Il mio puzzle, i miei pezzi.Di ieri e l'altro ieri.

venerdì 3 dicembre 2010

Piero Angela e un'intervista... ossigenante

Un'intervista ossigenante. Ma forse è meglio dire, una chiacchierata rigenerante. Piero Angela negli studi di "Link" - l'intervista è andata in onda ieri sera (replica anche sabato ore 16.30 e domenica ore 12) e tra pochi giorni sarà integrale anche sul sito http://www.trgmedia.it/ - è già da considerarsi un piccolo grande evento per un'emittente locale che può dirsi onorata di aver ospitato un personaggio straordinario sia sul piano culturale che della capacità comunicativa.
Colpisce di Piero Angela - 82 anni senza averne il minimo sospetto - la semplicità con cui riesce a trasmettere non solo il proprio sapere, ma prima di tutto la propria sete di sapere: un'inesauribile desiderio di conoscere, che spazia dalla natura, alla storia fino all'arte. La curiosità di un bambino nella saggezza di un uomo di profonda cultura.
E una specie di viaggio nel "Paese delle Meraviglie" - senza avere le sembianze di Alice, ma un po' di incanto quello sì - si è rivelata la chiacchierata informale e piacevole davanti alle telecamere di TRG. Un excursus nel quale facevo le domande, ma in realtà era inconsapevolmente il mio ospite a dettare la linea e i tempi della nostra conversazione.
Ho "prevelato" Piero Angela al Ristorante "La Taverna del Lupo" dopo aver concordato con l'ufficio stampa EPR Comunication ora, logistica e modalità per realizzare l'intervista.
Una prassi che è solita con persone che devono incasellare in un solo pomeriggio una miriade di iniziative. E così è stato con Piero Angela - appena un giorno a Gubbio ma "martellato" da appuntamenti a destra e manca. Il celebre giornalista e divulgatore scientifico però, a differenza di altri, si è mostrato di una disponibilità e cortesia inaspettate, pur avendo un profilo ben noto per il garbo e la sobrietà degli atteggiamenti. C'è stato subito feeling, come se ci conoscessimo da una vita. Mi era accaduto, così nitidamente, solo con un altro ospite - di tutt'altro settore, ma evidentemente di uguale intelligenza e affabilità: Flavio Insinna.
Doveva essere un'intervista di un quarto d'ora, è stata una piacevolissima interlocuzione di quasi 45'. Se ne sono andati tutti di un fiato, svariando tra la mostra "Dinosauri" (una sua passione infantile, tanto da confidare che "nell'enciclopedia che sfogliava da piccolo, il volume sui dinosauri era il più logoro") alle esperienze professionali con "Quark", dal tema dell'energia (sul quale Angela ha posizione per certi versi controcorrente) fino alla fuga dei cervelli per arrivare alla questione "meritocrazia" che - dice lui stesso - "non ci appartiene culturalmente, perché fin da piccoli siamo abituati a ricopiare a scuola e chi fa la spia è quello che sbaglia, e non certo chi copia". Non sono mancate curiosità e aneddoti, come la passione per la musica, in particolare per il pianoforte ("Gli individui che incontrano il maggior successo solitamente sono forti dentro e cortesi fuori. È un po' come per il pianoforte. Ricordo sempre quello che mi diceva la mia vecchia insegnante di pianoforte: per avere un buon tocco occorrono dita di acciaio in guanti di velluto... Forse anche nella vita è così") o quella per il gioco degli scacchi, ricordando una memorabile sfida con Karpov (campione sovietico di fine anni Ottanta) e sottolineando che si tratti di una disciplina molto educativa perché "insegna a programmare il gioco non sul risultato immediato ma sulla strategia futura, servirebbe anche ai nostri politici".
Ma la frase che mi ha colpito è stata proprio all'inizio dell'intervista: parole che danno lo spessore del personaggio prima ancora che del professionista. "E' importante comunicare regalando emozioni, ludendo docere, come dicevano i latini. Altrimenti qualsiasi argomento, la cultura in primis, rischia di annoiare".
Ed è anche l'insegnamento che da tanti anni Piero Angela silenziosamente (come sanno fare i grandi) ci trasmette attraverso la tv. Un mezzo troppo spesso vituperato, anche a ragione, per l'appiattimento culturale cui porta con una serie di formate proposte tutte omolgate (verso il basso).
Per fortuna ci sono anche le felici eccezioni...

P.S. Posso confidare una cosa? Alla fine della trasmissione - che avrebbe potuto tranquillamente proseguire per un'altra ora senza stancare nè il conduttore nè i telespettatori - Piero Angela ha sorriso, alzandosi dalla postazione e mi ha ringraziato: "Mi ha fatto molto piacere, complimenti per la conduzione".
Gli ho risposto che il mio, tutt'al più, era stato un modesto "affiancamento" ad un grande divulgatore. NOn mi sono sembrate, le sue, parole di circostanza.
E non posso nascondere (sarei ipocrita) che quel commiato è una delle soddisfazioni da annoverare in una carriera (ahimè, ormai già ventennale) di interviste.
Il grazie, da questo punto di vista, è tutto mio...

2 commenti:

  1. Una piacevole conversazione tra due persone intelligenti... Non avrei mai potuto perderla!

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  2. Complimenti per l'intervista, molto interessante e veramente ben sviluppata.

    In un mondo televisivo dominato dai Reality Show, dal cinema trash, dai format a bassisimo profilo (nei quali l'ignoranza è motivo di orgoglio in quanto rende famosi), c'è fortunatamente chi invita in una piccola emittente personaggi veramente degni di nota come Piero Angela.

    Piero Angela rappresenta a mio avviso il migliore (insieme ad Alberto Angela) divulgatore scientifico in Italia (seguo i suoi programma sin da bambino) e sapere di averlo avuto ospite nelle mia città, mi rende veramente orgoglioso.

    L'unico rammarico è solo quello di non aver ricevuto alcuna risposta alla mia email del 29/11/10, nella quale chiedevo gentilmente (a lei Sig. Giacomo Marinelli) la seguente informazione:

    "le chiedo scusa per il disturbo,
    vorrei solamente chiederle se Piero Angela effettuerà altre conferenze pubbliche nella città di Gubbio o eventualmente nei comuni limitrofi.
    Sfortunatamente per motivi lavorativi non ho potuto partecipare alla conferenza svoltasi venerdì 26 Novembre."

    Lei nel suo blog riporta questa frase:

    "Una prassi che è solita con persone che devono incasellare in un solo pomeriggio una miriade di iniziative. E così è stato con Piero Angela - appena un giorno a Gubbio ma "martellato" da appuntamenti a destra e manca. Il celebre giornalista e divulgatore scientifico però, a differenza di altri, si è mostrato di una disponibilità e cortesia inaspettate, pur avendo un profilo ben noto per il garbo e la sobrietà degli atteggiamenti. C'è stato subito feeling, come se ci conoscessimo da una vita. Mi era accaduto, così nitidamente, solo con un altro ospite - di tutt'altro settore, ma evidentemente di uguale intelligenza e affabilità: Flavio Insinna."

    La invito a meditare sulla frase che ha scritto e alla soddisfazione ricevuta nell'essere trattato con riverenza da personaggi di questo calibro.

    Concludo ringraziandola e complimentandomi nuovamente per l'intervista.

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