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martedì 1 ottobre 2013

E se in A provassimo a schierare una formazione.... solo di ex umbri?

Questione di feeling. Questione di ricordi e di un pizzico di nostalgico legame affettivo. Chi tra i tifosi eugubini, non si trova a provare un sussulto di fronte al primo gol in serie A di Juanito Gomez. O tra i folignati a rimembrare le gesta dei falchetti di Bisoli, nel vedere la prima doppietta nella massima serie firmata da Marco Parolo in maglia Parma.
E allora ci siamo divertiti a costruire una ipotetica formazione con gli ex giocatori delle umbre, solo per stare nella massima serie.

In porta, Cristian Puggioni. Che prima di scalzare Sorrentino – finito in Sicilia - ha vestito la maglia del grifo nel 2007/2008 con 34 presenze, allora in C1. Il secondo potrebbe essere Marco Storari, oggi bianconero vice Buffon, che a Perugia ha vissuto una breve parentesi giovanile.

La difesa a tre potrebbe poggiare su un centrale dal rendimento indiscusso, già pedina frequente in maglia azzurra, Andrea Ranocchia: nativo di Bastia, oggi pilastro della difesa dell'Inter, è in realtà cresciuto proprio nel Perugia da quando aveva appena 10 anni fino alla Primavera.
Con lui non starebbe male Fabrizio Cacciatore, ex terzino del Foligno dei miracoli targato Bisoli, che sfiorò la serie B nel 2008 perdendo ai play off col Cittadella. E appena domenica scorsa andato in rete con la maglia dell'Hellas Verona niente meno che allo Juventus stadium. Un altro difensore che col gol ha ancora più confidenza, poi, è Guglielmo Stendardo, già due reti quest'anno con l'Atalanta, ex difensore del Perugia nel 2004-2005 sotto la gestione Colantuono.

A centrocampo sarebbe Marco Parolo, ex Foligno, altro pupillo di Bisoli, l'indiscutibile leader: per lui la A è arrivata con il Cesena, la consacrazione in maglia biancocrociata a Parma. E non è mancata neanche la Nazionale con l'esordio in Ucraina nella sfida per le qualificazioni agli Europei, nel 2-0 della squadra di Prandelli. Altro pilastro di metà campo, altro riferimento della Nazionale di Prandelli, Antonio Candreva, un passato con la Ternana, oggi leader del centrocampo laziale.
Chi invece è fresco debuttante nella massima serie, è Francesco Magnanelli che ha costruito con la maglia del Sassuolo il suo personale miracolo sportivo. Ma lui, il ragazzo di Città di Castello, è cresciuto nelle giovanili del Gubbio, facendo tutta la trafila e arrivando anche in prima squadra nel 2001 con Marco Alessandrini: suo l'assist a Claudio Clementi nel derby di Gualdo vinto 2-1.

 
In attacco la vetrina non può che andare a Juanito Gomez, all'anagrafe Juan Gomez Taleb, approdato in Italia a Ferentino in serie D, adocchiato dal Verona ma esploso solo in maglia rossoblù nel biennio d'oro di Vincenzo Torrente. Ora la sua carriera sta conoscendo la parabola migliore, ma l'assist nel suo caso è firmato Stefano Giammarioli, che andò a pescarlo niente meno che a Bellaria dove sembrava destinato ad un'anonima carriera di periferia. La prima linea di questa inedita squadra di ex umbri potrebbe contare altri attaccanti che in maglia Perugia, per altro, non hanno lasciato lo stesso indelebile marchio dell'argentino di Gubbio. Da Floro Flores, oggi a Sassuolo, che sempre con Colantuono fu a Perugia sfiorando la serie A, a Brienza, altro ex grifone ora all'Atalanta fino ad Ardemagni, che nel Perugia ha avuto una celere parentesi per poi vivere le stagioni migliori in maglia Modena.

E in panchina? E' presto detto. Stefano Colantuono, oggi all'Atalanta, ma partito da Perugia, o meglio dalla Samb di Gaucci, nella sua avventura da allenatore. E ci sarebbe anche il secondo: quel Fabio Pecchia, tanto bistrattato nel suo debutto alla guida del Gubbio in B, che oggi siede niente meno che a fianco di Rafa Benitez. Come dire che la palla si diverte sempre a smentirci. E a ribadire quanto sia straordinariamente rotonda...



Dalla rubrica "Il Rosso e il Blu" di lunedì 30 settembre in "Fuorigioco"
musica di sottofondo: "Dreamers" - Savoi ador (2012)

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