Kelly Le Broch, "La signora in rosso" di metà degli anni Ottanta |
E allora in attesa di scartare qualcosa di ottimistico, andiamo con l'azzardare un pronostico su un aspetto, per così dire collaterale ma non troppo. Da "Signora in rosso...".
Sì
perchè questa stagione rischia di essere ricordata soprattutto per i
cartellini rossi esibiti dai direttori di gara a giocatori rossoblù, sia
in campo che in fase di riscaldamento, sia durante che dopo la gara.
Non ci si è fatti mancare niente e anche a Pisa – per la quinta
volta stagionale – sono due gli espulsi a referto, con l'unica
consolazione che sconteranno la squalifica – in tutto o in parte se
il Giudice sarà severo – nella non partita di domenica prossima
con la Nocerina. Altra novità assoluta degli ultimi anni per il
Gubbio che si ritroverà nella surreale condizione di muovere la
classifica dopo quasi 1 mese senza neanche infilare gli scarpini.
Espulsione per Radi a metà ripresa |
Ma torniamo alle
espulsioni, filo conduttore di un'annata che forse, anche su questo
fronte, denuncia uno stato di nervosismo sopra le righe da parte di
tutto l'ambiente, società, staff tecnico, squadra e tifosi inclusi.
Proprio nell'anno in cui, senza retrocessioni e patemi, si sarebbe
potuto e dovuto lavorare in maggiore serenità.
E pensare che le prime
giornate erano scorse lisce, con qualche ammonizione ma nessun
handicap sostanziale. Poi il primo rosso arriva in tandem: a
Viareggio, stadio dei Pini, finiscono negli spogliatoi prima Baccolo
e poi, durante il riscaldamento, Falconieri. Sotto di due gol il
Gubbio compie la prodezza, recupera in pochi minuti e riporta a casa
1 punto incoraggiante.
A ottobre ci scappa un altro rosso, stavolta
meno influente: è quello che rimedia nel finale di Gubbio-Pisa il
tornante Malaccari, che deve avere qualche conto in sospeso con i
nerazzurri se è vero che ieri ha bissato l'impresa seppur a tempo
scaduto.
Lacagnina circondato da rossoblù... increduli |
La madre di tutte le espulsioni è datata 10 novembre, con
il doppio prodigio di Lacagnina di Caltanissetta che ancor prima che
scoccasse il 15' manda a fare la doccia Moroni e poi Longobardi. Nel
finale altro show con l'espulsione di Laezza che però gioca
regolarmente gli ultimi 60” di gara, tutto omologato, con
Federazione e assoarbitri che nelle giornate successive danno altre
chance al famigerato arbitro siciliano. Ma il doppio rosso col
Barletta si rivela un boomerang vittimistico: a distanza di appena 7
giorni il Gubbio si ritrova nella condizione opposta, a Frosinone, e
sopra di due uomini riesce a perdere 2-0 con l'attuale capolista,
senza battere ciglio.
La sequela di rossi si
intensifica a dicembre: ad Ascoli sono i centrali Tartaglia prima e
Briganti poi ad essere spediti negli spogliatoi con il Gubbio che
rimedia in 9 uno 0-0 positivo. Sette giorni e arriva la defaillance
di Boisfer nel finale di primo tempo con il Pontedera. Altra rimonta
poi firmata Luparini-Longobardi a dispetto dell'inferiorità.
Il 2014 sembra portare più
tranquillità ma neanche l'avvento di Roselli e Roscini cambia il
trend: a Grosseto è ancora Baccolo a beccarsi un doppio giallo – e
nonostante questo arriva la vittoria. Ieri infine, sotto la Torre,
altro doppio rosso prima Radi e poi nella bagarre di fine partita a
Malaccari.
C'è da chiedersi il
perchè di tutti questi rossi. Lacagnina a parte, c'è la sensazione
di un'insofferenza diffusa. Che probabilmente si legge anche nella
classifica attuale: figlia sì di valori tecnici, ma anche di un caos
complessivo che un unico sostanziale effetto.
Quello di alimentare
una selva di cartellini...
Da "Il Rosso e il Blu" - in "Fuorigioco" di lunedì 3.3.14
musica di sottofondo: "I just call I say I love you" - S.Wonder (1984)
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