E anche la settima meraviglia è in cassaforte. Il Gubbio batte la Cremonese, infligge un altro dispiacere all’ex Acori, vendica il 5-1 dell’andata, consolida la vetta della classifica di I Divisione. L’ultima vetrina di questo 2010 tutto da incorniciare porta la firma di Cristian Galano (nella foto la sua esultanza, tratta da http://www.gubbiofans.it/): suo il diagonale che trafigge, a mo’ di lama, la robusta resistenza del portiere padano Bianchi, uno che aveva negato a più ripresa il gol ai rossoblù nel primo tempo e avrebbe proseguito anche dopo il gol.
Ma il Gubbio di questo 2010 non poteva fermarsi. E non poteva steccare quest’ultimo appuntamento dell’anno solare anche per non deludere i tifosi e i tanti collaboratori della società (giocatori compresi, come si vede dalla foto, Gomez) che di buona lena avevano spalato nei giorni precedenti la gara il tappeto verde del San Biagio: un’ennesima dimostrazione di attaccamento e di passione, da prendere ad esempio, non solo in Umbria – dove due fiocchi di neve hanno fatto rinviare partite dal Curi in giù – ma anche in molte parti d’Italia.
I tifosi volevano si giocasse: forse anche perché il Gubbio di questi ultimi 18 mesi è una squadra che, per usare le parole di Silvano Flaborea – storico talent scout milanista – fa innamorare, dà piacere vederla in campo, su ogni campo, anche ghiacciato e un po’ sbattuto come inevitabilmente si presentava il Barbetti di ieri.
Alla fine però ad essere sbattuta è stata la Cremonese, pomposa e presuntuosa all’andata – quando il Gubbio in completo giallo sembrava un canarino in gabbia – quanto coriacea ma alla fine impotente nel match di ritorno – quando i rossoblù assomigliano più a lupi famelici che non lasciano né feriti né prigionieri sulla loro strada: dal 7 novembre, dall’inzuccata del cigno Borghese nella porta del Bassano, solo vittorie. Sette, come quel sette novembre, sette come le ultime partite della stagione scorsa condite da 3 successi in campionati e il filotto splendido nei play off. Sette è anche il numero di Cristian Galano, il cui piede sinistro, ai raggi X, assomiglierebbe molto al destro del compaesano Antonio Cassano: la testa però ci sembra diversa, e non è poco considerando che il piccolo Messi di Barivecchia ha solo 19 anni. E ieri era visionato attentamente da Angelo Peruzzi, numero 2 dell’under 21, al quale sicuramente avranno parlato anche di Lamanna – cronaca nera a parte – che da quel 7 novembre ha incassato solo un gol, a tempo scaduto da Fava.
Fosse per noi, convocheremmo tutta la squadra di Vincenzo Torrente in nazionale: ma questa è una frase da gradinata. Di sicuro sono in tanti ad aver dimostrato in questi 4 mesi e mezzo di campionato di meritarsi la categoria superiore (e non solo). Da un capitano come Sandreani, sontuoso e supremo dominatore del centrocampo, gladiatorio ma anche con i piedi di velluto, per un assist al bacio, ad un inquilino come Boisfer, the wall, un muro invalicabile. Alla difesa dove la torre più alta, Borghese, è solo la punta di un iceberg inossidabile, per compattezza e anche versatilità: a Bolzano mancherà Briganti, ma le soluzioni per sostituirlo (da Caracciolo al centro a Capogrosso sulla fascia), non mancano. E infine la prima linea dove, nonostante gli uomini contati – e solo ieri tornati a ranghi completi – le palle buttate dentro sono state 18, con gli 11 acuti firmati Gomez, i 3 a testa per Galano e Donnarumma e il gol da centometrista di Bazzoffia in quel lontano, lontanissimo 22 agosto.
Sembra un secolo fa. Ma è lo stesso Gubbio che poi ha incantato tutti.
Per ora facciamoci gli auguri di rito: l’anno che ci lasciamo alle spalle è semplicemente incancellabile. Ma il 2011 nasce sotto i migliori auspici: perché la squadra è squadra, perché lo staff tecnico, da Simoni, a Giammarioli a Torrente è una garanzia, perché la società sa fare il passo secondo la gamba – e gennaio sarà un altro test interessante – perché il pubblico sa essere il dodicesimo uomo in campo: con una simbiosi unica. Decisamente pronta a coronare un sogno per ora innominabile…
Lasciamo che sia il 2011 a pronunciare la fatidica lettera…
Gma
Da copertina "A gioco fermo" di "Fuorigioco" (20.12.2010)
Sottofondo musicale "Supreme" - Robbie Williams - 2000
cristian galano e un vero fenomeno 7 come ctistiano ronaldo vai galano!!!!!!!
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