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martedì 6 aprile 2010

Gubbio calcio: brutto ma vincente con la Carrarese. Meglio così?

"Basta giocare bene! Ora bisogna solo vincere!". Sembrerebbe uno striscione dei tifosi rossoblù. Invece sono parole e musica di Vincenzo Torrente (nella foto tratta da gubbiofans, la sua esultanza con bomber Marotta). Che fa eco, una settimana dopo, al capitano del Gubbio, Ale Sandreani: che sulla scia amara della sconfitta di Fano a caldo aveva confidato: “Giochiamo troppo bene per questa categoria”.

Insomma avviso ai naviganti: dimentichiamoci il Gubbio champagne di questa stagione.
E la vittoria con la Carrarese è l’emblema di questa nuova filosofia: squadra bruttina, anzi proprio brutta, nel primo tempo. Contratta e quasi frenata dal timore di scoprirsi. Scoprendo però che anche una non irresistibile Carrarese, se le lasci il pallino, sa mettere in difficoltà. Tanto da costringere Farina all’autogol, quasi a suggellare un brutto periodo per il biondo laterale, già in ritardo la domenica prima a Fano nel mancato fuorigioco che poi provocò il gol dei marchigiani.
A proposito, una parentesi andrebbe aperta sulle difficoltà difensive degli eugubini negli ultimi tempi: da 8 gare di fila il Gubbio raccoglie almeno un pallone nella propria porta. Non un bel segnale, visto che poi non è che in panchina ci sia Galeone – che teorizzava, l’importante è farne uno più degli avversari.
Decisamente meglio il Gubbio della ripresa, se non bello, almeno desideroso di riscatto. E capace di insistere fino alla fine, trovando un eurogol con Gomez – il più ispirato tra gli avanti in questa fase – a patto che ci creda di più con il tiro in porta. E nel finale la zuccata perfida di bomber Marotta, al suo 19mo gol, tanto per tenere caldi gli ormai numerosi osservatori di categoria superiore che per le prossime stagioni non possono ignorare il talento napoletano.
E il gol di Marotta è la sintesi plastica di un Gubbio non esaltante ma che ci crede, che insiste e alla fine conquista i tre punti. Liberatoria anche la corsa sotto gli ultrà, dopo una settimana di passione, in tutti i sensi, e la riconquista del posticino play off grazie alla migliore posizione negli scontri diretti con la Sangiovannese.
Certo è che – nelle ultime 5 giornate - ci vorrà un Gubbio più vicino a quello del secondo tempo: va bene che giocar male e vincere è preferibile, ma non bisogna intestardirsi troppo su questo assioma.
Il calendario resta favorevole ai rossoblù, rispetto alla coppia Prato-Sangiovannese – che dovranno anche incontrarsi tra loro nell’ultima di aprile. Ma la Carrarese ci dimostra che nessun avversario è abbordabile. Soprattutto se si affronta con l’atteggiamento sbagliato.
E allora si può anche giocar male, come dice Torrente, ma la caparbietà e la voglia di vincere devono sempre restare su alti livelli: a cominciare da Celano, un campo di quelli dove proprio la grinta e la cattiveria agonistica possono essere il quid in più…





1 commento:

  1. Commenti da facebook

    Luca Ragni -
    L'importante è vincere....dopo come lo fai lo fai...

    Giulia Vispi -
    quando serve....è meglio vincere.....

    Sara Rinaldini -
    Comunque, se vinci, hai giocato bene e meglio del tuo avversario!!!!!!

    Giacomo Marinelli Andreoli -
    Non sempre. Vedi Fano-Gubbio, di appena 9 giorni fa... Ma a questo punto della stagione, sicuramente ha ragione Torrente: bando alle ciance, conta buttarla dentro!

    Francesco Filippetti -
    La mia sarà sicuramente una voce fuori dal coro. Essere con questa squadra in questa posizione di classifica correndo addirittura il rischio di non entrare nei playoff (toccate tutti ferro), dovrebbe far porre qualche domanda anche sull'allenatore. Ma quest'anno mi sembra argomento intoccabile!! Non voglio fare il bastian contrario ma con uno come Alessandrini eravamo o primi o secondi.

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