Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

giovedì 12 agosto 2010

Un nuovo gioco per i residenti del centro storico di Gubbio: il "rebus parcheggi"

Si potrebbe ben definire “rebus parcheggi”. Non è un gioco ma la realtà quotidiana cui sono costretti, praticamente per tutto il mese estivo, i residenti del centro storico di Gubbio, alle prese con una specie di “gioco dell’oca” (alla ricerca del parcheggio) in particolare nelle ore serali e notturne.

Il quadro è fin troppo noto ma è confermato dalle numerose segnalazioni avute in redazione anche in questi ultimi giorni, relative alle tante iniziative in svolgimento all’interno delle mura della città: dal “Gubbio no Borders”, nel suggestivo chiostro di San Pietro, fino, in ultimo, alla gara ciclistica di ieri sera – novità assoluta. Occasioni interessanti e utili per aggregare e dare vitalità al centro, ma che creano anche molti disagi ai residenti. “Dopo le 20 è il far west nel centro storico”: è la frase più frequente che si sente ripetere dai residenti, avvalorata dal fatto che – dopo le 20 – non è attivo il servizio di Polizia Municipale, e decine e decine di autovetture sprovviste di permesso vengono parcheggiate un po’ ovunque, il tutto a discapito dei residenti muniti di permesso. Che pagano (il permesso) e imprecano.
In occasioni speciali, poi – come la serata con Margherita Huck (ma è prevedibile che sarà lo stesso anche per le prossime) – interi quartieri, come quello di San Pietro, sono diventati off limits proprio per i residenti. E si trova a dover uscire dalle mura per scovare un posto-auto accessibile.
Giornate poi, come quella odierna – con la chiusura contemporanea di due ampi parcheggi a ridosso del centro, come quello di piazza 40 Martiri (utili soprattutto per i turisti) – originano situazioni caotiche difficilmente gestibili, se non con il buon senso dei residenti stessi.
L’auspicio è che “sia rivista” per il futuro l’organizzazione dei controlli e della vigilanza nel centro storico, ma anche la logistica e gli accessi (delle vetture) all’interno delle mura. Fermo restando, che il tutto dovrebbe accompagnarsi ad un maggiore senso civico di chi – abituando per troppi anni a parcheggiare “a due passi” dalla propria destinazione – cominci a pensare che anche a Gubbio si possono fare a piedi alcune centinaia di metri. Per godersi le bellezze della città. E per rispettare chi ci vive tutto l’anno.

Da "Il Giornale dell'Umbria" di venerdì 13 agosto - GMA

8 commenti:

  1. Sacrosante parole! Dopo le 20 è il Far West, la segnaletica viene completamente ignorata e chi abita e lavora nel centro storico si deve arrangiare, cedere il passo all'orda barbarica che cala sulla città la notte. Il sabato sera, poi, se esci in auto di sera, non rientri prima delle 3 di notte, o parcheggi a 1 Km di distanza almeno. Ubaldo Scavizzi

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  2. Da facebook (in tanti condividono)

    Michele Carini - Condivido alla grande......gestione del centro direi imbarazzante....per non parlare poi di chi non ha il permesso e parcheggia nel centro e si altera pure se un residente va valere le proprie ragioni....

    Massimiliano Memi Baffoni -
    serve una seria politica di riqualificazione del nostro centro storico, oramai la situazione non è sostenibile che deve partire e tenere in profonda considerazione il traffico e la sosta dei residenti

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  3. Ancora da facebook, direttamente dalla redazione de "Il Sole 24 Ore" Simone Filippetti -

    Il problema è culturale: finche c'è gente che prende l'auto per andare dal bar di Padeletti al Montefeltro... e finché i negozianti fanno blocco perché pensano che se la gente non arriva in macchina dentro il loro negozio non vendono, gubbi...o sarà destinata a essere un continuo rodeo di auto. non ho mai visto nessun centro storico aperto costantemente alle auto in nessuna parte d'Italia: nel 2010 non abbiamo ancora un isola pedonale degna di questo nome. ho visto macchine parcheggiate nella piazzetta di s.antonio perchè qualcuno deve andare al bar a fare l'aperitivo.... molti eugubini non si meritano la città dove sono nati.

