Alessandro Sandreani, da
Cantiano, naturalizzato eugubino, in maglia rossoblù dal 2002, gestione
Alessandrini. Undici stagioni da leader indiscusso, dodici anni vissuti da
eugubino d’adozione, ma da eugubino vero, nelle fortune e nelle sventure, che
hanno caratterizzato gli anni 2000 e in particolare l’apoteosi delle due
stagioni trionfali che hanno catapultato il Gubbio in serie cadetta.
L’esordio
di Sandreani è subito profetico: indossa la maglia numero 8, ‘ anche l’8
settembre 2002 e a Castel di Sangro il Gubbio di Marco Alessandrini inizia
felicemente la sua cavalcata che lo porterà alla finalissima play off con il
Rimini. Vince 1-0 con gol di Bochu ma basta una stagione a consacrare
Alessandro nel cuore dei tifosi. Nella gara di ritorno della semifinale play
off, sugellata con una splendida punizione vincente da quella che sarà un po’
la sua zolla, Sandreani viene portato in trionfo dai tifosi. Come dire, non c’è
bisogno nemmeno del risultato per spiegare che la scintilla è scoccata.
Da allora è amore allo stato puro, amore ricambiato, nei momenti memorabili, quelli dei play off con Alessandrini prima e con Galderisi poi, con la promozione sfuggita di un niente, dei derby con il Gualdo nei quali riesce anche a lasciare il timbro con gol d’autore.
Da allora è amore allo stato puro, amore ricambiato, nei momenti memorabili, quelli dei play off con Alessandrini prima e con Galderisi poi, con la promozione sfuggita di un niente, dei derby con il Gualdo nei quali riesce anche a lasciare il timbro con gol d’autore.
E
negli anni difficili, quelli delle salvezze stringate, portate a casa
nelle stagioni tribolate con due allenatori a campionato, quando non
addirittura con due direttori sportivi. Gubbio sembra un grand hotel di quelli
con le porte girevoli. L’unico che resta, nel tran tran generale, è proprio
Sandreani, che fino a metà anni 2000 è insieme a Giacometti la colonna della
squadra. Poi resta solo lui, quasi che sotto sotto senta che qualcosa di
importante prima o poi accadrà.
L'esultanza al "Bentegodi": il momento top di 11 anni in rossoblù... |
Prima
il trionfo di San Marino che quasi sembra definire tutta la parabola del
capitano in rossoblù. Ma l’appetito vien mangiando e l’anno dopo Sandreani è
semplicemente mostruoso nel guida la squadra al sogno della B. L’immagine
simbolo di un’annata spasmodica e imprevedibile è nel gol con cui il Gubbio batte
a dicembre la quotata Cremonese: è proprio Sandreani a strappare agli avversari
la palla e a servire a Galano un assist al bacio. In questa azione c’è tutta la
classe e la grinta dell’uomo Sandreani. Che poi si toglie il lusso di castigare
due volte il Verona. E alla fine di alzare l’ideale coppa di un trionfo che
vale quanto una Uefa.
Insieme a San Marino, dopo il primo grande exploit 13 giugno 2010 |
La
sua ultima stagione in rossoblù è quella della continuità: la permanenza in
terza serie, che lo vede ancora trascinatore e protagonista, sia in campo, sia
quando è costretto a stare fuori. E a cominciare ad imparare il mestiere di
dirigente.
Il
suo futuro? Manco a dirlo, è rossoblù.
E
se anche non lo indosserà, sarà come se lo sentissimo ripetere all’appello
dell’arbitro: Sandreani, Alessandro, numero 8 grazie…
Dalla rubrica "Il Rosso e il Blu" di lunedì 29.4.13 - trasmissione "Fuorigioco"
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