Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

mercoledì 22 settembre 2010

La proposta di legge regionale sulla Festa dei Ceri: ecco la bozza integrale. Ora dite la vostra...


"La Regione riconosce la Festa dei Ceri come l'espressione culturale dell’identità regionale". E’ quanto recita l’art. 1 della proposta di legge a firma del consigliere regionale eugubino, Andrea Smacchi (PD), elaborata nelle scorse settimane e illustrata alla Sala degli Affreschi di Palazzo Pretorio ai rappresentanti di Università Muratori, famiglie ceraiole e Maggio Eugubino. All’incontro erano presenti anche il vice presidente del Consiglio regionale Orfeo Goracci e l’assessore comunale Lucio Panfili. "La legge – ha spiegato l’estensore - nasce come doverosa correzione al vulnus aperto dalla legge regionale sulle manifestazioni storiche, la 16 del 2009 che pur contenendo un art. 3 (inserito in un secondo momento e di cui questa legge chiede espressa abrogazione) che riconosce l'unicità della Festa dei Ceri rispetto alla congerie di feste, rievocazioni e manifestazioni folcloristiche di cui è ricca la nostra regione, "non tutela sufficientemente - ha spiegato Smacchi - il carattere identitario dei Ceri che dal 1973 sono il simbolo della Regione dell'Umbria".
L'incontro di ieri sera - a cui ho partecipato per un servizio su TRG in onda oggi (e una puntata speciale di TRG PLUS che andrà in onda lunedì prossimo, 27 settembre, alle 21) - è stato proficuo sul piano del confronto, anche se non sono mancati alcuni distinguo soprattutto per l'aspetto riguardante il tema dei finanziamenti (contemplato nella proposta di legge Smacchi agli art. 3 e 4). Sono intervenuti tutti i presidenti delle associazioni presenti (Università, famiglie e Maggio Eugubino), l'ex sindaco Goracci, l'assessore Panfili e alcuni ceraioli.
La proposta - come ha ricordato Smacchi - è già al vaglio della Commissione regionale competente e dopo la fase partecipativa (di cui l'incontro di ieri ha segnato l'inizio) - concluderà l'iter in commissione e approderà in aula. Insomma, previsti tempi celeri.
Smacchi (nella foto a destra) ha auspicato unità d'intenti da parte della comunità eugubina ("Troppe volte siamo stati superati da altre comunità su battaglie che non ci hanno visti uniti tra noi stessi" ha ricordato), e lo stesso ex sindaco Goracci ha assicurato il proprio appoggio in sede di Consiglio Regionale.

Di seguito vi riporto il testo integrale (sono appena 5 articoli, per una volta una legge non "burocratica"). Magari è l'occasione per dire anche la vostra su questa proposta (il blog serve anche a questo, no?):

ART 1 - "La Regione riconosce la Festa dei Ceri come l'espressione culturale dell’identità regionale".

ART 2 - "La Regione Umbria promuove la Festa dei Ceri e le iniziative volte a salvaguardarne i valori sociali, storici e culturali al fine di consolidare e diffondere l'unicità ed esclusività di tale patrimonio"

ART 3 - "Per le finalità di cui alla presente legge, la Regione dell'Umbria interviene con finanziamenti propri annualmente deliberati dalla Giunta Regionale ed eventuali altri propri e/o derivati da soggetti pubblici o privati."

ART 4 -" I finanziamenti vengono erogati all'Amministrazione comunale di Gubbio che ne finalizza l'utilizzo in base a progetti condivisi con le componenti del "tavolo della Festa dei Ceri" e cioè l'insieme delle istituzioni e delle aggregazioni che attualmente operano sugli aspetti organizzativi e più precisamente Amministrazione comunale stessa, la Diocesi di Gubbio, l'Università dei Muratori, l'Associazione "Maggio Eugubino", la Famiglia dei Santubaldari, la Famiglia dei ceraioli di San Giorgio e la Famiglia dei Santantoniari".
ART 5 - "E' abrogato l'art. 3 della Legge Regionale 29 luglio 2009 n. 16".

6 commenti:

  1. Commenti a caldo da facebook -

    Fabrizio Cece -
    sarebbe proprio il colmo se gli eugubini non riuscissero a trovare un accordo su una legge limpida e fatta da soli 5 articoli;
    sono enunciazioni di principio giuste, poi bisognerà tradurle in pratica;
    tatto e delicatezza perché nessuno - leggi altre manifestazioni - vorrà rinunciare alle sua fetta di torta;

    Leonardo Clementi - CERI S.P.A. ? solo per alcolisti

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  2. Nell'ironia sarcastica e pungente di Dado si nasconde una indiscutibile verità: i primi a dover dimostrare di essere autenticamente "attaccati" alla Festa dei Ceri sono proprio gli eugubini. Che troppo spesso (e non solo il 15 maggio) macchiano questa Festa con atteggiamenti e presunte tradizioni che finiscono per ridurla (questi sì) ad una sorta di cuccagna di paese... La legge è importante (e secondo me nella sua sintesi anche ben impostata) ma non sarà sufficiente a "cambiare le teste" di alcuni eugubini: il problema nasce proprio da lì. Non si può pretendere che a Perugia capiscano e sentano la Festa come lo facciamo noi; il che diventa matematicamente impossibile se l'immagine che diamo loro è quella di una corsa che si conclude con un vincitore e degli sconfitti, se la sintesi finale della festa non è quella dell'unità, se la corsa (e non la festa) è l'elemento caratterizzante del 15 maggio.
    Prima ancora che l'Unesco, sono alcuni eugubini a dover capire che lo spirito della Festa è il vero patrimonio che la contraddistingue. Altrimenti va iscritta all'elenco dei beni immateriali della manicchia...
    GMA

