Ad Avellino hanno cominciato già a ribattezzarlo Galagol. Perchè lui, Andrej Galabinov, ci ha messo poco ad entrare a regime con i giri giusti. E a prendere possesso della maglia da titolare prima, e dell'area avversaria poi.
Un corazziere, ma con l'agilità di un cigno. Un centro boa tattico, di quei giocatori che se gli arriva la palla sai che quella resterà lì, in cassaforte, e male che vada ci scapperà un calcio piazzato a proprio favore.
Galabinov ha vestito solo
un anno la maglia del Gubbio, ma sarà l'astinenza offensiva, è già
rimpianto come se da queste parti fosse rimasto un decennio.
E dire che l'avvio non era
stato dei più prolifici. Stenta ad avere la fiducia di Sottil e
nelle prime giornate deve pagare dazio alla regola del '92.
Il primo
gol arriva proprio col Pisa, dagli undici metri. Poi nella ripresa
concede il bis a Sandreani, evitando di toccare la palla che il
capitano deposita in rete. E sarà l'ultimo gol dell'eterno Alex. Il
primo acuto su azione ha il sapore beffardo di un pallonetto
chilometrico con cui uccella l'estremo difensore del Benevento.
La bomba di Carrara |
Ad
ottobre arriva anche la prima doppietta, a Carrara: un bolide per
aprire i conti, e un guizzo di rapina nella ripresa, anche se la
rimonta dei marmiferi strozzerà in gola il gusto del successo.
Sontuosa la punizione con cui infilza la Nocerina nella vittoria
dell'illusione, quella del secondo posto solitario a fine novembre,
l'ultima prima del grande freddo invernale.
In mezzo i gol ininfluenti
contro Catanzaro a Natale e Sorrento per l'Epifania. Un periodaccio
per il Gubbio e per Andrej che insacca pure un autogol nel derby col
Perugia.
La velenosa punizione contro la Nocerina |
La primavera però segna
il risveglio del bomber bulgaro: a Barletta propizia la prima
vittoria esterna dopo la crisi invernale griffando il raddoppio, 7
giorni dopo è suo lo spunto-vittoria di testa contro il Prato e su
rigore mette la firma anche sul 2-2 di Viareggio. Una vera perla è
la conclusione balistica con cui azzanna l'Avellino - che non sa
ovviamente che diventerà la sua prossima squadra. Un gol momentaneo,
perchè poi gli irpini vinceranno, ma forse decisivo per il suo
futuro calcistico.
Il carosello di prodezze
si chiude a Nocera Inferiore con uno splendido stacco di testa in
torsione: un gol che vale doppio, perchè regala un pari che ha il
sapore della salvezza. E' il dodicesimo per lui, una cifra che non
aveva mai raggiunto prima di approdare a Gubbio.
Una piazza che
rigenera, che ispira, che toglie ruggini e inebria di ispirazione più
di un bomber, come avvenuto negli ultimi anni. Galabinov è uno di
questi. E ora la B può essere l'ulteriore trampolino di lancio.
Magari sognando la massima serie. Come Juanito. Non a caso gli ultimi
due bomber rossoblù finiti in doppia cifra...
Da "Il Rosso e il Blu" di lunedì 28.10.13
Musica di sottofondo: "Levels" - Avicii - 2012
Da "Il Rosso e il Blu" di lunedì 28.10.13
Musica di sottofondo: "Levels" - Avicii - 2012
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