Mauro Casciari, la "Iena" perugina |
Più che verificare la
fondatezza della notizia – che alla fine, potrebbe essere anche una
“non notizia”, visto che ormai siamo piuttosto avvezzi nel veder
circolare telecamere di network nazionali da queste parti – ho
provato a chiedermi il motivo di un'eventuale sortita. Certamente una
questione non banale, non ordinaria, e neanche di poco conto.
E ho iniziato,
mnemonicamente, a elencare una serie di ipotesi, tra vicende
scabrose, scandali veri, polemiche speciose e quisquilie di costume,
in un ventaglio ampio ma compatibile con il taglio editoriale della
trasmissione.
A cominciare dal più
recente caso di pedopornografia emerso dagli uffici comunali, che
certo non ha contribuito ad alleggerire il gravame d'immagine che
pesa su Palazzo Pretorio, la cui scalinata ha visto passare da un
paio d'anni più Carabinieri che altre rappresentanze istituzionali.
Poteva starci anche la
storia dell'addio di “Don Matteo”, un po' datata, sì, ma sempre
buona - da giocarsi in qualsiasi momento della stagione, e forse ora
attuale in vista della messa in onda delle prime puntate “spoletine”.
Qualche chance ce l'aveva
un bel servizio sull'eco-mostro di San Pietro, costato milioni di
euro e diventato l'emblema dello scempio estetico e della
dilapidazione di fondi europei a due passi dal centro storico
medioevale.
O magari un approfondimento sui milioni di finanziamento
andati in fumo grazie al flop del Puc 2 (ex ospedale), per il quale
non sono bastati quasi 10 anni di tempo per “partorire” una
destinazione minimamente funzionale e in grado di attenuare gli
effetti economici negativi dell'addio del nosocomio.
Un'ipotesi era anche
quella delle polemiche recenti sul progetto delle Logge dei Tiratoi –
con le possibili vetrate che hanno sortito reazioni diverse, a
differenza di analoghe soluzioni che invece da anni fa fanno bella
mostra di sè nelle arcate basilari del Teatro Romano, senza nessun
sollevamento di scudi.
Ma “le Iene”, mi son
detto, potrebbero arrivare anche per una perlustrazione approfondita
della pianura eugubina, mostrando come in pochi decenni, il sistema
urbanistico l'abbia “traviata”, con una lettura del paesaggio che
ormai è molto più che a macchia di leopardo. E oltre 3.500 casi di
abusi da sanare.
Insomma una bella lotteria
di situazioni. A proposito di lotterie, ci sarebbe anche la “dea
bendata” che ha bussato tante volte da queste parti negli ultimi 24
mesi, in particolare con i 65 milioni di euro vinti in una sera di
settembre del 2011.
Insomma i motivi per un
blitz da “Iene” sarebbero tanti.
Anche troppi, se pensiamo
che la maggior parte non offrirebbe una luce positiva sulla città.
E allora, finita
l'elucubrazione mentale, ho concluso che era preferibile aspettare
l'eventuale sorpresa su Italia 1: se non altro per non amareggiarsi
troppo...
GMA
Da editoriale "Gubbio oggi" - novembre 2013 (scritto prima che andasse in onda la puntata di martedì scorso de "Le iene")
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