Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

martedì 19 novembre 2013

Un ex da "occasione perduta" (per entrambi): Daniel Ciofani




Il gol dell'ex, segnato in maglia perugina...
Il gol dell'ex lo ha già segnato. E non si è fatto problemi ipocriti sull'esultanza. E pensare che era pure un derby. Ma Daniel Ciofani, forse, a quel gol tenena particolarmente, lo scorso 20 gennaio: per il capitolo di Gubbio è rimasto e resterà – salvo nuove improbabili parentesi future – un po' come l'urlo strozzato in gol. La serie B, la soglia dei 10 gol, ma alla fine una retrocessione che ha lasciato tutti con l'amaro in bocca.
Il Gubbio ritrova Daniel Ciofani. Stavolta con tanto di fratello, quel Matteo che è stato solo avversario dei rossoblù in maglia ascolana, con due sfide entrambe combattute ed entrambe sfortunate per i colori eugubini.

Più conosciuto tra i due decisamente il Ciofani bomber, Daniel, cresciuto nel Pescara – dove incrocia la sua strada con un altro attaccante eugubino, Emanuele Francioni – Ciofani esplode nella Cisco Roma, poi diventata Atletico, con la quale infilza 60 gol in tre stagioni. Uno di questi anche ai danni del Gubbio, gennaio 2009, con i rossoblù di Beoni che cedono proprio alla Cisco per 1-0 con una rete incassata nei minuti iniziali.

Ciofani arriva a Gubbio nell'anno della B come la punta da sfondamento che per tanti anni era mancata. Grandi aspettative, grandi presupposti, corroborati anche da un debutto niente male: all'inaugurazione dell'ampliato stadio Barbetti, contro il Cesena di Marco Giampaolo che annovera tra le proprie fila Candreva, Giaccherini ed Eder, Ciofani si prende il lusso di insaccare di testa alle spalle di Antonioli il momentaneo 1-1. In campionato però la musica sarà un po' diversa. Per il Gubbio e anche per Daniel che solo a tratti riuscirà a trovare continuità e soprattutto il gol.

Esultanza sul 2-2 momentaneo all'Ascoli
Complice un gioco di squadra non sembra a suo uso e consumo, come invece un attaccante delle sue caratteristiche avrebbe bisogno.
Nel 4-2-4 iniziale di Pecchia sembra un pesce fuor d'acqua. Nonostante questo timbra subito il cartellino alla prima in casa, con la zampata del momentaneo 2-2, contro il fratello Matteo, ma non basta, perchè Sbaffo a un soffio dal termine inzucca la rete dei tre punti per i bianconeri.

La seconda marcatura è di rigore. Rigore pesante, guadagnato da Bazzoffia contro il Verona: e lui non fa rimpiangere almeno dal dischetto quel Juanito Gomez che almeno per un sabato era parso nascondersi sulla fascia per non far male all'amata maglia rossoblu.
Il gol pesante arriva contro la Nocerina: è di carambola, ma è anche di rapina, da uomo d'area quale Daniel sa essere. E contribuirà al primo successo stagionale dei rossoblù in serie cadetta.
Prova anche a salvare la panchina di Pecchia, con il primo gol in trasferta, siglato ancora grazie ad una fuga proditoria di Bazzoffia, a Crotone: ma al fotofinish Diuric spedirà il foglio di via all'attuale secondo di Benitez, decretando sconfitta ed esonero. 

Con Ogbonna nel memorabile 1-0 al Torino
Arriva Simoni e Ciofani non fa una piega. Anzi si prende il lusso di segnare uno dei gol che resteranno nella storia calcistica del Gubbio: di fronte non c'è il grande Torino, ma c'è il Torino imbattuto di Ventura, che cade proprio a Gubbio la prima volta nella stagione su un'infilata di Daniel, ancora favorito da un'azione ardita di Bazzoffia, che mette in imbarazzo niente meno che Ogbonna. E' l'1-0 che sarà anche punteggio finale per una gara indimenticabile.

L'era Simoni comincia bene anche in trasferta, dove Ciofani sigla un gol spettacolare al 93' a Livorno, complice la traversa: quel gol non gli sarà assegnato, ma è suo come il punto raccolto dal Gubbio a fine gara, col sorriso ironico di Novellino.
Ciofani va in letargo e con lui anche il Gubbio. La fortuna non aiuta: ad esempio con l'Empoli, contro cui stampa di testa una traversa clamorosa che poteva valere l'1-1. Invece per ritrovarlo a rete bisogna attendere la partita più bella dell'anno, il 4-0 di gennaio inflitto al Grosseto. Con tanto di cucchiaio.
 
Gol mai banali quelli di Daniel. Che apre la strada anche al successo sul Modena di Cuttone, l'ultima vittoria che vedrà il Gubbio fuori dalla zona playout. E siamo a febbraio. Il copione è il solito: Bazzoffia al centro e gol di Ciofani.
Un dejavù che un mese dopo si ripete anche contro il Crotone, anche se la rete del colosso offensivo rossoblù sarà l'overture di un 3-3 spasmodico e beffardo. E' anche l'ultimo acuto targato Ciofani nella stagione. L'unico gol nella breve parentesi di Alessandrini.
Non è un caso che senza il suo contributo, anche il Gubbio perderà quasi del tutto potenzialità offensiva. Per ritrovarsi a metà maggio già retrocesso. Non un connubio felice insomma: anche se il giocatore, l'uomo e la squadra avrebbe meritato maggior fortuna...
 
 
Dalla rubrica "Il Rosso e il Blu" - in onda lunedì 18.11.13

Nessun commento:

Posta un commento