Se uno sceneggiatore si fosse divertito a costruire la propria trama, difficilmente avrebbe pensato di fissare la data di celebrazione del Centenario del Gubbio, esattamente 24 ore dopo la conquista del primato di I Divisione.
Anche perchè la serata di gala svoltasi al ristorante "Villa Castelli" era in programma da tempo, mentre lo scontro diretto con il Sorrento (a fianco la foto della squadra pre-gara, di spalle) è stato recuperato solo il giorno dell'Immacolata, dopo il rinvio causa pioggia del 28 novembre.
E così la festa dei 100 anni del Gubbio ha avuto un sapore speciale: legato sia ad un passato glorioso - la serie B nel 1947, il ritorno in C2 prima nell'87 con uno spareggio davanti 20 mila spettatori, poi nel '98 con 7 giornate di anticipo - sia ad un presente ancora più fulgido, segnato da un 2010 che ha visto la vittoria dei play off con la promozione in I Divisione e ora la fresca leadership con una squadra giovanissima.
"E' un anno indimenticabile, comunque vada" - ha commentato il presidente del Gubbio, Marco Fioriti - imprenditore di 46 anni da 4 stagioni al vertice del sodalizio rossoblù. "Abbiamo trovato professionalità straordinarie nelle figure di Simoni, Giammarioli e mister Torrente, che hanno saputo esaltare una piazza che da sempre ha fame di calcio. L'equazione ha portato a risultati eccezionali in questo 2010, che continuano nonostante la squadra sia stata molto rinnovata e, per esigenze di budget, sia molto giovane".
Straordinariamente forbito quanto appassionato, l'intervento del presidente onorario sen. Luciano Fabio Stirati, decisamente una spanna sopra tutti, in ogni senso: nel complimentarsi con la squadra e in particolare con il suo portabandiera, capitan Sandreani ("giocatore esemplare per tenacia, attaccamento alla maglia, risolutezza in campo e qualità indiscussa"), il sen.Stirati ha sciorinato alcune definizioni delle sue, puntualmente sottolineate dall'applauso dei presenti: tra le chicche, "la capolista Sorrento è stata esautorata", "l'accoppiata vincente Simoni-Torrente, con la precedenza a Simoni solo per motivi eufonici" e quindi le congratulazioni al tecnico perchè "ha saputo dare alla squadra un regime torrentizio".
Entusiasta il commento di Gigi Simoni, direttore tecnico del Gubbio, che in poco più di 18 mesi, ha realizzato, con il ds eugubino Giammarioli (da pochi giorni laureatosi a Coverciano) e il tecnico Torrente, quello che alla società rossoblù non era riuscito negli ultimi 60 anni: "Volevo smettere, dopo 55 anni di calcio. Poi la chiamata a Gubbio, la conoscenza di persone serie, la confidenza con questa città e questo ambiente trascinanti, mi hanno convinto. E stiamo lavorando bene. Manteniamo i piedi per terra e sono certo che questa squadra ci darà grandi soddisfazioni. Lo scorso anno ero sicuro che ce l'avremmo fatta. Quest'anno mi sentivo più prudente. Ora tocca ai giovani darci la risposta: se sapranno dare continuità a questo momento magico, continueremo sicuramente a divertirci". Anche il ds fatto in casa, Stefano Giammarioli ha avuto parole di apprezzamento per il gruppo: "Vincere è bello, farlo nella propria città è qualcosa di indescrivibile. Continuiamo a lavorare in silenzio e se sapremo meritarci quello che stiamo vivendo, ce lo diranno le prossime giornate".
Chi predica prudenza, ma a fatica, è Vincenzo Torrente: alla sua prima esperienza da tecnico in campionati professionistici, ha subito vinto. E ora continua a vincere con una squadra che mostra un calcio frizzante, sbarazzino, con un 4-3-3 imprevedibile. Ma lui non vuole voli pindarici: "Sarà pure una battuta, ma continuo a dire che ci mancano 10 punti alla salvezza. Quando saremo a quota 41, e solo allora, ci guarderemo intorno e cambieremo i nostri programmi". Di questo passo (il Gubbio ha vinto le ultime 5 gare, senza subire reti), l'ex capitano del Genoa "rischia" di arrivarci già prima di febbraio a quota 41. "Ho un gruppo fantastico - spiega il tecnico - i veterani, come Sandreani, Briganti, Boisfer, Farina, Gomez sono d'esempio per la nidiata di giovani. Tutto sta andando per il meglio. Acquisti a gennaio? Intanto spero di riavere disponibile Bazzoffia, che ci manca da fine agosto".
Grandi applausi a tutta la squadra e inevitabili boatos nel corso della proiezione del video racconto - che ho curato personalmente nella regia (con il montaggio di Luigi Lelli) e nella scelta delle immagini (mentre per la consulenza musicale sono andato sul sicuro, affidandomi all'intramontabile Riccardo Migliarini "Rimpiccetto").
Tra i più acclamati l'eroe del momento, ma potremmo dire di tutto il 2010, Juanì Gomez. Il cui urlo stile Munch (vedi a fianco l'instantanea di Marco Signoretti) prima ancora che i voli da Peter Pan per i festeggiamenti - resterà una delle icone rossoblù di questo incancellabile 2010.
Alla serata, molto partecipata, erano presenti, oltre allo staff dirigenziale, tecnico e ai tanti collaboratori, una delegazione di tifosi. Tra le autorità, il sindaco di Gubbio Ercoli, il Vescovo Ceccobelli (grande tifoso dei rossoblù, domenicalmente presente allo stadio), e i rappresentanti dei due sponsor cementieri, Antonella Barbetti e Giovanni Colaiacovo. Nel corso del convivio è stato trasmesso un video celebrativo dei 100 anni e un progetto avveniristico per la ristrutturazione dello stadio "Pietro Barbetti". Un piano affascinante con una struttura stile-Marassi, chissà quanto fattibile. Per ora è un sogno, ma in fondo lo era anche fino a pochi mesi fa, pensare che la squadra potesse primeggiare nella vecchia C1.
Di certo domenica si preannuncia un altro pienone al "Barbetti": arriva la blasonata Salernitana in cerca di riscatto. Per il Gubbio il primo severo test da inedita capolista. Mentre nello stanzone granata c'è aria di tempesta. Ma non c'è da fidarsi...
Gma (tratto dal pezzo per http://www.tuttolegapro.com/)
Fotoservizio - Marco Signoretti
venerdì 10 dicembre 2010
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