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martedì 4 febbraio 2014

Acori e la sua nuova bestia nera... il Gubbio

Non parlategli del Gubbio. Probabilmente non vorrà saperne dei rossoblù almeno per qualche anno.
Leo Acori da Assisi avrà ormai dimenticato persino le sue origini francescane, considerando quel che la cabala gli ha regalato da quando ha lasciato la panchina eugubina.

Si', perché l'ex tecnico rossoblù ha dovuto ingoiare parecchi bocconi amari proprio per mano del Gubbio dopo la sua felice esperienza all'ombra del monte Ingino tra il 97 e il 99. In due anni Acori aveva compiuto una doppia prodezza.
Il Gubbio 1997/98, vittorioso nel campionato di serie D
con l'allenatore Leonardo Acori
Prima, la piu' importante, quella di regalare il ritorno in C2 alla società allora guidata da Guerriero Tasso: da matricola il Gubbio vinse il duello con la Narnese di Tobia, superfavorita, prevalendo nello scontro diretto al San Biagio, con un guizzo di Maurizi e poi schiantando alla distanza i narnesi, tanto da vincere il campionato con 8 turni di anticipo. L'anno dopo, il ritorno tra i prof dopo 6 stagioni lunghissime, Acori cambiò poco l'ossatura di una squadra già forte, e sfiorò i play off sfumati solo all'ultima giornata causa il pari con la Viterbese di Gaucci, Baiocco e Liverani già promossa.

Il rigore di Bordacconi che "gela" il San Biagio
Poi per Acori una sola soddisfazione da ex contro il Gubbio, una delle amarezze piu grandi all'inizio del nuovo secolo, la finalissima play off del 2003 con i rossoblù di Alessandrini, straordinari nel tenere testa a Fiorentina e al suo Rimini, fino a giugno per arrivare ad un passo dal miracolo: ma in finale e' Adrian Ricchiuti a tarpare le ali al Gubbio di Sandreani, Clementi e Cipolla, con Bordacconi che dal dischetto decide la doppia sfida.

Per il resto Acori maledice il rossoblù da avversario.
Già nel 2001 aveva dovuto subire alla guida della Sangiovannese, perdendo 3-1 al San Biagio in una giornata pirotecnica sul piano ambientale, iniziata col sole e finita con la neve.
Poi per qualche anno le strade non si sono piu incrociate, fino al 2009, quando Acori conosce l'acre sapore dell'esonero con il Benevento, venendo a perdere sempre al San Biagio 1-0 in Coppa su un tiro cross di Boisfer. Paradosso vuole che il licenziamento gli venga comunicato prima di scendere in campo.

I tifosi rossoblù festeggiano a Grosseto
Fino alla sfida di Grosseto, stavolta al debutto dopo l'esonero del predecessore, Cuccureddu.
Ma ormai la cabala sembra aver deciso. Contro il suo ex Gubbio, per Leo da Assisi non ce n'e piu'.
E il Gubbio di Roselli, capace di vincere in 10 la sua terza partita esterna stagionale, sembra avere proprio il suo carattere...
Se non e' questo buon segno...



Da "Il Rosso e il Blu" di lunedì 3.2.14
Musica di sottofondo; "Non ti sopporto più" - Zucchero 1987

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