E allora ci siamo
divertiti a costruire una ipotetica formazione con gli ex giocatori
delle umbre, solo per stare nella massima serie.
In porta, Cristian
Puggioni. Che prima di scalzare Sorrentino – finito in Sicilia - ha
vestito la maglia del grifo nel 2007/2008 con 34 presenze, allora in
C1. Il secondo potrebbe essere Marco Storari, oggi bianconero vice Buffon,
che a Perugia ha vissuto una breve parentesi giovanile.
La difesa a tre potrebbe
poggiare su un centrale dal rendimento indiscusso, già pedina
frequente in maglia azzurra, Andrea Ranocchia: nativo di Bastia, oggi
pilastro della difesa dell'Inter, è in realtà cresciuto proprio nel
Perugia da quando aveva appena 10 anni fino alla Primavera.
Con lui
non starebbe male Fabrizio Cacciatore, ex terzino del Foligno dei
miracoli targato Bisoli, che sfiorò la serie B nel 2008 perdendo ai
play off col Cittadella. E appena domenica scorsa andato in rete con
la maglia dell'Hellas Verona niente meno che allo Juventus stadium.
Un altro difensore che col gol ha ancora più confidenza, poi, è
Guglielmo Stendardo, già due reti quest'anno con l'Atalanta, ex
difensore del Perugia nel 2004-2005 sotto la gestione Colantuono.
A centrocampo sarebbe
Marco Parolo, ex Foligno, altro pupillo di Bisoli, l'indiscutibile
leader: per lui la A è arrivata con il Cesena, la consacrazione in
maglia biancocrociata a Parma. E non è mancata neanche la Nazionale
con l'esordio in Ucraina nella sfida per le qualificazioni agli
Europei, nel 2-0 della squadra di Prandelli. Altro pilastro di metà
campo, altro riferimento della Nazionale di Prandelli, Antonio Candreva, un passato con la Ternana, oggi leader del centrocampo laziale.
Chi invece è fresco debuttante nella massima serie, è Francesco Magnanelli
che ha costruito con la maglia del Sassuolo il suo personale miracolo
sportivo. Ma lui, il ragazzo di Città di Castello, è cresciuto
nelle giovanili del Gubbio, facendo tutta la trafila e arrivando
anche in prima squadra nel 2001 con Marco Alessandrini: suo l'assist
a Claudio Clementi nel derby di Gualdo vinto 2-1.
In attacco la vetrina non
può che andare a Juanito Gomez, all'anagrafe Juan Gomez Taleb,
approdato in Italia a Ferentino in serie D, adocchiato dal Verona ma
esploso solo in maglia rossoblù nel biennio d'oro di Vincenzo
Torrente. Ora la sua carriera sta conoscendo la parabola migliore, ma
l'assist nel suo caso è firmato Stefano Giammarioli, che andò a
pescarlo niente meno che a Bellaria dove sembrava destinato ad
un'anonima carriera di periferia. La prima linea di questa inedita
squadra di ex umbri potrebbe contare altri attaccanti che in maglia
Perugia, per altro, non hanno lasciato lo stesso indelebile marchio
dell'argentino di Gubbio. Da Floro Flores, oggi a Sassuolo, che
sempre con Colantuono fu a Perugia sfiorando la serie A, a Brienza,
altro ex grifone ora all'Atalanta fino ad Ardemagni, che nel Perugia
ha avuto una celere parentesi per poi vivere le stagioni migliori in
maglia Modena.
E in panchina? E' presto
detto. Stefano Colantuono, oggi all'Atalanta, ma partito da Perugia,
o meglio dalla Samb di Gaucci, nella sua avventura da allenatore. E
ci sarebbe anche il secondo: quel Fabio Pecchia, tanto bistrattato
nel suo debutto alla guida del Gubbio in B, che oggi siede niente
meno che a fianco di Rafa Benitez. Come dire che la palla si diverte
sempre a smentirci. E a ribadire quanto sia straordinariamente
rotonda...
Dalla rubrica "Il Rosso e il Blu" di lunedì 30 settembre in "Fuorigioco"
musica di sottofondo: "Dreamers" - Savoi ador (2012)
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