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  4. Sempre da facebbok
    Massimiliano Memi Baffoni -

    Simone, per eliminare molto di quello che tu ci riporti, basterebbe solo che i vigili urbani facessero rispettare le regole che già ci sono e non lo vedrei un problema culturale, non nella gravosità riportata. E poi .....le isole pedonali......... si possono fare ma ci vogliono infrastrutture e servizi che in questo momento non ci sono o sono mal fruite o altro. un altra piccola osservazione: il parcheggio del Teatro Romano..... lo vogliamo rendere più civile????? Possibile che per via della Soprintendenza ci dobbiamo tenere una cava di polvere ????Mostra tutto

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  5. Il dibattito prosegue su facebook -

    Simone Filippetti ‎-
    @Memi: guarda io sono il primo a dire che prima vanno fatti i parcheggi e poi chiuso il traffico. Concordo anche che la spianata del Teatro Romano è indegna di una città civile. Però non si può dire che un minimo di strutture non ci sia (vedi parcheggio del Seminario). Gubbio é una città dove in 10 minuti a piedi attraversi tutto il centro storico da san martino a san pietro: basta parcheggiare in via perugina o in via rimembranza per arrivare in pochi minuti ovunque. Senza contare che i pulmini sono sempre vuoti.

    Michele Carini -
    I signori che ci ammministrano non beccano voti nel Centro.....non si spiega altrimenti l'anarchia che regna sovrana....

    Massimiliano Memi Baffoni -
    il parcheggio del seminario c'è ma deve essere migliorato alla grande. faccio presente che venendo dal teatro romano non c'è un ingresso riservato ai pedoni............. e sarebbe già questa una motivazione per chiuderlo!, per non parlare della fantasia degli automobilisti che si inventano sempre delle geometrie di parcheggio sempre nuove! e la "maltara" che si forma se fa due gocce d'acqua..... Le navette ci sono, ma in tantissimi punti non transitano, vedi la parte alta della città che è la più penalizzata, sia dalla logistica in sè (ci sono più salite che discese....) che dalla costante presenza di manifestazioni che obbligano a: lasciare la macchina fuori; sorbirsi tamburi, sbandieratori e quant'altro; frotte di turisti che non ti fanno passare nemmeno a piedi; una anarchia di cocce, coccette, coccioni e terrazzini di bar, ristoranti, affittacamere, alberghi che riducono ancor più il poco spazio; gente senza competenza che vuole parlare in nome della città quando ci viene una o due volte l'anno e pretende di prendersi un caffè e vivere la città come se non ci fossero i residenti........... E NO! non basta dire se vuoi vivere nel centro storico devi subire questo. NO! una seria politica del centro NON può partire da questo concetto, ma questo concetto lo deve disintegrare. Io ho vissuto per 40 anni nel centro, sopra il palazzo dei consoli e ne ho subite di cotte e di crude, ma adesso che per vicende alterne sto fuori, capisco il concetto di libertà. Ed è un concetto che lo si deve portare nel nostro centro per evitare che decada da centro abitato a salotto per quei quattro che possono permettersi una terza o una quarta casa da comprare per tenerla chiusa a mò di investimento e/o per invitare qualcuno il gorno dei ceri. E solo quel giorno. mentre quei quattro gatti che ogni giorno vanno a prendersi l'aperitivo sul corso dovranno stare con un occhio sul bicchiere e l'altro sull'orologio perchè sennò scade il ticket del parcheggio. E questo per esempio al bar della Coop non succede.... e non potrebbe succedere......

