Caccavallo esulta al triplice fischio: la salvezza ormai è cosa fatta (foto Gavirati) |
Il più è fatto. E la vittoria che stacca virtualmente il biglietto
salvezza per il Gubbio arriva nel confronto più difficile, tra quelli rimasti.
A conferma dell'imprevedibilità di questa squadra, capace di fare 1 misero
punto tra Viareggio e confronto interno con la Carrarese, per poi agguantarne 4
tra Nocera Inferiore e sfida al Latina.
Ma proprio nella vittoria sui ciociari si specchia fedelmente
quella che è stata la stagione della squadra di Sottil. Alti e bassi, spesso
inspiegabili, spesso frutto di episodi e anche di circostanze poco fortunate,
talvolta di prestazioni incomprensibili. Un film shake che in versione
cortometraggio è andato in scena proprio in Gubbio-Latina.
Gerbo esulta con i suoi, ma poi chiede scusa ai tifosi rossoblù (foto Gavirati) |
Gara soft, quasi ingessata, per almeno mezz'ora, finchè i portieri
hanno deciso di vivacizzarla con uscite a dir poco audaci. Prima Bindi è andato
a farfalle, graziato da Guerri, poi Venturi ha calcolato male tempo e distanza
d'uscita, ed è stato punito da uno degli ex di turno, quel Gerbo spesso
incompreso la scorsa stagione, spesso immaturo per recitare un ruolo importante
in serie cadetta. Quello visto ieri è un signor giocatore, che con un anno di
gavetta in più, in B potrebbe tornarci tranquillamente, e non a scaldare
panchine.
Il crac di Galabinov, che mette male il piede sul contrasto di Cottafava (foto Gavirati) |
Ma lo scherzo più pesante lo ha combinato, involontariamente, un altro degli ex,
Cottafava, la cui entrata su Galabinov è costata la frattura del perone, e i
titoli di coda per la stagione del bulgaro, brillante e trascinante.
Senza l'ariete e con un gol da recuperare, in pochi avrebbero
scommesso nella ripresa sul pari, figuriamoci sulla vittoria dei rossoblù. Ma
l'orgoglio e il carattere di questa squadra è tornato a farsi sentire quando ce
n'era davvero bisogno.
Briganti la mette dentro di ginocchio. Quanto basta per il gol dell'1-1 (foto Gavirati) |
Trascinato da un poderoso Briganti, roccioso dietro e minaccioso
in prima linea, il Gubbio ha trovato subito il pari, su rocambolesca incertezza
di Bindi, innescata da un corner alla Palanca firmato Radi. Poi quando il
Latina ha scoperto le carte cercando di vincerla e gettando nella mischia anche
calibri come Danilevicius, è stato di nuovo il Gubbio a colpire, con il più
piccolo, ma di testa, su assist di un sempre attivo Malaccari: e Caccavallo, un
solo gol finora nel derby inutile di gennaio, ha messo il sigillo sulla
vittoria più importante della stagione. Come aveva impresso la svolta due
settimane fa nel recupero di Nocera. Un giocatore rivelatosi essenziale nel
momento del bisogno.
Caccavallo ha appena scoccato l'inzuccata vincente alle spalle di Bindi (foto Gavirati) |
Nel finale sia Venturi che la traversa hanno capitalizzato il
prezioso vantaggio, figlio anche di una prestazione stoica di Boisfer - che
praticamente non si era allenato in settimana - e dell'intero pacchetto
centrale.
E se il Perugia avesse fatto il suo dovere, a quest'ora i rossoblù
avrebbero già potuto brindare.
Ora c'è solo da attendere: potrebbe anche non
servire fare altri punti (basterebbe la vittoria dei grifoni domenica sul Prato),
ma è bene non guardare gli altri campi.
Boisfer, tra i migliori, abbraccia Briganti sotto lo sguardo di Gerbo (foto Gavirati) |
Il Gubbio si è costruito, nel bene e nel male, questa strana
annata tutto con le sue forze. Ed è giusto che con questi giocatori, e magari
con un'altra prestazione super, ad Andria arrivino i punti della sicurezza.
Un traguardo doppio: come doppia sarà la permanenza in terza
serie, un campionato - ricordiamolo - che il Gubbio praticamente non conosceva
(avendolo vinto alla sua prima esperienza), ma che quest'anno ha rivelato in
toto le due difficoltà.
Ora manca davvero un niente per proclamare "missione
compiuta"...
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