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sabato 2 novembre 2013

"Il Rosso e il Blu" e la sfida ciclica degli ultimi 5 anni: Gubbio-Nocerina...




Cinque anni a braccetto. E mai come quest'anno in un ruolo da comprimarie, almeno leggendo la classifica fino ad oggi. Gubbio e Nocerina sono le uniche due squadre in Italia ad aver sempre giocato in una categoria diversa nelle ultime 5 stagioni, e alla fine si sono sempre incrociate, anche quando non disputavano lo stesso campionato. Tutto questo dopo essersi ignorati, si fa per dire, per 50 anni, primo precendente la serie B di Masetti e Baccarini.
Una sfida non senza cabala, perchè il Gubbio in terra campana non ha mai vinto finora, raccogliendo la prima soddisfazione pochi mesi fa grazie ad un'inzuccata velenosa di Galabinov, a firmare un prezioso 1-1 conquistato negli ultimi minuti di partita in inferiorità numerica.

Casoli esulta dopo il raddoppio (foto www.gubbiofans.it)
E dire che proprio la zona Cesarini è stata fatale in parecchie sfide tra Gubbio e Nocerina. Il primo incrocio recente è del 2009-2010 in un girone di quelli cervellotici partoriti dalla Federazione Legapro in vena di fantasie. All’andata è Giacomo Casoli l’incubo dei campani: prima semina il panico e offre a porta vuota la palla del vantaggio a Marotta, poi nella ripresa fa tutto da solo, dribbling al portiere compreso, e fissa il 2-0 della sicurezza. Al ritorno la squadra di Torrente spreca, si arriva al 93’ con lo 0-0 in tasca quando è Iannini che di testa sull’ultimo corner dell’incontro fulmina un incerto Lamanna.

Daud infila il momentaneo vantaggio nell'andata
di Supercoppa di Lega pro
Le due squadre si ritrovano l’anno dopo in due gironi diversi ma uniti dal felice destino del primo posto da matricole terribili. Per poi ritrovarsi nella doppia finale di Supercoppa di Lega. All’andata Daud illude i rossoblù con una zampata vincente a 15’ dalla fine. Un urlo ricacciato in gola ancora al 93’ con Marsili che su punizione indovina l’angolo giusto. Al ritorno i campani fanno barricate, se la cavano complici anche errori sotto porta dei rossoblù, soprattutto con Bazzoffia. Nel finale è Castaldo – solo il primo gol di altri ai danni del Gubbio – a dare il gol sicurezza per la coppa.

Abbraccio Caracciolo-Ciofani (foto Settonce)
Ci si ritrova in serie B con due partite che a loro modo resteranno nella memoria: la prima al Barbetti è ancora con il Gubbio a prevalere. Vittoria memorabile per 2-1 perché è la prima della stagione, firmata da un rocambolesco batti e ribatti di Ciofani, da un pari sontuoso dell’ex galeotto De Liguori e dall’unico acuto stagione di Daniele Ragatzu, tra i rimpianti più colossali dell’annata cadetta. E’ anche l’unica vittoria della gestione Pecchia con il mister relegato in tribuna.
La smorfia di Bazzoffia che s'infortuna (foto Settonce)
Al ritorno un’altra gara che spacca il campionato: Negro beffa in apertura Donnarumma in una delle sue tante amnesie, il pari arriva nella ripresa con l’unico gol scandinavo della storia rossoblù, firmato Lofquist. Sembra fatta ma arriva il fatidico 93’ che stavolta porta la firma di Merino. Un eurogol che rimette in corsa la Nocerina per la salvezza, stramazza al suolo la squadra di Simoni condannata soprattutto dall’infortunio a Bazzoffia che chiuderà al San Francesco la sua stagione. E con lui molte delle chance offensive dei rossoblù.
La scorsa stagione regala altre due sfide palpitanti: al Barbetti la Nocerina dà spettacolo nella prima frazione e passa meritatamente con Corapi. La ripresa vede in campo un altro Gubbio risollevato prima dal guizzo di Guerri, e poi da una punizione gioiello di Galabinov. Ed è ancora il bulgaro nel match di ritorno a griffare il pari che equivale alla salvezza, dopo il gol dell'attuale grifone Mazzeo nella prima frazione.


Da "Il Rosso e il Blu" in onda lunedì 4.11.13

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