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sabato 8 maggio 2010

Quindici contro quindici: non è una partita di rugby, ma la "mischia" del nuovo Consiglio Comunale di Gubbio

Quindici contro quindici. Sembra il titolo di un film dedicato ad una memorabile sfida di rugby. Invece è il nuovo quadro politico che si profila in Consiglio Comunale a Gubbio. Quindici consiglieri di maggioranza e quindici di opposizione, con buona pace delle leggi che garantiscono un cosiddetto premio di maggioranza a chi esce vincitore dalle urne.

Dal 2006 ad oggi infatti ne è passata di acqua sotto i ponti eugubini. E spesso si è trattato di acqua bollente, in fatto di polemiche, dispute e cambi di casacca.
Con buona pace – anche in questo caso – dell’opinione degli elettori, che magari 4 anni fa hanno votato per la maggioranza o per l’opposizione salvo poi ritrovare il consigliere comunale sul nome del quale avevano posto la fatidica croce, schierato sul fronte opposto.
Cose che succedono in Italia, ed evidentemente non fa eccezione nemmeno la città di Pietra – che pure un’eccezione a livello nazionale rappresentava con il suo sindaco comunista non pentito.
Ora il Sindaco si appresta a lasciare definitivamente Palazzo Pretorio – dopo le recenti procedure, rimane soltanto una seduta ad Orfeo Goracci. E non è un caso che alla sua uscita di scena corrisponda un momento di forte criticità della tenuta di maggioranza. Quasi che il collante – o forse lo stratega – capace di tenere insieme le anime della coalizione rosso-verde-civica, fosse sostanzialmente solo il Sindaco. E, in più di un’occasione, la sua indubbia capacità di trovare soluzioni politiche, anche audaci, pure nelle situazioni più difficili.
Ora il quadro è presto detto: con il passaggio ufficiale dei tre consiglieri di Sinistra Democratica all’opposizione (Bartolini, Capannelli e Brunetti, legati all’ex vice sindaco Albo, defenestrato nel rimpasto post elezioni), lo schieramento di maggioranza può contare su 15 consiglieri, tanti quanti sono quelli del Prc, il solo esponente dei Verdi e i rimanenti esponenti della lista Sinistra Unita. Ma mentre fino ad oggi anche il Sindaco Goracci votava (garantendo un sedicesimo voto), la sua sostituta, la neo vice sindaco Ercoli, non potrà farlo (in quanto non presente come consigliere). Sull’altra sponda, l’opposizione, il centrosinistra che ruota attorno al PD, Socialisti, Pdci, ed ora anche Sd, i due consiglieri di centro destra – che nell’ultima seduta hanno chiesto le dimissioni della Giunta proprio perché il nuovo assetto consiliare non risponde più alle risultanze del voto del 2006 – e il gruppo misto. Quest’ultimo diventato ancora di salvataggio nell’approvazione di bilancio preventivo ad aprile.
Ma d’ora in poi, in ogni votazione, la maggioranza eugubina dovrà inventarsi una ciambella ad hoc: sapendo che soprattutto a settembre approderanno gli equilibri di bilancio consuntivo.
Insomma, per tornare alla metafora rugbystica, il rischio – da qui a primavera 2011, quando il mandato andrà in scadenza - è quello di una grande mischia. Senza esclusione di colpi.

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