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martedì 8 febbraio 2011

Torrente parla del dopo-Verona. Prima intervista al mister dopo la squalifica: "Occhio all'Alessandria. Perplesso sui due "gialli" a Gomez e Sandreani"

"Lasciateci ancora un giorno godere del successo sul Verona. Una vittoria bella, storica, che rimarrà nella memoria dei tifosi del Gubbio. Poi da oggi cominceremo a pensare all'Alessandria".
Vincenzo Torrente vorrebbe cristallizzare le emozioni di domenica al "Bentegodi": un 2-1 sudato ma meritato, con il Gubbio che ha recitato a pieno la parte della capolista, vestendo i panni dell'umiltà, ma trovando la concretezza giusta per colpire nel momento opportuno.
Il pensiero del tecnico rossoblù però va subito ai tifosi (in 800 hanno seguito la squadra in terra veneta): "Già la vittoria in casa all'andata aveva avuto un sapore speciale, ma questa vale di più - spiega Torrente - per come è venuta, per come la squadra ha interpretato il primo tempo, in modo eccellente. E per i gran gol che abbiamo segnato. Poi nella ripresa siamo calati un po' nel ritmo, è venuto fuori il Verona con le sue qualità e la voglia di pareggiare ma abbiamo tenuto botta, limitato i rischi. Anzi, forse le occasioni più clamorose anche nel secondo tempo le abbiamo avute noi in contropiede. Mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra: la personalità con cui i ragazzi hanno saputo stare in campo, anche in uno stadio che per un giovane di 20 può essere motivo di soggezione".


Come in tutte le imprese, non manca anche qualche neo: "L'unico dispiacere è la disattenzione sul gol che abbiamo subìto. In settimana avevo sottolineato di tenere gli occhi aperti sulle situazioni di palla inattiva, invece ci siamo fatti trovare impreparati su una rimessa laterale. Poi Ferrari ha anche siglato un gran gol ma noi siamo stati un po' ingenui". Altro rammarico i due cartellini gialli (a Sandreani e Gomez, diffidati) che peseranno sulla gara di domenica al "Barbetti" contro l'Alessandria: "Più che rammaricato, sono contrariato. Soprattutto per il "giallo" a Gomez, assolutamente esagerato, anzi non era neppure fallo. Neache l'episodio di Sandreani, secondo me, meritava l'ammonizione, non era un fallo cattivo. Trovo strano che sia stata usata la mano pesante, in una gara tra l'altro tranquilla e corretta, proprio sui nostri due diffidati. Vorrà dire che dovremo dimostrare di poter vincere anche senza queste due pedine fondamentali".
Domenica infatti al "Barbetti" è attesa la terza della classe, l'Alessandria, 9 punti in meno del Gubbio, con i rossoblù che saranno privi del bomber argentino (14 reti) e del capitano trascinatore: "Non sarà affatto una partita facile - ammonisce Torrente - l'Alessandria è squadra che subisce poco, ha perso solo 3 volte, ottiene vittorie nei minuti finali, vuol dire che non molla mai. All'andata non meritavamo di perdere, abbiamo disputato una delle migliori gare fuori casa, già un pari era stretto, Alla fine ne è uscito uno 0-2 maturato solo nel finale. Quella gara ci è rimasta un po' così, meritavamo di vincerla".

Poi il fattaccio del dopo gara con l'aggressione a Lamanna: "Di questa storia preferisco non parlare più. Noi pensiamo solo alla partita e anche il nostro pubblico deve solo pensare a sostenerci e incitarci. Anzi, è l'occasione per dare l'ennesima dimostrazione di sportività che caratterizza la piazza di Gubbio: l'unica in cui si sente suonare una banda musicale sugli spalti e si fa sempre il "terzo tempo" a fine partita. I tifosi del Gubbio sono questo e devono dimostrare anche domenica questo straordinario spirito".
In campo cambierà qualcosa sul piano tattico, viste le assenze?
"La nostra impronta tattica non cambia: abbiamo tre nuovi volti (Alcibiade in difesa, Suciu a centrocampo, Daud in attacco) che danno garanzie, hanno qualità, possono sopperire alle assenze. Domenica potrebbe capitare loro la chance, spero che la sfruttino. Si stanno inserendo benissimo nel gruppo e hanno già capito quello che chiedo ai giocatori, sul piano della mentalità e dell'atteggiamento in campo".

Qual è l'immagine più bella che le lascia la vittoria di Verona?
"I tifosi, splendidi, che ci hanno incitato tutta la gara. E poi, sono contento per Gomez: con la mia testardaggine a inizio stagione gli ho fatto capire che poteva fare la prima punta e addirittura poteva fare più gol di Marotta (la scorsa stagione 20 in C2 n.d.r.): all'inizio non ci credeva, ora è a 14 reti ed è sulla buona strada".
ll ds Giammarioli, ospite alla trasmissione di TRG "Fuorigioco" ha detto che mancano 18 punti alla conquista dell'innominabile traguardo. Sarebbero 6 vittorie. Lei che dice?
"Che i conti non li faccio - replica secco Torrente - vivo alla giornata e guardo avanti. Ci godiamo ancora qualche ora la partita del Bentegodi: poi bisogna cancellare e pensare che ci aspetta una gara difficilissima, con un avversario che ha qualità, con giocatori esperti in attacco (Artico, Martini) che possono decidere in ogni momento. Ma noi vogliamo "saldare" il conto dell'andata, e non parlo del il dopo-gara, ma per quello che non è successo in campo dove, ripeto, meritavamo di vincere".

Domenica Torrente torna in panchina dopo 5 turni di stop: mancava dal 12 dicembre (Gubbio-Salernitana). Le è mancato l'odore del campo?
"Un po' sì - confessa sorridendo - anche se dall'alto la partita si vede meglio. Ma mi è mancato soprattutto il contatto diretto con la squadra: spesso sono i dettagli che fanno la differenza, a volte basta un'occhiata ai ragazzi, una parola detta al volo. Se poi guardiamo i risultati, non è cambiato molto, abbiamo vinto 4 volte su 5. Ma la squadra sa quello che deve fare la domenica, anche se Torrente non sta lì. Da domenica però, preferisco tornare a guidarli da vicino".
GMA
 
 
 
Dal sito "tuttolegapro.com" - 8.2.11

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