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  3. La legge credo, almeno nello spirito, sia un buon inizio, ma ritengo che come ogni cosa regolamentata e non frutto di spontaneità poco si addica con la grandezza, unicità ed originalità della nostra festa, non a caso massima espressione eugubina e non regionale (un ternano con la festa dei ceri come si sente identificato?!?).

    L'eugubinità rimane unica.
    In ogni caso se la Legge serve a dare una maggiore visibilità in Regione a Gubbio ben venga
    Federico Bagagli

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  4. Il dibattito ferve su facebook -

    Leonardo Clementi -
    giacomo, ricordo feste in campagna con rudi ceraioli dai diti tozzi e denti radi ma grandi sorrisi canti e sane sbornie in mezzo alla paglia. ci sono piu'?

    Mirko Bedini -
    Purtroppo non esistono solo i "Prismi Ottogonali con assemblati Tronchi di Piramidi"......dobbiamo mettercelo bene in testa....

    Cipiciani Tonino -
    ma sti ceri perche' non li lasciate in pace. che enno il 15 Maggio

    Leonardo Clementi - te parra'

    Daniele Andrea Rosati -
    Opinione personalissima: si poteva intervenire direttamente e magari con risultati più efficaci sul regolamento attuativo della stessa L. 16/2009. Una nuova Legge di 5 articoli (!) di cui uno programmatico e un altro abrogativo, rischia di ...restare lettera morta. Condivido, e non capita frequentemente, il pensiero di Dado: vedere i Ceri "burocratizzati" lascia un senso di....delusione? fastidio? indifferenza?
    fate voi

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  5. Cipi a suo modo ha ragione. Il problema però è che a Gubbio si parla di Ceri (mute e/o capo10) tutto l'anno, e invece si lascia ad altri il compito di stabilire se la Festa va inserita in un elenco con sagre, rievocazioni e cuccagne: in que...sto, la legge proposta da Smacchi fissa paletti molto chiari ed è più che opportuna (meglio che agire nell'ambito della legge 16/2009 nata già fallata). Poi sta a noi - senza bisogno di parlarne tutto l'anno - dimostrare di voler bene davvero alla Festa in tutti i suoi aspetti.
    Per Dado: quelle indimenticabili scene tra la paglia forse sono sempre più rare (ma non sono del tutto scomparse). Comunque appartengono anche ad una generazione di ceraioli che adesso - come è logico che sia -vive la Festa in maniera diversa (gli anni passano...). Se è vero che la Festa cambia con i costumi, diciamo che oggi c'è meno coralità e più individualismo: proprio come la vita di tutti i giorni...ù
    GMA

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  6. Ancora fiume di commenti da facebook -

    Giovanni Mischianti -
    speriamo che non si avveri il detto tutto eugubino che viene ripetutamente pubblicato sui sondaggi dello zi baldino "tanto a Gubbio n'cemo le teste"

    Leonardo Clementi -
    non che la paglia e il vino facciano la festa ma aiutano come dici tu a rendere l'atmosfera piu' corale. secondo me abbiamo tutti bisogno di una bella cura (a prop. di Gubbio Si cura), non è possibile che tanta gente si ignori tutto l'anno ...(o peggio, non si azzardi a discutere con chicchessia che abbia un ruolo quel giorno) per poi, con somma e incolpevole ipocrisia si baci e abbracci fraternamente. In virtù di questo propongo i ceri tutti i giorni, altro che solo il 15 cipi !!
    @daniele pur condividendo il parere di molti che la festa non sia da intendere o confondere come sagra (anche se lo sta diventando, per certi aspetti) è giusto che nelle sedi opportune ci si faccia sentire, e non solo perchè c'è quel logo li'.che si senta la voce della città.
    altra questione è l'ordine pubblico, che necessariamente la fa diventare qualcosa su cui discutere, per il bene di tutti.

    Fabrizio Cece -
    all'interno dell'Umbria la festa dei Ceri è protagonista assoluta, è il nostro pezzo forte, quindi cerchiamo di averne curanel miglior modo possibile; resta da capire come farà questa festa a diventare l'espressione culturale dell'identità d...i tutta la regione, regione nella quale ogni borgo ha le sue tradizioni;
    speriamo bene!

    Magda Migliarini -
    ‎"...non è possibile che tanta gente si ignori tutto l'anno ... per poi, con somma e incolpevole ipocrisia si baci e abbracci fraternamente..."

    Magda Migliarini - bravo Dado!!!!♥

    Leonardo Clementi - ‎@magda grazie ma .. scopro l'acqua calda. ma ci deve essere davvero qualcosa di patologico - proprio perchè tutti se ne rendono conto!

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