Come si prepara al meglio una sfida diretta che può valere un'intera stagione? "Con grande serenità, sapendo di non giocarsi comunque tutto in questi 90', ma anzi di poter contare su due risultati su tre. E avendo grande rispetto per un avversario che ha dimostrato di meritare questa classifica".
Chissà quante volte ha vissuto una vigilia così intensa Luigi Simoni: oggi direttore tecnico del Gubbio, con cui è sul punto di vincere il secondo campionato consecutivo (oltre agli otto vinti da allenatore), con la squadra guidata da Vincenzo Torrente e costruita insieme al direttore sportivo Stefano Giammarioli.
Il Gubbio manca dalla B da 64 anni - spareggio a Pesaro nel maggio 1947, Gubbio-Baracca Lugo 2-0, gol di Baccarini e Brando - e basta un pari domenica a Sorrento, contro la diretta concorrente, su cui è in vantaggio di 7 punti (a 3 gare dalla fine) per coronare il sogno.
Ma la saggezza proverbiale del direttore tecnico di Crevalcore suggerisce che ancora non è finita: "La vittoria sul Lumezzane di domenica scorsa è stato un passo fondamentale - ammette Simoni - ma non conclusivo. E la sfida di domenica a Sorrento vuol dire tanto per noi ma anche per la formazione campana. Quindi mi auguro di vedere una bella partita, una cornice di pubblico degna di questo confronto e una domenica di sport positiva. Poi in campo cercheremo di fare del nostro meglio, ma su questo so che la squadra si allenerà al meglio e Torrente preparerà come sempre in modo puntiglioso l'incontro".
Mancherà uno dei grandi protagonisti della stagione, il capocannoniere Paulinho (24 reti) e la possibile sfida a distanza con il bomber eugubino Gomez (vice capocannoniere a 15 reti). Ma Simoni, oltre a dimostrare fair play, mette in guardia la squadra umbra: "Intanto mi dispiace per Paulinho a cui auguro una pronta ripresa e una brillante carriera - parole non di circostanza, cui si è associato anche mister Torrente - La gara perderà un sicuro protagonista ma sono certo che il Sorrento avrà un motivo in più per cercare la vittoria. Dunque i nostri ragazzi dovranno pensare a neutralizzare bene il sostituto e non al fatto che manchi Paulinho. Conosciamo bene la squadra di Simonelli, che è un ottimo tecnico. Come immaginiamo che anche loro conoscano bene la nostra. Sono convinto che ne uscirà un confronto molto interessante".
Gubbio e Sorrento su un punto si somigliano: due piazze "provinciali" che hanno saputo mettere sotto le grandi favorite del girone: "Credo che per il nostro calcio siano due esempi da rimarcare - evidenzia il ds Stefano Giammarioli - Due città piccole e accoglienti, a grande vocazione turistica e con tradizione calcistica. E due tifoserie calorose ma sempre corrette, come abbiamo anche avuto modo di constatare sia nella gara di andata (ricordo alcuni tifosi rossoneri a pranzo nel ritiro del Sorrento) sia nel ritiro estivo che i campani svolsero proprio a Gubbio. E' bello vedere che due realtà come queste abbiano saputo mettere alle spalle nomi blasonati di città anche dieci o venti volte superiori per abitanti e bacino tifosi. Sono certo che sarà una bella giornata di sport, e anche la diretta di Raisport consentirà a tanti osservatori e addetti ai lavori di apprezzare le due migliori realtà del girone".
E sulla stessa lunghezza d'onda lo stesso Gigi Simoni: "Gubbio e Sorrento sono due esempi di come anche nel calcio "il piccolo può essere bello". Due società che non hanno fatto follie ma stanno primeggiando con pieno merito. Due tifoserie sane. Un bel segnale per tutto il nostro calcio".
E un'impronta chiara e definita è anche quella che lascia su questo campionato il Gubbio: non solo capolista e (probabile) vincitrice del torneo, ma capolista anche in una graduatoria altrettanto significativa rispetto alla classifica punti, quella del minutaggio dei giovani: con un monte-minuti giocati di 13.500 unità, infatti, è proprio il Gubbio di Vincenzo Torrente ad avere utilizzato maggiormente i propri under in campionato (davanti al Pavia di Benny Carbone). Una leadership che rende, per certi versi, ancora più sorprendente e straordinario il miracolo sportivo dei rossoblù, una squadra con una media età di 23 anni, capace di mettersi alle spalle le blasonate e più esperte formazioni di questo girone A che non più tardi di qualche mese fa ancora attendeva in alto nomi come Verona, Salernitana, Cremonese, Reggiana e Spal.
E' questo uno dei segreti di questa squadra: la giovane vitalità, esaltata dalle doti tattiche e caratteriali del mister, dalla saggezza del direttore tecnico e dalla perspicacia del direttore sportivo. Alle spalle dei quali c'è una società che ha avuto la lungimiranza di affidarsi a personaggi esperti e motivati.
La serie B va ancora conquistata fino in fondo: ma va presa coscienza fin d'ora da dove (da chi e da quali filosofie) è necessario ripartire per una nuova inaspettata e fantastica avventura...
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