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sabato 6 agosto 2011

Alla vigilia di Gubbio-Cesena, le parole di Giampaolo... tratte dal dvd "Eravamo in 5000 a gridare serie B"

"Il Gubbio come il Novara. Non è soltanto un auspicio ma è la realtà. In due anni la società rossoblù e lo staff tecnico hanno compiuto un miracolo sportivo: un grandissimo lavoro, che va preso da esempio in ogni categoria".


Si apre con queste parole di Marco Giampaolo, tecnico del Cesena, uno degli editoriali di prefazione del doppio dvd "Eravamo in 5.000 a gridare serie B", edito da TRG, dedicato alla trionfale promozione del Gubbio nella serie cadetta.
Domani Marco Giampaolo sarà a Gubbio, da avversario. Ma sarà un avversario per modo di dire. Perchè lui, il rossoblù lo ha vestito, per altro in anni non facili, inizio dei Novanta. E lo ha onorato alla grande, da centrocampista metodista qual'era, piede buono, visione di gioco da allenatore in pectore quale poi è diventato.
Ascoli, Cagliari, Siena, Catania ed ora Cesena, le piazze che in serie A hanno già conosciuto le qualità dell'allenatore - oltre che dell'uomo.
E lui non si è sotttratto alla nostra richiesta di firmare un ricordo e un commento sulla cavalcata appassionante della sua ex squadra, salita a sorpresa in serie B. Parole semplici ma vere. Con un inciso importante: oggi è proprio Gubbio l'Umbria calcistica.

"Un complimento particolare lo voglio riservare all’amico Stefano Giammarioli – scrive Giampaolo - con cui ho giocato insieme proprio in maglia rossoblù, una ventina di anni fa: erano altri tempi, era la C2 di allora, ma l’amicizia è rimasta e ovviamente anche la stima specie dopo questi due anni in cui è stato svolto un lavoro molto valido: vincere due campionati di fila in serie C non è facile. Sono sicuro però che per Giammarioli riuscire a fare tutto questo nella sua Gubbio, in un ambiente unico sul piano del calore dei tifosi, sia qualcosa di eccezionale.


Il Gubbio è un modello per il calcio italiano: il saper fare calcio senza spese folli, cercando di valorizzare i giovani, pescando dalle categorie minori. Il segreto di partire a fari spenti, con la forza delle idee. E in tutto questo il ruolo di una figura come Gigi Simoni è stato determinante: un uomo di spessore, un professionista di grande esperienza, che ha contribuito a innescare le sinergie giuste. Straordinario poi anche l’apporto in panchina di Torrente, un volto nuovo per il calcio italiano, ma che ha già mostrato di sapersi far valere.


L’impresa del Gubbio dimostra un’altra cosa: nei nostri campionati di Lega Pro ci sono talenti troppo spesso dimenticati. Giocatori che in serie B ma anche in serie A potrebbero fare benissimo. E ce ne sono anche nel Gubbio vittorioso di questa stagione. Ne sentiremo parlare.


Il Gubbio in serie B è un risultato sportivamente storico per l’Umbria, che finora a certi livelli era solo Perugia e Ternana: oggi è Gubbio l’Umbria calcistica.
E il salto di categoria sarà importante anche per i tifosi: è compito anche della società educare ad una certa filosofia calcistica, quando parli chiaramente non sbagli mai.


Un augurio al Gubbio? Consolidare la propria posizione in B, un campionato duro, equilibrato, lungo e difficile, con nomi che fanno venire i brividi solo a pronunciarli. Ma se sai fare calcio, c’è posto per tutti: se hai un gioco, un’identità e una piazza che ti trascina, puoi ritagliarti un ruolo importante. Anche in B l’entusiasmo è fondamentale e una piazza come Gubbio può dare veramente tanto.


In bocca al lupo ai rossoblù!

Marco Giampaolo
Allenatore Cesena – ex giocatore del Gubbio

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