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martedì 29 ottobre 2013

Galabinov, il corazziere bulgaro ha voglia di sfondare... I ricordi in rossoblù...




Ad Avellino hanno cominciato già a ribattezzarlo Galagol. Perchè lui, Andrej Galabinov, ci ha messo poco ad entrare a regime con i giri giusti. E a prendere possesso della maglia da titolare prima, e dell'area avversaria poi.
Un corazziere, ma con l'agilità di un cigno. Un centro boa tattico, di quei giocatori che se gli arriva la palla sai che quella resterà lì, in cassaforte, e male che vada ci scapperà un calcio piazzato a proprio favore.

Galabinov ha vestito solo un anno la maglia del Gubbio, ma sarà l'astinenza offensiva, è già rimpianto come se da queste parti fosse rimasto un decennio.
E dire che l'avvio non era stato dei più prolifici. Stenta ad avere la fiducia di Sottil e nelle prime giornate deve pagare dazio alla regola del '92.
Il primo gol arriva proprio col Pisa, dagli undici metri. Poi nella ripresa concede il bis a Sandreani, evitando di toccare la palla che il capitano deposita in rete. E sarà l'ultimo gol dell'eterno Alex. Il primo acuto su azione ha il sapore beffardo di un pallonetto chilometrico con cui uccella l'estremo difensore del Benevento.
 
La bomba di Carrara
Ad ottobre arriva anche la prima doppietta, a Carrara: un bolide per aprire i conti, e un guizzo di rapina nella ripresa, anche se la rimonta dei marmiferi strozzerà in gola il gusto del successo. Sontuosa la punizione con cui infilza la Nocerina nella vittoria dell'illusione, quella del secondo posto solitario a fine novembre, l'ultima prima del grande freddo invernale.
In mezzo i gol ininfluenti contro Catanzaro a Natale e Sorrento per l'Epifania. Un periodaccio per il Gubbio e per Andrej che insacca pure un autogol nel derby col Perugia.

La velenosa punizione contro la Nocerina
La primavera però segna il risveglio del bomber bulgaro: a Barletta propizia la prima vittoria esterna dopo la crisi invernale griffando il raddoppio, 7 giorni dopo è suo lo spunto-vittoria di testa contro il Prato e su rigore mette la firma anche sul 2-2 di Viareggio. Una vera perla è la conclusione balistica con cui azzanna l'Avellino - che non sa ovviamente che diventerà la sua prossima squadra. Un gol momentaneo, perchè poi gli irpini vinceranno, ma forse decisivo per il suo futuro calcistico.
Il carosello di prodezze si chiude a Nocera Inferiore con uno splendido stacco di testa in torsione: un gol che vale doppio, perchè regala un pari che ha il sapore della salvezza. E' il dodicesimo per lui, una cifra che non aveva mai raggiunto prima di approdare a Gubbio.
 


Una piazza che rigenera, che ispira, che toglie ruggini e inebria di ispirazione più di un bomber, come avvenuto negli ultimi anni. Galabinov è uno di questi. E ora la B può essere l'ulteriore trampolino di lancio. Magari sognando la massima serie. Come Juanito. Non a caso gli ultimi due bomber rossoblù finiti in doppia cifra...



Da "Il Rosso e il Blu" di lunedì 28.10.13
Musica di sottofondo: "Levels" - Avicii - 2012

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