Simoni, tra il pubblico della gradinata |
"Un pareggio non può essere un dramma". E’ la sintesi, come al solito saggia e inappuntabile, di Luigi Simoni. Uno che di campionati ne ha vinti nove da allenatore più il decimo qualche mese fa come direttore tecnico del Gubbio. Uno che di situazioni come quella dei rossoblù ne ha viste a decine e non può certo allarmarsi oltre il limite per un 1-1 al termine di una gara pirotecnica dove il tutto e il suo contrario sono andati a braccetto quasi per 90’.
Diciamo la verità: se il Sorrento non avesse vinto alla roulette russa con l’Alessandria, il pareggio con il Como sarebbe quasi da brindisi per la squadra di Torrente. E invece è un mezzo tramezzino proprio perché i campani hanno compiuto un mezzo miracolo, quando tutti li davano già nella fossa.
"Roma non è stata fatta in un giorno", cantavano i Morcheeba. Per la serie: se qualcuno pensava che il campionato fosse al capolinea, deve rivedere il proprio calendario. Non siamo ancora a marzo, la primavera è lontana, di partite ce ne sono nove – o se preferite sei prima dello scontro diretto sulla costiera amalfitana.
Insomma da remare c’è ancora tanto e – a parte i progetti sullo stadio che hanno i loro tempi – voli pindarici sono sconsigliati: a fare da monito anche le parole del diesse Giammarioli, a fine gara. “Qui si parla troppo e a farlo spesso sono le persone meno indicate. E’ bene tornare al silenzio che ha prodotto tanti risultati. Altrimenti rischiamo di farci male da soli”.
Messaggio chiaro, probabilmente lanciato agli ambienti interni alla società, oltre che ai media che forse stanno spingendo forte sull’acceleratore. Non ai tifosi, che giustamente sognano. E altrettanto giustamente si infuriano quando i rossoblù sono chiamati a digerire decisioni arbitrali quanto meno discutibili: come il rigore non assegnato ieri in apertura di gara, sullo 0-0, per fallo di mani evidente in barriera (il remake di quello che si era già visto a Monza, solo che allora sulla ribattuta c’aveva pensato Galano a fare giustizia con un tiro sporco finito nell’angolino giusto).
O per le ammonizioni chirurgiche che, come a Verona, arrivano a colpire, guarda caso, proprio i giocatori diffidati: Borghese, per un intervento a centrocampo in apertura di gara, o Daud addirittura su un fallo a suo favore.
Non vogliamo pensar male, ma lasciateci dire che nella bilancia dei cartellini il Gubbio non ha la fortuna dalla sua, mettiamola così.
Note dolenti della giornata: il rosso a Gomez, che segnala un nervosismo inspiegabile dell’attaccante argentino, alla seconda squalifica nel giro di un mese. E qualche suo compagno non al top – cosa giustificabile dopo tre mesi a pieni giri – leggi i tre centrocampisti che tirano la carretta da settembre.
Note liete del pareggio sul Como: il solito inossidabile Lamanna, ipnotico per chiunque vada sul dischetto. E la reazione della squadra, che seppur non sostenuta dai polmoni dei tempi migliori, ha prodotto un forcing che ha messo in difficoltà i lombardi. E alla fine è spuntata l’acrobazia di Bartolucci (in alto, la foto Gavirati, tratta da http://www.gubbiofans.it/), al suo primo acuto in rossoblù, nel giorno del suo 27mo compleanno, undicesimo giocatore in gol quest’anno.
Curiosità tattica: Torrente non rinnega il tridente neanche in trincea e sotto le bombe. Il secondo tempo, pur con un uomo in meno, lo gioca con due soli centrocampisti a sostenere tre punte. Daud gli garantisce fantasia, Bazzoffia timbra il cartellino con un nuovo rosso procurato agli avversari, anche se sotto porta deve ancora calibrare il mirino.
Pazienza perché tra 15 giorni a Reggio Emilia non ci sarà da scegliere in attacco.
Ma dopo un turno di stop quanto mai salutare per tutti, si riparte. Il Sorrento avrà pure compiuto un’impresa, avrà pure recuperato due punti, ma noi ci affidiamo alla banale ma concreta filosofia di Catalano. Meglio stare 8 punti sopra che 8 sotto…
GMA
Da copertina "A gioco fermo" di "Fuorigioco" del 28.2.2011
musica sottofondo "Rome wasn't built in a day" - Morcheeba - 2000
Commenti da facebook -
RispondiEliminaFederico Fiorucci -
Tre settimane fa, a Verona, esultavamo, oltre che per lo storico successo, anche per i 7 (SETTE) punti di vantaggio sul Sorrento. Oggi, con tre partite in meno e 8 (OTTO) punti sulla seconda perché non dovremmo esultare lo stesso??? FORZA GUBBIO!
Simone Filippetti -
Però, si poteva anche vincere, visto che il buon Bazzoffia ha sbagliato un gol su assist spettacolare di Daud... stesso errore di Monza... essere a +10 con una partita in meno sarebbe stato meglio. Ma come diceva l'ex presidente Leonello Mosca, il "se e il ma sono il paradiso dei cojoni!".