, stando almeno alle prime scene. In attesa di scoprire il prosieguo...
GMA
 
 
Da editoriale "Gubbio oggi" - marzo 2014

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