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domenica 10 giugno 2012

Emozioni azzurre, Pil, Primavera esaltante e i ricordi di San Marino... "Tutta n'ata storia..."

Di Natale vola, dopo il gol alla Spagna
Domanda di metà giugno: può un’impresa sportiva risollevare le sorti di un Paese? La risposta speriamo di averla a inizio luglio. Per ora, la sensazione è che basti anche un pareggio per dare un sapore diverso ad un lunedì di luglio.

Un pareggio come quello tra Italia e Spagna, conquistato senza l’amato catenaccio ma giocando a viso aperto con i campioni del mondo in carica, forti dell’ossatura dei globetrotter del Barcellona.
E in attesa che il pareggio più importante, quello di bilancio, sia qualcosa di raggiungibile per Italia e Spagna – impegnate come sono nel più difficile derby dei conti dello stato – godiamoci questo avvio di Europeo col sorriso sulle labbra.
Se perfino il capo dello Stato Napolitano si è scomodato per scendere negli spogliatoi, significa che in fondo questo mondo pallonaro non è poi così lontano dagli interessi del paese. E per fortuna, non fa parlare di se solo a furia di scandali.

Samuele Longo, protagonista dello scudetto
baby interista: sentiremo parlare di lui
(foto M.Signoretti)
Il calcio giocato torna a farla da padrone, e uno spicchio di salutare calcio giocato, quello giovanile, ha vissuto il suo capitolo più importante sabato sera in un “Barbetti” stracolmo di colori nerazzurri e biancocelesti: la finale Primavera Inter-Lazio non ha solo restituito l’immagine più genuina e sbarazzina del football, con un rocambolesco 3-2 perfettamente coerente con quello che si è visto per una settimana sui nostri campi, ma ha anche confermato lo stadio eugubino come una bombonera invidiata da tanti e felicemente in grado di ricandidarsi anche per le finali scudetto del prossimo anno: ci punta l’amministrazione, ci conta la città, ammiccano pure dagli ambienti federali. Se son rose fioriranno.

Tutta un’altra storia, per dirla con il primo Pino Daniele, quella che si respira negli stessi stanzoni dello stadio eugubino, colorati di rossoblù: sono i giorni in cui si decide per il futuro allenatore, figura chiave, come non mai, per ricompattare un ambiente un po’ disincantato e anche un po’ disorientato.
Dal nuovo trainer dipenderanno le conferme in organico, i nuovi obiettivi, insomma la squadra che si attende ai nastri di partenza della nuova C1. Nella quale non troveremo due outsider capaci di vincere a sorpresa la finale play off: il Lanciano dell’ex Alfredo Donnarumma e la Pro Vercelli dell’ex baby Cancellotti. Uno spicchio di Gubbio che continua a esultare.

Come ha fatto, la gran parte di Gubbio, per due anni di fila. A proposito: il 13 giugno sono proprio due anni dall’esodo di San Marino.
Ricordi di un passato che sembra lontano. Ma in fondo neanche tanto: perché proprio il San Marino tornerà avversario. E poi, se un pareggio può cambiare il senso di un lunedì, figuriamoci il ricordo di un trionfo…


Copertina de "Il Rosso e il Blu" - lunedì 11.6.12
musica di sottofondo: "Tutta n'ata storia" - Pino Daniele (1979)

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