La palla, colpita da Galabinov di testa, bacia la traversa e si insacca. E' l'1-1 finale. |
Il Gubbio torna da Nocera Inferiore con un punto pesantissimo e
il bello è che l'impresa arriva nella stagione e nella circostanza più
improbabili.
Sì perché dopo due sconfitte interne di fila in pochi avrebbero scommesso su un
risultato utile in terra campana; ancor meno chi, ascoltando la gara alla
radio, aveva appreso che dopo il vantaggio dei molossi su calcio di rigore nel
finale di primo tempo (con l'ex grifone Mazzeo) su un fallo di mani improvvido
di Galimberti, la squadra eugubina era addirittura rimasta in dieci per
l'espulsione di Belfasti nel corso della ripresa.
Il penalty del vantaggio rossonero |
I
rossoblù, guidati nella circostanza da Coppola in panchina, non si sono
scomposti, hanno retto l'urto, salvato il salvabile, giusto per tenere in
bilico il risultato e nella ripresa, con l'ingresso di Caccavallo, hanno
trovato la chiave tattica per far saltare il banco dei rossoneri.
E dopo il 12mo gol... streap tease bulgaro |
Infine
l'incornata di Andrej Galabinov ha fatto il resto, o meglio ha fatto il più,
trovando il pari a 10' dalla fine, sulla prima rete siglata dal bulgaro in
azione aerea, dodicesima stagionale. Un bottino niente male per un giocatore
arrivato solo per raggiungere la doppia cifra, partito panchinaro fisso ma
rivelatosi nel corso delle settimane elemento imprescindibile della squadra:
quando ha girato lui, il Gubbio ha fatto punti, e viceversa quando la squadra
ha carburato, Galabinov ha lasciato il segno.
Nel
finale poi ci ha pensato Venturi, decisamente ritrovato dopo qualche
défaillance, a blindare il prezioso punticino, reso ancora più importante dalle
concomitanti sconfitte di Catanzaro, Prato, Viareggio e Andria, squadre con cui
il Gubbio ha il bilancio degli scontri diretti a favore o deve ancora
incontrare da qui alla fine.
"Mai
dire mai" è il brand di questa prima vera domenica primaverile.
Il gol di Galabinov da altra angolazione: che diventi il logo-salvezza di questa stagione? |
Anche
perché in uno stadio che si chiama "S.Francesco d'Assisi" il Gubbio
non era mai riuscito ad ammansire i molossi, perdendo sempre negli ultimi
istanti di gara, anche nelle stagioni più trionfali. E cosi lo stesso Gubbio
che ha regalato 4 punti s 6 a Carrarese e Sorrento, riesce nell'impresa di
toglierne 4 alla Nocerina, ed ora attende tra due settimane il Latina per
combinare un altro dei suoi scherzetti alle grandi del girone.
Come a
dimostrare che quest'anno – che ha visto anche la prima vittoria a Prato e la
prima vittoria in terra pugliese - ogni pronostico può essere sovvertito.
E'
nel DNA di una squadra capace di tutto.
Nella buona e nella cattiva sorte.
Copertina di "Fuorigioco" di lunedì 15-4-13
musica sottofondo: "Never can say goodbye" - Gloria Gaynor (1975)
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