Tutti in fila appassionatamente... ma è solo un corner |
L'Avellino
alla fine la spunta 3-2, lo stesso punteggio con cui il Perugia a fine gennaio
aveva fatto suo il derby del Barbetti, lo stesso cinismo proprio delle grandi
squadre, cui non serve giocare bene quando ha elementi in grado di decidere le
partite anche dopo esserne stato praticamente spettatore per 80'. E' il caso di
Luigi Castaldo, uno che già lo scorso anno in B in maglia Nocerina sapeva far
la differenza, figuriamoci in C1 con un complesso proporzionalmente ancora più
robusto per la categoria. E allora intanto omaggio e chapeau ad un gol che di
rado si vede in queste categorie, per coordinazione, capacita balistica e,
perché no, anche coraggio: l' avesse fatto in Champions League Castaldo si
sarebbe guadagnato le sigle di mezza Europa.
Detto
questo e riconosciuto l'indiscutibile valore dell'undici irpino, due altre
annotazioni meritano di essere fatte su questa seconda sconfitta di fila in
casa, che certo complica e non poco la corsa alla salvezza – anche se i
risultati della domenica hanno attenuato la delusione.
Baccolo agganciato in area dopo 20": un giallo che finirà con un altro giallo (a Baccolo) - foto Signoretti |
Punto
primo l'arbitraggio non ci e' piaciuto affatto, a cominciare dal rigore solare
negato a Baccolo in avvio, con possibile rosso ai danni di D'Angelo. Ma se una
squadra non subisce rigori da un anno e ne ha avuti a favore 13 un che ci sarà.
Capita a molte capoliste in tutte le latitudini.
Detto questo, e' altrettanto
indiscutibile che il Gubbio abbia anche messo del suo nella rimonta avellinese.
Nella ripresa il centrocampo brillante e poderoso del primo tempo, e' calato
vistosamente ma il primo cambio e' arrivato solo alla mezz'ora e con l'ingresso
di un giovanissimo Cocuzza che poco poteva offrire alla causa e al pacchetto
più in sofferenza. Galabinov ancora una volta corazziere, ha cantato e portato
la croce, ma non avremmo visto male un Sandreani in campo in una gara così
anche solo nella ripresa.
Invece il capitano si e' alzato solo per andarsene
sotto la doccia, espulso per la prima volta in 13 anni rossoblù quando era in
panchina (anche perché in questo lungo periodo a sedere c'e stato ben poco). La
gestione e la tempistica dei cambi insomma non ha aiutato, come invece era
parsa azzeccatissima la scelta dell'undici iniziale, compreso il recupero di
Guerri, forse fin troppo in naftalina nelle scorse settimane e puntualmente
tornato a timbrare davanti la porta.
Infine,
permetteteci una conclusione: sentire ancora una volta sbandierare il nome di
Farina come motivo di presunti boicottaggi di Lega e mondo arbitrale ha
francamente stancato e non fa onore ne' all'immagine della società (che
dovrebbe solo onorarsi di avere avuto nelle sue fila un giocatore così e non
prenderlo a pretesto per le proprie disavventure) ne' e' molto lungimirante in
vista di una possibile stangata dopo il burrascoso finale di gara. Se il Gubbio
visto con Perugia e Avellino, fosse stato in campo almeno un solo quarto d'ora
nelle gare con le ultime 4 della classifica, di certo i rossoblù avrebbero una
classifica ben diversa. Con buona pace di dietrologie e complottismi. Non
saranno certo questi a salvare il Gubbio nelle ultime 4 giornate…
Copertina di "Fuorigioco" di lunedì 8.4.13
musica di sottofondo: "Ogni volta" - Vasco Rossi
essere onesti non è vero che paga sempre!!!!! vedi dopo la denuncia di farina, non abbiamo più avuto un arbitraggio giusto, non dico a favore ma giusto.
RispondiEliminapurtroppo gubbio è un piccolo paese e non può essere al di sopra della provincia, il perugia, e secondo me il potere dei potenti conta molto.
bisogna combattere contro tutto e tutti e per vincere bisogna fare almeno 2 gol in più dell' avversario perchè con il risultato di 1 a zero se ti va bene pareggi................ cmq il sistema lo sappiamo tutti,( inutile dare colpe all' allenatore o ai giocatori ), è già scritto e si sà già prima di iniziare chi deve vincere o perdere..............