Undici metri e poi l’esplosione: Alessandro Marotta che torna al gol, dopo un periodo difficile. E il suo sigillo numero 20 in campionato è di quelli che pesano sulla corsa finale ai play off. Anche se ancora si giocherà tutto negli ultimi 90’.
Ma quanto conta aver messo ko una diretta concorrente a due passi dal traguardo: sì perché la vittoria sul Prato è un’iniezione di adrenalina e di fiducia, in salsa mista. Primo perché si è rivisto il Gubbio arrembante e voglioso dei tempi migliori; secondo perché la squadra ha strameritato una vittoria perfino stringata nelle proporzioni; terzo perché le gambe dei rossoblù – in scaramantico completo bianco – hanno macinato chilometri anche nel finale. Una condizione che fa ben sperare e soprattutto ribalta un po’ le teorie di una squadra ridotta col fiato corto.
Qualche individualità sicuramente non starà al 100%: ma il gruppo c’è e continua a tirare, per usare una metafora ciclistica. Soprattutto se poi in mezzo c’è il solito Sandreani monumentale e c’è un Boisfer in continua crescita. Soprattutto se la squadra sa adattarsi a schemi diversi in corso d’opera – ieri l’innesto di Antonini dietro e di Gaggiotti in mezzo ha evitato pericolosi brividi finali. E se davanti si riconquista una certa concretezza, nelle occasioni davanti la porta, beh, diciamo la verità, il Gubbio non deve aver paura di nessuno.
Questo, fermo restando che il rispetto si deve a tutti. Al Prato, quasi del tutto estromesso dalla corsa play off, e al Poggibonsi, prossimo avversario che, al di là delle rivalità storiche, deve ancora conquistarsi la salvezza e al “Tondo” non sarà certo disponibile a recitare il ruolo di sparring Lazio.
Si decide tutto domenica prossima, con sfide incrociate da cardiopalma: il S.Marino riceve la Sangiovannese, che continua a tallonare i rossoblù ad un punto. I titanici sono secondi ma hanno due punti dal Fano e una debacle interna rischierebbe di farli scivolare al terzo posto. I granata di Cornacchini, dal canto loro, ospitano la Nocerina che deve salvarsi e non andrà di certo a farsi una gita balneare. Non può viaggiare sul velluto neanche il Bassano, visto che a Carrara troverà una squadra costretta a vincere a tutti i costi per evitare la retrocessione diretta.
Insomma ce n’è abbastanza per prendersi la domenica libera: a proposito, una parola sui tifosi. Nonostante la domenica ceraiola, nonostante il tempo infausto, in tanti hanno assiepato gli spalti e hanno sostenuto per 90’ la squadra. Con quell’intensità che ci ricorda da vicino proprio i play off. Questo pubblico li merita. Questo pubblico sarà sicuramente l’arma in più anche domenica prossima.
Senza fare calcoli (il Gubbio potrebbe perfino perdere se la Sangiovannese non vincesse), ma con la certezza di aver già fatto tanto.
Ora però mancano pochi metri, meno di undici: è giusto raccogliere le energie e buttarle oltre l’ultimo ostacolo. Qualunque nome abbia…
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