La cravatta è quella di Giorgio Squinzi, presidente nazionale di Confindustria e patron del Sassuolo calcio. Il consesso è quello dell'assemblea di Confindustria nel corso della quale il numero 1 del sindacato industriali parla delle priorità economiche del Paese, del compito che attende il governo Letta, della "montagna" da scalare per mettersi alle spalle (chissa quando...) la crisi che ormai da alcuni anni paralizza la crescita del Paese.
Lo fa in un giorno speciale per la sua "creatura" calcistica, il Sassuolo. E' il giorno dei festeggiamenti per la promozione della squadra di calcio emiliana in serie A. Poco più di 40 mila abitanti, meno di 2.000 spettatori allo stadio e prossimo palcoscenico di sfide con avversarie che si chiamano Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio e Napoli.
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In realtà quell'indumento sta a dimostrare che ancora oggi, nel pantano della crisi economica peggiore del dopoguerra, si possono ancora costruire e programmare delle "imprese". Imprese sportive? No, imprese a 360 gradi, come lo è il Sassuolo calcio, come lo è stata da decenni Mapei (il colosso di patron Squinzi), come lo sono ancora migliaia di aziende del nostro Belpaese.
La festa della squadra emiliana per la promozione in A |
Anche quando nessuno darebbe loro un soldo di stima.
Proprio come il Sassuolo.
Ecco. Quella cravatta neroverde dice tutto questo. E quei colori, almeno oggi, perfino all'assemblea di Confidustria, significano soprattutto "speranza". Speranza di potercela davvero fare...
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