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  6. Dopo aver postato i tanti commenti su una questione evidentemente molto "sentita", torno con due considerazioni del tutto personali, di esperienza vissuta.
    Premetto che credo che con gli "ismi" non si governi nè il mondo, nè un Paese, e tanto meno una città. Le esagerazioni non possono essere la medicina di un problema, anche se spesso un segnale "forte" va dato.
    L'eterna diatriba se chiudere o meno il centro è stata spesso l'alibi per non risolvere anche i problemi più banali ma proprio per questo meno complessi da superare.
    Proprio oggi su "Il Giornale dell'Umbria" il sindaco Ercoli interviene a seguito del mio articolo di ieri mattina, garantendo una rivisitazione dell'organizzazione e l'installazione di telecamere. Speriamo non sia uno spot ma un impegno concreto (ce ne dovremo ricordare tutti tra qualche mese, ricordate? Si vota a maggio 2011).
    Prendendo atto di questo impegno, mi limito a riportare un'esperienza vissuta ben 9 anni fa. E sapete dove? Non nel Nord est, non in una metropoli, non in un'area modello di quelle che ti propinano come paradigma cui ispirarti anche per la colazione del mattino.
    Sto parlando di Cava de Tirreni (Salerno): 9 anni fa, ospite di un amico, ho potuto toccare con mano come fosse intanto semplicistico pensare che in Campania ci sia solo mondezza e delinquenza (Cava è una cittadina gioiello). Secondo, che la buona amministrazione sta anche a sud dell'Emilia Romagna.
    In questa città dell'entroterra amalfitano, infatti, per disciplinare il traffico nel centro hanno installato delle barriere mobili che con un semplice telecomando (di cui sono dotati SOLO i residenti) vengono alzate e poi si riabbassano. Entra chi ci vive (nelle ore in cui il centro è chiuso, ovviamente): gli altri usufruiscono di parcheggi a ridosso del centro storico e vi accedono con l'uso delle proprie gambe. Difficile? No.
    Mi si dirà che Cava de Tirreni è una cittadina pianeggiante e dunque è tutto più facile.
    Ma ad esempio un servizio navetta efficente già consentirebbe di "abbattere" le salite di un centro storico come Gubbio.
    Secondo esempio (riguardante i parcheggi): in attesa del completamento di quello di San Pietro (speriamo non vada a finire come la Madonna del Ponte-Mocaiana) e in attesa di sapere cosa si farà dell'ex ospedale (che rischia di diventare una "cattedrale nel deserto cittadino" visto che le faraoniche progettazioni di un albergo sono in alto, altissimo mare), ricordo che a Mantova - città più grande della nostra, sempre pianeggiante ma con un centro storico straordinario - hanno allestito dei parcheggi a ridosso dell'ingresso del centro all'interno di palazzi a tre piani, apparentemente destinati ad abitazione e invece capaci di contenere centinaia di posti auto.
    Se non si sapeva cosa fare dell'ospedale di piazza 40 Martiri - e ancora non lo si sa (ma è dal 2000 che si sapeva che si sarebbe fatto un nuovo ospedale a Branca... viva la lungimiranza) - forse sarebbe bastato dare un'occhiata in giro, guardare cosa succede nelle città d'arte o come si organizza la logistica in città simili alle nostre.

    Ma anche questo forse è chiedere troppo. In fondo veniamo da un decennio di "florida amministrazione" che non ha precedenti nell'ultimo secolo - il sindaco uscente si è espresso con questa modestia in più di un'occasione.
    Temo che i cocci che dovremo raccogliere nei prossimi anni quando vedremo l'effettiva applicazione del Piano Regolatore e i flop di molti progetti come il recupero dell'ex ospedale, ci riveleranno una realtà molto diversa...

    Comunque restiamo in attesa delle telecamere.

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  7. Allego comunicato stampa da IL CITTADINO - agenzia stampa del Comune di Gubbio - in data 13.8.2010 su questo argomento e in risposta all'articolo che ha dato il là anche alla discussione su facebook e su questo blog:
    potete commentare.

