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lunedì 6 maggio 2013

Puglia mon amour: e il Gubbio si salva senza l'aiuto di nessuno... Ora due nodi da sciogliere


Puglia mon amour. Il Gubbio conquista la salvezza matematica alla seconda trasferta vittoriosa, su altrettante sortite nel Tavoliere. E quella di Andria è una vittoria voluta, dal primo all’ultimo minuto, dal primo all’ultimo giocatore in campo.
Da Venturi, uno degli artefici del successo in terra barese con una serie di interventi prodigiosi che ripagano con gli interessi qualche giornata appannata, fino a Bazzoffia, entrato a gara in corso e autore del gol vittoria, il suo primo acuto stagionale, che segna il ritorno al bersaglio dopo la bellezza di 16 mesi – ultima rete al Del Duca di Ascoli prima del grave infortunio di Nocera Inferiore.
Ma è stata anche la vittoria della squadra, della compattezza, degli elementi d’esperienza, come dei giovani che in questo scorcio finale di stagione hanno trovato maggiore spazio, fiducia e capacità di incidere. Un nome su tutti, quello di Malaccari, già assist man nella rete del successo sul Latina, che ha firmato anche la sua prima realizzazione stagionale dopo un quarto d’ora di gioco ad Andria.

Obiettivo raggiunto e senza dover ringraziare nessuno – anche se il concomitante successo del Perugia sul Prato avrebbe consentito alla squadra di Sottil perfino di perdere le ultime due gare del campionato. Ma è meglio così, meglio costruirsi il proprio cammino, le proprie fortune e il proprio obiettivo solo ed esclusivamente con le proprie forze. Senza rimpianti, senza dover pensare a cosa sarebbe stato se.
Dovrebbe essere servita di lezione la scorsa annata per capire che nessun campionato regala nulla, nessun torneo è facile, in nessuna categoria un nome o un blasone bastano da soli a centrare il risultato. In fondo il Gubbio in questa C1 era appena alla sua seconda apparizione, la prima nel girone meridionale. E il bicchiere è decisamente più che mezzo pieno.

A salvezza acquisita, ora restano un paio di nodi, non da poco, da sciogliere guardando al futuro: l’ipotesi di accordo pluriennale con il Parma, un’operazione che garantirebbe qualità di benefici e prospettive di gestione tecnico-finanziaria importante, in un periodo in cui di risorse, dagli sponsor ufficiali in giù, se ne potrebbero preventivare sempre di meno. L’altra questione è quella manageriale e tecnica: l’eventuale intesa col Parma potrebbe rilanciare l’ipotesi di una permanenza di Giammarioli, mentre la guida tecnica di Sottil appare al momento blindata dal biennale sottoscritto a inizio stagione – salvo altre più ambiziose possibilità per il trainer in altre piazze o categorie. Una serie di se a cui è bene dare comunque risposta in tempi rapidi. L’esperienza delle ultime stagioni insegna abbastanza che programmare è alla base di tutto. E farlo in tempi congrui è il primo passo per compiere le scelte migliori. O almeno quelle sulle quali poi non ci saranno rimorsi. 

Copertina di "Fuorigioco" di lunedì 6.5.13
musica sottofondo: "Se si potesse non morire" - Modà (2013)

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