Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

giovedì 15 aprile 2010

Sicurezza stradale: "Il senso della vita", la sfida lanciata dall'EL.BA. e il dibattito attuale sulle micidiali minicar

Lo spunto per questo post me lo offre la giornata di oggi. Come un assist davanti al portiere, l'impegno, giornalistico ma anche civico, si sposa con l'attualità più stretta.
Il dibattito sulle micidiali "Minicar" (nella foto), le minivetture diffuse tra i ragazzi nelle grandi città: leggere, trendy, e per guidarle basta avere 14 anni. Sono diventate proprio il tema del giorno, dopo l'ennesimo incidente (2 mortali a Roma in pochi giorni). Domani sera l'argomento sarà affrontato anche nella puntata di “Mi manda RaiTre” in onda dalle 21,10, mentre dagli ambienti del Governo il Ministro dei Trasporti, Matteoli, invoca una riforma del Codice della Strada.
Per la cronaca, queste minivetture - che dovrebbero andare sotto i 60 km/h ma di fatto vengono alterate già alla vendita e possono superare i 90 km/h - sono omologate come un Ape Piaggio, possono finire in mano a 14-15enni che non hanno non solo alcuna esperienza di guida ma nemmeno l'obbligo di un esame che vada al di là del patentino dei motocicli. Insomma una "bomba a orologeria" lasciata incustodita nelle mani di un ragazzino.
Ma lo spunto offerto dall'attualità è stato "corroborato" dalla bellissima esperienza mattutina che mi ha visto partecipare alla "commissione esaminatrice" degli elaborati che le scuole superiori di Gubbio hanno presentato nell'ambito del Concorso "Il senso della vita e la sicurezza stradale" indetto per il secondo anno consecutivo dall'Associazione El.Ba. intitolata proprio ad una giovane (Elisabetta Barbetti) prematuramente scomparsa a causa di un incidente stradale.
Bellissima esperienza perché i 12 elaborati presentati hanno colto nel segno il significato dell'iniziativa, proponendo uno spaccato efficace di come i giovani vedono il problema della sicurezza stradale, il rischio della guida in stato d'ebbrezza (alcool ma non solo), il senso di una vita troppo spessa appesa ad un filo. O addirittura anche ad un telefono che non ne ha (pensiamo a quanto un cellulare può distrarci al volante se non correttamente utilizzato).
Intanto attraverso questo blog voglio complimentarmi con i ragazzi delle IV superiori (le classi coinvolte, vista anche l'età in prossimità di patente) che hanno partecipato (da Liceo Mazzatinti, ITIS, IPSIA e ISA).Cercherò di valorizzare questi elaborati anche attraverso il palinsesto di TRG perchè il messaggio che "la vita - qualunque cosa si faccia o si pensi - è sempre e comunque il bene più prezioso che ci resta quando siamo al volante", passi forte e chiaro.
Sabato prossimo 24 aprile si svolgerà la premiazione del concorso (presso l'ITIS Cassata di Gubbio). Sarà l'occasione per apprezzare i lavori svolti e omaggiare quelli migliori (alcuni davvero di grande livello tecnico e forte efficacia comunicativa).
Nell'auspicio che anche attraverso queste iniziative di sensibilizzazione, magari periferiche (in una città piccola come Gubbio), possa contribuire a formare una "cultura della sicurezza" e del valore della vita (propria e altrui) sempre più diffuso.
Magari non si potranno cancellare del tutto lutti e tragedie sulla strada (chi di noi non ne è stato colpito negli affetti più cari?): ma non dovremo mai avere, ognuno nel nostro piccolo, il rimorso di non aver provato a fare qualcosa...
Se non altro, per ricordare nel modo più degno chi non è più tra noi...

2 commenti:

  1. Da facebook -

    Paola Martinelli -
    diciamo che forse i ragazzi con un esame pratico di guida se la potrebbero anche cavare , ma le persone che non hanno neanche avuto un approccio minimo con la teoria ? poi il fatto di minicar truccate , vecchia storia , anche sui ciclomotori lo fanno , basterebbero controlli pi... Mostra tuttoù severi alla fonte , ma dubito che si possa fare , forse si vendono anche perchè raggiungono velocità considerevoli e non hanno nessun crash test alle spalle , questo la dice lunga per non parlare del rapporto prezzo- materiali di costruzione..plastica praticamente.

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  2. In effetti Paola spesso manca da parte delle istituzioni così come delle nostre comunità - intese come cittadini nel loro insieme - una consapevolezza che potremmo tradurre nella definizione "cultura della sicurezza".
    Che non è solo tutela della propria sicurezza ma è anche rispetto per la sicurezza altrui.
    Troppe leggi - non solo legate al Codice della Strada - arrivano quando "i buoi sono fuori dalla stalla".
    O nel caso della strada, quando c'è scappata la vittima...
    Non è stato mai calcolato quante vite umane può aver salvato il provvedimento legato al ministro Sirchia (patente a punti): salutato come una sorta di "giochino a premi", si è rivelato nel tempo una delle riforme più lungimiranti di quel quinquennio del governo Berlusconi. Che non mi sembri sia ricordato per molte altre riforme tra il 2001 e il 2006.
    Speriamo che per una volta, anche in questo nuovo quinquennio, un ministro (nel caso, Matteoli) sappia guardare in prospettiva...

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