Non è stata la sua prima volta a Gubbio. Ma è certamente tra le esperienze più particolari per Steve McCurry, il celebre fotoreporter americano del National Geographic, incaricato dalla Regione di realizzare una carrellata di istantanee per raccontare (e promuovere) l’Umbria in tutti i suoi aspetti più affascinanti e reconditi.
E così in piena estate ha creato un set fotografico in Piazza Grande, a Gubbio. E fin qui tutto normale, se non fosse che è riuscito a farlo coinvolgendo un gruppo di giovani eugubini in divisa ceraiola. Nelle immagini (andate in onda stasera anche su TRG) compaiono alcuni flash del set "improvvisato" a Piazza Grande - "rubate" da un i-phone di passaggio, unico documento video al di là di quelle che saranno le foto artistiche dello stesso Mc Curry.
Un quadro decisamente inedito, per essere il mese di luglio, per altro in orario tardo pomeridiano scelto appositamente dal fotografo statunitense per catturare la luce più particolare dell’intera giornata. I suoi scatti andranno ad arricchire la rassegna dedicata alla nostra regione.
E così dopo le sortite nei mesi scorsi in molti angoli dell’Umbria e anche del comprensorio – ad esempio a Costacciaro e nel Parco di monte Cucco – il fotoreporter diventato famoso negli anni Ottanta per la foto della bimba afgana dagli occhi verdi, è tornato ad avvicinarsi alla Festa dei Ceri, che per altro lo aveva visto già presente a Gubbio nel 2011 in occasione dei mezzani.
In particolare un suo flash – la partenza della Callata dei Neri – aveva catturato l’attenzione, non solo per la plasticità e il fascino dell’istantanea, ma anche perché la stessa raffigurava in primo piano Riccardo Monacelli, lo sfortunato 20enne eugubino che poche settimane dopo sarebbe deceduto nell’incidente dal muretto di Piazza Grande (ne avevo parlato in un post di questo blog il 17 aprile scorso).
L’artista americano, venuto a conoscenza di questo particolare e rimasto profondamente colpito, ha donato un ingrandimento della foto ai suoi genitori.
Proprio Piazza Grande tornerà a ricordare Riccardo con il concerto organizzato dall’omonima associazione dei suoi amici in programma la sera di sabato 25 agosto.
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RispondiEliminaAlfredo Minelli
Sempre puntuale e preciso nel tuo commento. Averlo vissuto direttamente non mi resta che ricordare questo evento con grande emozione nel momento della consegna della foto alla mamma di Riccardo. Un momento forte toccante che è stato un modo per far capire a Mccury quello che vuol rappresentare per tutti noi la Festa dei Ceri non una corsa non una sola Festa ma la rappresentazione della nostra vita fatta di gioie e momenti tristi tutti vissuti insieme perche mai nessuno si debba sentire solo. Tanto è vero che alla fine del suo reportage il fotografo ha voluto scattare una foto insieme a tuuti i protagonisti (mai successo in altre parti) per significare anche un personale ringraziamento(vestirsi da ceraioli a luglio ) la disponibiltà e la grande pazienza. Fatti non trascurabili a fronte di tanta ignoranza culturale per apprezzare eventi che hanno una portata mondiale.
Se c’è un uomo destinato a rimanere nella storia come uno dei più importanti narratori della molteplicità delle vicende umane, questo è Steve McCurry.
RispondiEliminaLa mostra antologica “Viaggio intorno all’uomo”, curata da Biba Giacchetti e da Peter Bottazzi con un suggestivo impianto scenografico, trasformerà per qualche mese il Sottoporticato del Palazzo Ducale di Genova in uno straordinario incrocio di culture, epopee e soprattutto sguardi. Insieme alle icone più conosciute saranno presentati i lavori recenti realizzati dopo il 2010, con l’aggiunta di alcuni inediti mai esposti nelle mostre che costituiscono quasi la metà delle foto esposte.
Una mostra imperdibile..
www.italianguidebook.com
Ciao