    In merito ad un articolo pubblicato su un quotidiano locale relativo alla carenza di parcheggi e alle diverse segnalazioni di residenti che ne sono alla “ricerca”, la sindaco Maria Cristina Ercoli e l’assessore Sauro Monacelli intervengono con una nota che di seguito si pubblica: « Sono giorni di eccezionale afflusso di visitatori e turisti, soprattutto nel Centro Storico, e anche di residenti che trascorrono più tempo nelle proprie abitazioni. Le tante iniziative sono un segno di vitalità e di capacità propositiva, su iniziativa dell’amministrazione comunale e spesso d’intesa con soggetti privati e associazioni di categoria che si impegnano ad organizzare eventi ed attrattive durante il periodo estivo. Crediamo che tra gli obiettivi e gli interessi di tutti, ci sia proprio l’incentivare il turismo e l’economia ad esso legata, una delle risorse principali del nostro territorio. Riguardo alla questione parcheggi, strettamente collegata, capiamo bene che una qualche forma di disagio possa registrarsi e che alcune maglie nei controlli, pure presenti, possano scappare. Quello che si fa è sempre nell’interesse di tutta la città. Più in particolare, al fine di garantire un maggior controllo, soprattutto nelle zone ZTL, e richiamare ad un maggior senso civico e ad un rispetto delle regole, l’amministrazione comunale sta lavorando per l’installazione di telecamere da sistemare ai varchi della città. Riteniamo necessario adottare tali misure e intensificare i controlli al fine di consentire soltanto a coloro che sono dotati di regolare permesso di transitare e parcheggiare nella parte alta della città, evitando situazioni di abuso di spazi per i quali non se ne ha il diritto ».

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  8. Sempre da facebook (dibattito infuocato, meglio così...) -

    Alessandro Bonci - non c'è la volontà politica di fare rispettare le regole, in modo da venire incontro ai desiderata di gruppi che rappresentano un cospicuo bagaglio di voti per la maggioranza che governa la città.
    alcuni commercianti poco lungimiranti, resid...enti fuori dal centro che hanno una forma di godimento dal fatto di potere impunemente sbeffeggiare i divieti sapendo di essere intoccabili
    tutto il resto è filosofia!
    non parliamo poi dell'altro ridicolo capitolo relativo al mancato rispetto degli orari di carico e scarico merci
    siamo la barzelletta di tutta l'umbria!

    Michele Carini -
    E' chiaro che è tutto un gioco di voti....Voglio sollevare il problema di Via Cairoli direttore già che ci siamo....dopo cena è un cinema questa via e non perchè ce ne è uno....le macchine venegono su al contrario per parcheggiare.....anche di retromarcia....certi liscialla gente che passeggia...finchè non succede qualcosa non si muove nulla....mi sembra giusto

    Stefano Manuali -
    studiate il modello adottato a "Ferrara" ! all'inizio contrastato da tutti i commercianti.......oggi amato da commercianti e cittadini! Una Amministrazione pubblica sana ha il dovere di stabilire i criteri per una politica civica di indirizzo.....anche contro l'arroganza di una classe commerciante ottusa ! L'esempio conta molto di più di tante parole.......neanche a Roma, nel centro storico, accade quanto ormai è "conseutudine" a Gubbio !

    Sara Rinaldini -
    Caro Giacomo, il problema è molto più complicato. Gubbio ha una forte potenzialità che è il settore turismo. Attualmente la nostra Amministrazione non sta potenziando nulla che favorisca l'unico settore economico possibile a Gubbio (nonost...ante le numerose manifestazioni manca proprio l'abc come ad esempio la segnaletica). Oltre a questo gli stessi euubini lavorano contro. Ti invito a stare una mezza giornata in via xx settembre nei periodo di più alta affluenza turistica. Non si cammina tante sono le macchine parcheggiate a destra e sinistra e in transito. Tanti turisti mi chiedono come mai il nostro centro storico sia aperto al traffico. Traffico tra l'altro estremamente "maleducato", troppo veloce e impaziente. Vedi quello che vorrei far capire è che su questo argomento ci sono diversi punti di vista: quello di chi abita e quello di chi ci vive ... economicamente. E' ovvio che finchè si vuol parcheggiare davanti il portone di casa......

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